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SVIZZERADatori di lavoro più cauti nelle assunzioni, soprattutto in Ticino

11.03.24 - 10:15
Nonostante tutto, le prospettive occupazionali rimangono forti nel nostro Paese. In Ticino si soffre di più.
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Fonte Manpower Group
Datori di lavoro più cauti nelle assunzioni, soprattutto in Ticino
Nonostante tutto, le prospettive occupazionali rimangono forti nel nostro Paese. In Ticino si soffre di più.

ZURIGO - L'ottimismo rimane intatto in Svizzera: sebbene le prospettive occupazionali nette destagionalizzate si attestino al 29% - segnando un calo di 2 punti percentuale rispetto al trimestre precedente e di 4 punti percentuale rispetto a un anno fa - esse rivelano che la ricerca di competenze professionali continua, anche se a un ritmo leggermente più lento. A rivelarlo l'ultima indagine sulle prospettive occupazionali di ManpowerGroup,

«Nonostante la flessione del mercato e la leggera tendenza negativa rivelata dal sondaggio di ManpowerGroup, le intenzioni di assunzione rimangono stabili. L'attuale carenza di talenti, i cambiamenti demografici, gli sviluppi digitali e tecnologici, così come le preoccupazioni ambientali continuano a guidare la domanda di nuovi talenti e a stimolare le intenzioni di assunzione», ha affermato, citato nel comunicato stampa, Eric Jeannerod, Country Manager ManpowerGroup Svizzera.

La Svizzera è un'eccezione - In tutto il mondo, le imprese si stanno preparando a una potenziale volatilità nel 2024, poiché le tensioni geopolitiche destano preoccupazione nonostante la ripresa economica e l'allentamento dell'inflazione. Questa apprensione si manifesta in una riluttanza a effettuare nuove assunzioni in diverse aree geografiche: 39 Paesi su 41 hanno registrato un calo delle aspettative occupazionali, con una riduzione media di 6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 5 punti percentuali su base annua.

Tuttavia, la Svizzera ottiene buoni risultati nel contesto europeo, collocandosi al secondo posto nell'area economica Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) con previsioni di assunzione superiori di 14 punti alla media regionale, superata solo dai Paesi Bassi con un +32%.

Nei paesi confinanti con la Svizzera, le aspettative rimangono positive anche se a livelli molto più bassi rispetto ai trimestri passati: in Francia, il 18% dei datori di lavoro prevede nuove assunzioni; in Austria e Germania, la percentuale è del 17%; e in Italia si registra un +9%.

Il Ticino è il grande sconfitto - Le prospettive occupazionali per il secondo trimestre del 2024 sono positive in sei delle sette regioni svizzere, con prospettive che vanno dal 21% al 50%. Sebbene la persistente carenza di personale mantenga alte le prospettive, i datori di lavoro svizzeri sono un po' più cauti nelle assunzioni rispetto al passato. Nel prossimo trimestre il mercato del lavoro svizzero dovrà affrontare una serie di sfide, prime fra tutte le difficoltà economiche dell'ultimo anno e il calo della domanda globale.

Questa situazione si riflette in Ticino, una regione con un ampio settore manifatturiero, dove il calo della domanda ha portato a una riduzione delle opportunità di lavoro. L'Outlook ticinese è negativo per il 14%, con un calo di 40 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 33 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Rispetto al primo trimestre 2024, le prospettive occupazionali nette sono diminuite in altre due regioni (Altopiano -6% e Zurigo -4%). Al contrario, su base annua, le prospettive occupazionali nette sono aumentate in cinque regioni (Regione del Lago di Ginevra +20%, Svizzera nordoccidentale +19%, Svizzera centrale +14%, Zurigo +10% e Svizzera orientale +1%).

Perdite significative in alcuni settori - L'analisi settoriale rivela che si prevedono assunzioni in otto dei nove settori esaminati. Le prospettive occupazionali nette più elevate si registrano nei settori Sanità e Scienze della vita (44%), Finanza e Immobiliare (43%), Trasporti, Logistica e Automotive (42%) e Beni di consumo e Servizi (41%). Per contro, i datori di lavoro del settore dei servizi di comunicazione segnalano un Outlook negativo del -8%, con un calo di 54 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 74 punti percentuali su base annua.

I datori di lavoro del settore IT segnalano i piani di assunzione più deboli dall'inizio del 2022, con un Outlook del 21%: un forte calo di 41 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2024 e una diminuzione di 15 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

In termini di dimensioni aziendali, le aziende medio-grandi sono propense ad assumere, a eccezione di quelle con meno di 10 dipendenti, che registrano un Net Employment Outlook (NEO) negativo del -16%. Le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 249 mostrano le intenzioni di assunzione più positive (45%) per il secondo trimestre del 2024, seguite da vicino da quelle con un numero di dipendenti compreso tra 250 e 999, con un tasso del 38%.

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