Sono aumentati i ricavi, i collaboratori e anche i clienti. Vitta: «Una realtà sempre più amata dai ticinesi».
Il gruppo ha presentato gli ottimi risultati raggiunti in un anno pieno d’incertezze.
BELLINZONA - Nonostante l’incertezza a livello internazionale, la Banca cantonale ticinese ha proseguito la propria crescita, «sia a livello finanziario che umano, di vicinanza al territorio». È quanto è emerso dalla conferenza stampa di questa mattina sui risultati finanziari per il 2021 del Gruppo BancaStato.
Nel 2021 l'utile del gruppo si è attestato a 55,2 milioni (+9,3% rispetto al 2020). La crescita media annua, considerando gli ultimi cinque anni, è stata di 2,6 milioni.
Affetto della popolazione in aumento - Oltre agli ottimi risultati di bilancio, «in quest’ultimo anno è aumentato anche il sentimento di affetto verso la banca da parte della popolazione ticinese». Lo ha affermato il Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia Christian Vitta, che ha spiegato ai giornalisti come sia stato apprezzato «lo sforzo per il territorio nel periodo pandemico, in cui BancaStato ha dato un contributo tangibile (e non solo finanziario) in un momento difficile». Citando alcuni prodotti, Vitta ha ricordato le iniziative “vivi il tuo Ticino”, “Ticino Ticket” (emessi 800mila biglietti), e la “Boldbrain Startup Challenge”, oltre ai crediti Covid.
Anche il sostegno alle associazioni sportive e culturali è costante, e per Vitta, visto il ruolo di BancaStato, sarà importante anche in futuro. Anche perché stiamo vivendo un periodo storico «unico: in pochi anni abbiamo visto passare delle situazioni che non si vedevano da decenni, e che hanno portato tanti fattori d'incertezza».
«È in momenti come questi che la società ha bisogno di punti di riferimento solidi. Lo Stato è uno, BancaStato con i suoi obbiettivi a favore dell'economia ticinese deve essere un altro», ha concluso Vitta, ringraziando l’ente per il suo impegno.
«La forza del gruppo» - «Questi risultati sono il segnale che se c'è un gruppo che lavora unito, che cerca di essere vicino al territorio, si possono raggiungere risultati efficienti. L’evoluzione degli ultimi anni è data dalla forza del gruppo», ha spiegato dal canto suo il Presidente della Direzione generale di BancaStato, Fabrizio Cieslakiewicz, che ha illustrato i risultati più nel dettaglio.
Tra i dati che spiccano maggiormente vi è sicuramente l'evoluzione del versamento al Cantone: nel 2021 l’importo finito nelle casse cantonali ha raggiunto i 43,3 milioni (+4%). In quindici anni il versamento è più che raddoppiato. Per quanto concerne i crediti ipotecari, l’evoluzione è stata chiara: (+8% a 11,09 miliardi). Questo anche per l'accordo d’acquisizione con EFG. Passando ai ricavi netti, l’aumento è stato importante (+7,7% a 246,2 milioni). La crescita media annua (negli ultimi cinque anni) è stata di 9,4 milioni.
Ciò che poi Cieslakiewicz ci ha tenuto a sottolineare è la crescita della clientela ticinese, che riteniamo molto importante e che ci fa piacere».
Crediti Covid per 1'500 aziende - Sono invece 1’500 le aziende che hanno beneficiato dei crediti relativi all’emergenza coronavirus. L'utilizzo a fine 2021 era del 74,4%, mentre attualmente è del 75,6%. BancaStato ha notato anche che diversi clienti hanno già deciso di rimborsare integralmente il credito, un bel segnale «che ci sono aziende sane e che questi Crediti sono stati presi come riserva vista l’incertezza dell'evoluzione pandemica».
Anche i costi sono però aumentati, sia dal punto di vista dei costi per il personale (+21,1%) che gli altri costi d’esercizio (+11,5%). «Questo è anche dovuto all’incertezza internazionale», ha chiarito Cieslakiewicz, «che richiede investimenti specifici ad esempio per personale competente in ambito informatico e digitale». Per questo, il numero di collaboratori è salito da 438 a 457 unità.
Conflitto in Ucraina, c’è ottimismo - Durante la conferenza stampa, ha parlato anche il Presidente della Direzione generale di Axion Swiss Bank (nel gruppo BancaStato da ormai dieci anni), Marco Tini. Anche per Axion, il bilancio è in crescita: «In sei anni siamo cresciuti di quasi due miliardi, un risultato importante e insperato. La media svizzera è stata dello 0,9%, noi siamo all’8%, vuol dire che anche la clientela internazionale apprezza la solidità del nostro azionista».
A una domanda sui risvolti di ciò che sta accadendo in Ucraina, Tini ha spiegato che Axion «ha il 2% della propria clientela domiciliata in Russia, è un importo molto marginale. È poi importante chiarire che nessun nostro cliente è sotto sanzione (neanche per BancaStato)». «Quello che succede ora è che i russi stanno cercando di lasciare la Russia, e di trasferirsi in Europa. Il futuro (a livello di crescita per la Banca) non lo vedo quindi particolarmente negativo».