Fabio Bianda della Coltelleria Bianda: «Quando hanno demolito la Valascia a me e mio figlio è venuta l'idea di dare una nuova vita al legno»
«Abbiamo offerto ai tifosi la possibilità di conservare un pezzettino di una struttura simbolo dello sport ticinese».
LOCARNO - Per i più nostalgici la mitica Valascia potrà essere conservata direttamente... in tasca. Non è uno scherzo di carnevale. Sì, perché con il legno dello storico impianto biancoblù - demolito negli scorsi mesi - si è deciso di ideare uno dei più classici coltellini svizzeri Victorinox. Un buon metodo per conservare anche solo un pezzettino di una struttura che ha segnato la storia dello sport ticinese.
Ma di cosa si tratta nello specifico? Ne abbiamo parlato con Fabio Bianda della Coltelleria Bianda di Locarno, la mente del progetto. «Quando hanno demolito la Valascia a me e mio figlio è venuta l'idea di conservare il legno, dandogli una nuova vita. Stiamo parlando di un impianto nel quale moltissimi appassionati hanno trascorso delle magiche serate, sarebbe stato peccato non fare nulla. Siamo convinti che potrà fare molto piacere a tutti i tifosi dell'Ambrì».
Un'esperienza non nuova per voi...
«Già anni fa abbiamo ideato dei coltellini con manici fatti con legno ticinese di ogni tipo. Memori di questa esperienza, quando hanno demolito la pista ci è venuta l'idea. Sappiamo quanto in Ticino questa struttura sia rimasta nel cuore di diversi spettatori. Così facendo, abbiamo offerto loro la possibilità di conservare un pezzettino di una struttura simbolo dello sport ticinese».
Quali particolarità ha questo aggeggio?
«Abbiamo pensato di partire dal coltellino svizzero a sei lame, togliendo le classiche guancette color rosso. È stato prelevato il legno del soffitto della struttura per essere poi montato sui coltellini. Dietro c'è tanto lavoro in quanto parecchie lavorazioni sono fatte a mano. Il tutto è accompagnato da un certificato che garantisce come il legno effettivamente provenga dalla Valascia. Inoltre è incisa la scritta "la Valascia in tasca". Il legno? Nonostante sia del lontano 1979, anno in cui la pista è stata coperta, lo abbiamo trovato in ottimo stato».
Quanti ne avete già prodotti?
«Non moltissimi, anche perché non sappiamo la portata della richiesta. Il progetto è rimasto un po' discreto fino ad oggi, non è stato pubblicizzato. Siamo comunque pronti a idearne altri qualora suscitasse interesse».
Quanto costa? E dove sarà acquistabile?
«Si tratta di un modello unico, senza possibilità di scelta, il cui costo è di 59 franchi. È possibile acquistarlo nello shop della Gottardo Arena, online o direttamente nel nostro negozio».
Qual è il Suo rapporto con l'HCAP?
«Salivamo a vedere le partite già ai tempi in cui la pista non era coperta. Al freddo non ci facevamo caso poiché era sempre un piacere seguire la squadra. Siamo sempre stati vicini al club ed anche oggi mi piace recarmi nella nuova Gottardo Arena...».