La società si è dichiarata colpevole di attività di corruzione in Africa e in Sudamerica.
ZUGO - Glencore dovrà pagare 1,06 miliardi di dollari alle autorità degli Stati Uniti e del Brasile, dopo essersi dichiarata colpevole di attività di corruzione in Africa e in Sudamerica, nonché di manipolazione dei mercati petroliferi.
La società verserà 1,02 miliardi a Washington e 40 milioni a Brasilia, ha indicato ieri sera il colosso delle materie prime con sede nel canton Zugo.
Il gruppo era nel mirino del Dipartimento americano di giustizia (DoJ) dal 2018 per le sue attività in Nigeria, nella Repubblica democratica del Congo (RDC) e in Venezuela. A queste indagini se ne sono poi affiancate altre, che hanno visto coinvolti ulteriori paesi.
Sempre ieri Glencore aveva già annunciato che si sarebbe dichiarata colpevole nell'ambito di un'indagine di corruzione da parte del servizio anti-frodi britannico SFO riguardante tangenti pagate da suoi dipendenti in cinque nazioni africane. La sanzione è ancora da stabilire.
Secondo il gruppo l'ammontare complessivo di tutti questi pagamenti non dovrebbe scostarsi molto dalla cifra di 1,5 milioni di dollari già accotonati a questo scopo. L'azienda è peraltro interessata anche da inchieste in Svizzera - sta lavorando il Ministero pubblico della Confederazione (BA) - e nei Paesi Bassi: i tempi e gli esiti di questi esami rimangono incerti.
Il gruppo sottolinea peraltro di aver intrapreso un'ampia azione correttiva al suo interno in merito a queste vicende. I dipendenti interessati sono stati allontanati o nei loro confronti sono stati adottati provvedimenti disciplinari. "Glencore non è più la società che era quando si sono verificate le pratiche inaccettabili alla base di questa cattiva condotta", afferma il presidente del consiglio di amministrazione Kalidas Madhavpeddi, citato in un comunicato. L'impresa ha creato un programma di etica e conformità di livello mondiale per garantire che "i controlli siano ancorati ed efficaci in ogni angolo della nostra azienda", assicura da parte sua il Ceo Gary Nagle.
Quotata alle borse di Londra e Johannesburg, Glencore è una multinazionale con sede a Baar (ZG) e presente in oltre 35 paesi con 135'000 dipendenti, che si occupa di 60 materie prime, per alcune delle quali ha quote di mercato assai significative. Il gruppo ha le sue origini nel Marc Rich Group fondato nel 1974 da Marc Rich, finanziere e imprenditore leggendario e controverso, morto nel 2013 a Lucerna.