Un economista di Raiffeisen chiede incentivi fiscali e assicura: «Nessun rischio che esploda una bolla immobiliare»
BERNA - L'accesso della classe media alla proprietà dell'alloggio non è possibile in Svizzera, deplora il capo economista del gruppo bancario Raiffeisen Martin Neff, che chiede l'introduzione di incentivi fiscali. Per l'esperto non vi è alcun rischio di esplosione di una presunta bolla immobiliare.
«La Svizzera non incoraggia l'acquisto di abitazioni in proprietà, anche se questo è un mandato costituzionale», afferma Neff in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag. Negli ultimi anni, i proprietari di case sono stati addirittura penalizzati fiscalmente a causa del valore locativo.
Va ricordato che nella sessione estiva appena archiviata, il Consiglio nazionale ha approvato, con 109 voti contro 75 e 8 astenuti, una revisione legislativa che abolisce l'imposta sul valore locativo. La soppressione sarebbe effettiva non solo per le residenze principali, come chiesto dal Consiglio degli Stati, ma anche per quelle secondarie. Sul tema deve tornare ad esprimersi la Camera dei Cantoni.
Neff auspica anche un diritto di opposizione qualificato per i progetti edilizi. «Chiunque presenti un'opposizione deve essere in grado di dimostrare un interesse materiale, non solo ideologico».
Nessuna bolla immobiliare
L'economista è sicuro che non vi è alcun rischio di esplosione di una bolla immobiliare. Attualmente la domanda supera di gran lunga l'offerta: «I prezzi non possono scendere». E aggiunge: «Chiunque trovi qualcosa che gli piace e per cui dispone dei mezzi necessari dovrebbe cogliere l'occasione al volo».