Dopo 18 mesi di percorso di preparazione, è una prima in assoluto in Ticino, si sono diplomati i primi 6 candidati di lingua italiana
Dopo 18 mesi di percorso di preparazione, con una prima in assoluto nel Cantone Ticino, si sono diplomati i primi 6 candidati di lingua italiana. Hanno conseguito il titolo federale protetto di collaboratore digitale specializzato con Attestato Professionale Federale (APF). Figura aziendale sempre più richiesta.
Nel Canton Ticino, per la prima volta, sette candidati di lingua italiana hanno ottenuto il titolo di "Digital Collaboration Specialist" con Attestato Professionale Federale (APF – livello terziario). Il corso di preparazione è stato organizzato da ATED (Associazione Ticinese Evoluzione Digitale) e il 100% dei partecipanti ha superato l’esame finale a Berna. Questo nuovo titolo, riconosciuto e protetto dal SEFRI (Segreteria di Stato per la Formazione, la Ricerca e l’Innovazione), certifica competenze cruciali per supportare la trasformazione digitale nelle aziende.
Mi ha colpito molto apprendere della presenza in sede di esame di reclutatori, compresa la FFS, che hanno chiesto esplicitamente i nominativi dei candidati. Per un candidato ticinese è sfociato poi in assunzione concreta per questa nuova funzione ricercata nel mercato del lavoro.
Dalle indicazioni del SEFRI che ha autorizzato e inserito a febbraio 2022 nell’elenco delle professioni protette, il/la Digital Collaboration Specialist si occupa e supporta l’implementazione di strategie digitali nelle aziende e ne assicurano l’esecuzione. “A metà strada tra tecnologia, comunicazione e risorse umane, questi professionisti accompagnano i collaboratori e i clienti nell’utilizzo degli strumenti digitali e contribuiscono a migliorare le loro competenze” (“Digital Collaboration Specialist APF - orientamento.ch”).
Il comunicato stampa del 14.07.2022 del SEFRI chiarisce la necessità di “essere in linea” con le nuove tendenze in materia di digitalizzazione nelle imprese che hanno bisogno di una figura professionale specializzata a supporto della trasformazione tecnologica all’interno delle aziende che accompagnano e preparano i collaboratori all’era digitale con strategie mirate. Necessità espressa anche dalle associazioni di categoria come la ICT-Berufsbildung Schweiz promotori di un’innovazione formativa formale.
Cristina Giotto Boggia, Direttrice di ATED e corsista, racconta la sua esperienza, sottolineando come le competenze acquisite migliorino il suo lavoro quotidiano e rafforzino il suo ruolo di direttore.
«Questo percorso è iniziato in un momento particolare della mia vita, e sono davvero felice di aver raggiunto questo traguardo. Le competenze acquisite mi hanno già permesso di migliorare e rafforzare il mio lavoro quotidiano, e sono sicura che continueranno a farlo in futuro. Oggi, ricoprendo il ruolo di direttore, posso contare su competenze ampiamente rafforzate. L'impegno nella mia formazione mi ha permesso di acquisire una visione più completa e strategica del settore, unita a competenze tecniche e gestionali».
Giotto Boggia evidenzia l'importanza di avere un titolo formale che offre stabilità professionale e credibilità ed è convinta che il percorso sia un'ottima opportunità per chi è appassionato di tecnologia e che attesti competenze professionali acquisite nelle rispettive realtà professionali.
«È stato un viaggio intenso tra lavoro, studio e nuove competenze. Conciliare lavoro e studio non è sempre stato facile. Ho dovuto affrontare numerose difficoltà e gestire contemporaneamente diversi progetti, ma ogni ostacolo superato è stato un passo avanti verso la crescita. Questo corso è stato un viaggio incredibile nel sapere, che mi ha permesso di imparare moltissimo e di incontrare persone fantastiche. Sono grata per questa esperienza che mi ha arricchita sia professionalmente che personalmente. Questo traguardo rappresenta per me un importante passo avanti verso un futuro più sicuro e sereno. Oltre 20 anni di esperienza nel settore senza un titolo di studio ufficiale mi hanno spesso penalizzata, rendendo difficile ottenere il giusto riconoscimento per il mio lavoro. Questo percorso ci ha permesso di certificare le nostre competenze e di acquisirne di nuove. Ora mi sento più preparata e sicura ad affrontare le sfide del mercato del lavoro.
Sono convinta che il digitale sia il futuro. In Ticino, la domanda di figure professionali esperte in questo settore è già alta e il trend è in costante aumento. Per questo motivo, incoraggio tutti i giovani che come me sono appassionati di tecnologia a intraprendere questo percorso. Il nostro ruolo è fondamentale per aiutare le aziende a innovare e competere».
Luca Mauriello, Presidente di ATED e responsabile didattico del corso in Digital Collaboration Specialist, ha illustrato le fasi cruciali del progetto, dal riconoscimento dell'ordinanza del SEFRI nel febbraio 2022 all'inizio del corso a settembre dello stesso anno. L’impegno del team di ATED è stato significativo, dalla creazione del piano formativo alla selezione dei formatori, fino alla promozione del corso e alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per garantire un'esperienza formativa di alta qualità.
