2,2 miliardi di vendite nel 2023, con un nuovo calo dopo il boom della pandemia. In aumento solo le calzature.
ZUGO - Il segmento del commercio al dettaglio legato all'attività sportiva è in lieve frenata: nel 2023 il comparto (in cui non vengono incluse le biciclette) ha generato vendite per 2,2 miliardi di franchi, l'1,5% in meno del 2022. La flessione giunge dopo il +2% dell'anno precedente e il balzo record del +14% registrato nel 2021.
Malgrado l'inflazione e il clima negativo dei consumi il mercato è calato solo leggermente, commenta l'istituto di ricerche di mercato GfK, all'origine delle stime. Le attrezzature quali zaini, caschi, sci e strumenti da palestra hanno visto il giro d'affari scendere del 3%; lo smercio di prodotti tessili si è contratto del 2%; ancora in progressione sono però risultate le calzature, che hanno segnato +3%. Dopo una pausa nel 2022, quando le vendite erano diminuite per la prima volta, la componente online è tornata a crescere: la quota ha raggiunto il 28% del totale (+1 punto percentuale).
Come evolverà la situazione nel corrente anno? L'aumento dei costi in vari settori e la conseguente riluttanza ad acquistare, nonché una maggiore ricerca di promozioni, fanno pensare che il mercato subirà una contrazione, malgrado la crescita della popolazione e l'espansione del commercio online. «Ciò nonostante lo sport rimane di tendenza», osserva l'esperto di GfK Kurt Meister, citato in un comunicato della società attiva a Rotkreuz (ZG).
«Mantenere la salute, cercare di rilassarsi mentalmente, mantenersi in forma per poi poterla sfoggiare, soprattutto durante la stagione balneare, sia attraverso attività all'aperto che attraverso lo sport agonistico, continuano a godere di grande popolarità tra giovani e meno giovani. Si può presumere che le persone continueranno a spendere nello sport anche nel 2024».