Intervista a Luciano Fumagalli, che ha ideato un sistema acustico per amplificare i suoni e trasmetterli con delle cuffie.
Un’innovazione pensata per chi ha problemi uditivi.
Come fare a ridare il sorriso a un nonno che non sente più bene. Parte da qui la storia di Luciano Fumagalli, un pensionato esperto tecnologo nell’ambito elettronico, che ha ideato Angelo, un progetto Open Source e senza scopo di lucro, per consentire a un suo parente ospitato in una residenza anziani di tornare a sentire. «Angelo è un piccolo strumento in grado di amplificare i suoni e trasmetterli all’anziano con delle cuffie – ci racconta Fumagalli, abile elettronico. E la mia idea nasce per risolvere un’esigenza personale. Mio suocero, che si chiamava Angelo e all’epoca aveva 105 anni, si trovava ospitato in una residenza per anziani. Parlare con lui durante le visite era diventato estremamente complicato. Soprattutto nei mesi in cui a causa del Covid ci è stata imposta una distanza di almeno due metri. Per chi non sente tanto bene, ovvero secondo le stime circa il 30% degli anziani over 70, risultava impossibile capirsi. Ma essere riuscito a superare la barriera acustica, che anche da un punto di vista psicologico stava compromettendo la serenità di mio suocero, mi ha gratificato enormemente. Infatti, con il dispositivo Angelo siamo riusciti a far tornare il sorriso a mio suocero, consentendogli di tornare a capire i discorsi e sentire la voce dei suoi cari».
Signor Fumagalli, in cosa consiste il suo dispositivo acustico e come è stato assemblato? «Come detto, l’idea che sta alla base di Angelo consiste nell’aver realizzato una sorta di amplificatore con cuffie, che permette a chi ha problemi uditivi di recuperare l’ascolto di suoni e parole. Il dispositivo è un progetto open source, cioè con un programma che si può scaricare gratuitamente dalla rete. Ma per assemblare Angelo serve acquistare alcuni componenti, dedicare alcune ore di lavoro, come per esempio è stato fatto in alcune scuole italiane nella provincia di Brescia. Oggi, a quasi tre anni dal primo prototipo artigianale che ho realizzato per mio suocero, il sistema acustico ha avuto una sua evoluzione anche nelle forme. E qui devo ringraziare gli studenti bresciani e ISINNOVA, un piccolo centro di ricerche sempre nel bresciano, guidato da Cristian Fracassi, dove è stata sviluppata anche Charlotte. Ovvero, la nota maschera per snorkeling, per cui è stato disegnato e realizzato il raccordo che congiunge la maschera all’erogatore di ossigeno, che la rende un utile presidio per la respirazione di pazienti Covid-19. Ma Cristian è anche l’inventore di Letizia, la protesi ortopedica a costo contenuto pensata per chi in Ucraina ha difficoltà motorie». (ndr. di Letizia ne abbiamo scritto qui).
Ma in cosa è diverso Angelo rispetto ai tanti dispositivi presenti sul mercato? «Un primo elemento di grande importanza è il costo di Angelo. Infatti, un canonico apparecchio acustico ha costi importanti, dai 2mila ai 5mila euro, ma soprattutto richiede il coinvolgimento di un operatore esperto per il settaggio del dispositivo. Per il nostro Angelo, invece, volta progettata l’elettronica con un software che è dato in licenza gratuita, attraverso ISINNOVA abbiamo realizzato con stampa 3D il prodotto, con amplificatore, cuffie e custodie che hanno anche un aspetto molto gradevole e ben accettato dalle persone che lo hanno in uso. Angelo deve solo essere assemblato da chi ha una qualche esperienza in robotica, per cui il costo dei componenti si aggira in poche centinaia di euro, oltre al tempo impiegato per montarlo».
Poiché a oggi la produzione e diffusione di Angelo necessita di supporto e finanziamenti, chi fosse interessato al dispositivo in Ticino può rivolgersi all’associazione ated-ICT Ticino scrivendo a: info@ated.ch