«La realizzazione del primo corso di preparazione all’esame di professione del Digital Collaboration Specialist è stata una sfida significativa che ha richiesto un notevole impegno da parte di tutto il team. Innanzitutto, è stato necessario sviluppare un piano formativo dettagliato che rispecchiasse le competenze e le conoscenze richieste per la professione. Questo ha comportato un’intensa attività di ricerca e di selezione di esperti del settore. Infine, abbiamo dovuto mettere in atto tutte le infrastrutture necessarie per l’erogazione del corso, inclusi gli strumenti tecnologici per la didattica a distanza, piattaforme di e-learning e materiali didattici. Il nostro obiettivo era di garantire un’esperienza formativa di alta qualità, capace di preparare al meglio i partecipanti per l’esame di professione. Tuttavia, grazie alla dedizione, siamo riusciti a realizzare questo percorso complesso e a lanciare con successo la prima edizione del corso».
Mauriello ha spiegato che la necessità di professionalizzare questo percorso è stata rilevata attraverso analisi di mercato, consultazioni con aziende e stakeholder, monitoraggio delle tendenze globali e sondaggi. Queste analisi hanno confermato l'importanza di una figura professionale come il Digital Collaboration Specialist, in grado di supportare la trasformazione digitale delle imprese ticinesi e dice che: «… tra le skill più richieste dal mondo del lavoro oltre il 50% di esse vengono acquisite pe la preparazione all’esame di questa professione digitale. Queste analisi ci hanno permesso di anticipare le tendenze del mercato, giustificando la creazione di un percorso formativo dedicato al Digital Collaboration Specialist».
Dal punto di vista umano e professionale, Mauriello si sente gratificato e orgoglioso di aver contribuito a realizzare un percorso innovativo, aprendo nuove opportunità per molte persone e rispondendo alle esigenze emergenti del mercato del lavoro.
Infatti, afferma che:«Dal punto di vista umano e professionale, mi sento profondamente gratificato e orgoglioso di aver contribuito alla realizzazione di un percorso così innovativo. È una grande soddisfazione vedere i frutti del nostro impegno e della nostra visione prendere forma e avere un impatto positivo sul mercato del lavoro e sulla comunità professionale».
Inoltre aggiunge che: «Dal punto di vista umano, è estremamente appagante sapere che il nostro lavoro sta aprendo nuove opportunità per molte persone, aiutandole a sviluppare competenze cruciali per il futuro. Ricevere feedback positivi dai corsisti e vedere il loro progresso è una delle gioie più grandi di questo progetto. Come professionista, sono orgoglioso di aver anticipato le tendenze del mercato e di aver risposto alle esigenze emergenti con una soluzione concreta e innovativa. Questo progetto ha rappresentato una sfida significativa, ma anche un'opportunità di crescita personale e professionale. Ha richiesto un notevole impegno, ma vedere il successo del primo corso e l'interesse continuo conferma che siamo sulla strada giusta […], sapendo di aver fatto la differenza e di aver contribuito a formare i professionisti del futuro in un campo così dinamico e fondamentale come la collaborazione digitale».
ATED ha ottenuto un valore aggiunto significativo dal corso, rafforzando il proprio ruolo di leader nel settore della formazione digitale in Ticino e ampliando le opportunità di partnership e progetti futuri. Per i partecipanti, il corso offre competenze richieste nel mercato del lavoro, migliorando le prospettive di carriera e preparandoli a svolgere con successo il ruolo di Digital Collaboration Specialist. Mauriello afferma che: «l'iniziativa contribuisce a consolidare la nostra rete di collaborazioni con imprese, istituzioni e altre organizzazioni del settore, ampliando le opportunità di partnership e progetti futuri. Questo corso non solo aumenta la nostra visibilità e reputazione, ma anche il nostro impatto sullo sviluppo delle competenze digitali nella regione, supportando la crescita economica e l'innovazione locale».
Mentre per i partecipanti, Mauriello ci dice che: «il corso offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, fornisce competenze altamente richieste nel mercato del lavoro attuale e futuro, migliorando significativamente le loro prospettive di carriera. I corsisti acquisiscono conoscenze pratiche e teoriche che li preparano a svolgere con successo il ruolo di Digital Collaboration Specialist, una figura professionale sempre più essenziale in un mondo del lavoro in continua evoluzione […]. Questo percorso formativo non solo accresce le competenze tecniche dei corsisti, ma anche le loro capacità di problem-solving, comunicazione e collaborazione, rendendoli professionisti completi e pronti ad affrontare le sfide del futuro».
Dalle risposte da parte di entrambi, nei rispettivi ruoli, emerge la grande passione e dedizione profusa per “generare” un percorso di successo con un grande impatto sul territorio ticinese perché il bisogno di digitalizzare imprese con professionalità è reale e concreto dalle grandi alle medio-piccole realtà aziendali nel Cantone.
Quando oggi sentiamo parlare della necessità di specialisti in azienda, spesso si improvvisa una ricerca di innovazione per essere “al passo con i tempi” con il personale presente non sempre preparati alla trasformazione digitale. In realtà, il grande rischio per le piccole imprese del territorio è quello di investire risorse senza una vera strategia aziendale o un’ottimizzazione rispetto alle proprie esigenze di sviluppo. Per questo motivo, una figura come il Digital Collaboration Specialist, diventa la persona che ha un ruolo cardine di analisi e sviluppo rispetto alle esigenze delle Direzioni aziendali e le competenze reali dei collaboratori.
Facciamo i nostri auguri a: Cristina Giotto Boggia, Moreno Croci, Nives Bidin, Céline Cavallo de’ Paoli, Patrick Leoni, Valentina Meroni che sono i primi ticinesi a diventare professionisti con il titolo federale protetto di Digital collaboration specialist con APF - Federal Diploma of Higher Educational.
Paolo Vendola, Esperto formazione professionale