Le abitudini degli svizzeri sono cambiate radicalmente negli anni. E anche le carte di credito (fisiche) sono ormai nel passato.
BERNA - Il portafogli rischia di diventare una cosa d'altri tempi. È quanto scaturisce da un sondaggio condotto per conto della società di carte di credito Visa, che ha visto interpellate 1000 persone nel mese di ottobre.
Dal rilevamento, infatti, diffusione dei pagamenti digitali: il 57% sostiene di preferire lo smartphone al portafogli per i pagamenti fuori casa, il 48% tiene contanti solo come sicurezza nel caso in cui non riesce a pagare altrimenti, il 31% ha solo pochi soldi con sé (meno di 50 franchi) e l'8% rinuncia addirittura totalmente a monete e banconote.
Alla cassa di un negozio il 36% paga ormai con il cellulare (o lo smartwatch) una quota che sale al 55% fra chi ha meno di 36 anni. Il 74% ha archiviato i dati carte di credito o di debito in modo digitale. Grande diffusione, e uso, del sistema digitale Twint.
«La Svizzera rimane dinamica nell'adattamento dei metodi di pagamento digitale», commenta Santosh Ritter, direttore per la Svizzera di Visa, citato in un comunicato, «in pochi anni, lo smartphone si è affermato come uno dei mezzi di pagamento più diffusi».
Per tre giovani su quattro lo shopping è su piattaforme asiatiche: operatori come Temu sono gettonati dal 75% di chi fa parte della generazione Z (anni nascita 1997-2012), mentre per l'insieme della popolazione elvetica il dato è del 62%.