Quel fastidioso dolore lombare che a volte ci coglie di sorpresa al risveglio, scopriamone le possibili cause
Sfido chiunque a non aver mai detto questa frase, magari la mattina appena alzati dal letto, toccandosi la parte bassa, centrale o alta della schiena. Non deriva da nessun trauma e da nessuna patologia ma se eseguiamo un gesto specifico ci arriva una "fitta" dolorosa in un punto specifico o in una zona specifica, non ci limita i movimenti generali ma ci fa sembrare un “robot”. Di cosa si tratta? Cosa possiamo fare in questi casi per poter affrontare la giornata?
Ieri abbiamo spostato dei pesi senza stare attenti alle posture da tenere, abbiamo fatto un lungo viaggio in automobile caricando e scaricando innumerevoli bagagli, abbiamo fatto un trasloco o cambiato la disposizione dei mobili a casa, siamo stati in piedi per tanto tempo o troppo seduti, abbiamo dormito male magari in un letto non nostro, eccetera eccetera. Ebbene queste situazioni, portate come esempio, ma potremmo farne mille altre, possono portare a svegliarci il giorno dopo con un fastidio in zone diverse della schiena che ci limitano i movimenti, ci provocano dolore in alcune posizioni (sopportabile) e ci rende sicuramente la giornata più difficile da affrontare.
Stiamo parlando di situazioni in cui non siamo completamente bloccati con la schiena da impedirci di svolgere tutte le attività della giornata ma sicuramente c'è la rendono più faticosa e non aiutano l'umore a rimanere positivo, allegro e produttivo.
Quale può essere la causa?
Come accennato alcune situazioni, soprattutto del giorno prima, hanno creato un sovraccarico al nostro sistema muscolo-articolare, un blocco meccanico, che a "freddo" ci crea questa sgradevole situazione. Tendenzialmente il "fastidio" si focalizza sulla schiena, in base alla zona coinvolta a volte si possono avere fastidi alle spalle e alle scapole con irradiazione o meno alla cervicale, alla parte alta dei glutei, ai paravertebrali o al quadrato lombare.
Molte volte si tratta di lievi contratture o blocchi senza stato infiammatorio, che possono interessare le fasce muscolari superficiali o profonde che non influiscono però in maniera significativa sulla funzionalità delle articolazioni a cui sono collegati.
Come possiamo intervenire?
Senza pensare subito a prendere dei medicinali con effetto miorilassante, di cui si consiglia sempre di consultare il medico, si può nell’immediato applicare o meglio, farsi applicare, delle creme per dolori muscolari (sul mercato ne vendono di tutti i tipi) che intervengono attraverso i loro principi attivi nello “scaldare” la zona interessata, attivarne la circolazione locale sulla quale vengono poste, lavorando per aiutare la ripresa del movimento. A volte, non avendo nulla a disposizione nell’immediato, applicare la classica borsa dell’acqua calda o il cuscino di semi (di solito sono semi di ciliegie e si può scaldare nel microonde) sulla zona interessata aiuta ad avere un sollievo immediato.
… e se abbiamo un po’ più di tempo?
Stretching ed esercizi di mobilità. Ricordando sempre che stiamo parlando di una situazione non estrema, fare una sequenza di esercizi di allungamento e mobilità articolare per i muscoli interessati o per le catene muscolari interessate ci può aiutare a stare meglio durante la giornata. Muovere la muscolatura la "scalda", ne aumenta l'apporto circolatorio, permette una attivazione del tessuto connettivo. Sono quelle classiche situazioni in cui fare il contrario, cioè rimanere fermi e non muoversi, potrebbe peggiorare la sensazione di fastidio e dolore. Nel video allegato proponiamo alcuni esempi.
Vi consigliamo di parlarne sempre con il vostro trainer di fiducia o il vostro terapista in modo che vi possa aiutare ad apprendere tutti i movimenti per quando, e si spera raramente, ne avrete bisogno. Evitate se potete di sbagliare.
Un esempio che faccio sempre è il classico blocco nella parte laterale del collo (elevatore della scapola). Abbiamo la testa bloccata, la giriamo male, ecc.
In questo caso è importante sapere cosa, come e in che modo andare a eseguire i movimenti di mobilità e di allungamento, perché potremmo andare a creare maggiore compressione e sovraccarico e peggiorare la situazione anziché migliorarla. Risultato…rimanere ancora più bloccati e doloranti.
Andare in palestra quel giorno è una scelta corretta?
Come magari già letto in altri articoli seguire un corso di postural school o di panca posturale (avvisando sempre gli istruttori della vostra situazione) può aiutare. Sono tutte attività che intervengono dolcemente sulla muscolatura e sulle articolazioni, mobilizzandole in maniera controllata e scaricandole dalla compressione.
Se non potete seguire un corso potete sempre rivolgervi ai trainer di fiducia che possono, grazie anche all’utilizzo di piccoli o grandi attrezzi, come rulli, palline, ecc., consigliarvi esercizi che vi aiutino migliorare nell’immediato il vostro fastidio. Vedi il video allegato con alcuni esempi.
Camminare nell’acqua alta
È forse il consiglio più semplice e banale che possiamo darvi ma altamente efficace. Camminare nell’acqua alta fino al collo, possibilmente calda, scarica tutto il sistema muscolo scheletrico dal peso del corpo e tutti i movimenti ne andranno a beneficiare.
Unire dell’idromassaggio può velocizzare il processo nell'andare a sciogliere gli eventuali blocchi muscolari presenti.
Una seduta di EMS ti può aiutare
Usare le tute per l’elettrostimolazione con i programmi adatti al rilassamento, decontratturanti, trattamenti contro i dolori meccanici, nevralgici e capillarizzazioni hanno visto portare immediato beneficio alle persone.
Si tratta di trattamenti non dinamici ma dove si può stare tranquillamente sdraiati a terra o su un lettino.
... e le terapie manuali?
Prima di tutto bisogna valutare se esiste uno stato infiammatorio dei tessuti, se pur leggero, o soltanto un blocco muscolare.
Nel primo caso si tratta di una situazione in cui non è consigliabile essere trattati e massaggiati fino a che lo stato infiammatorio non diminuisca o sparisca. Esistono però trattamenti di natura orientale che possono velocizzare il processo disinfiammatorio come la coppettazione, trattamenti con pietre calde o fredde, il Gua-sha o la Moxa. Trattamenti molto efficaci che devono essere fatti da terapisti esperti che non implicano manipolazioni dirette sui tessuti.
Nel secondo caso invece, dove non sussiste stato infiammatorio (ed è il nostro caso, quello di cui stiamo parlando), ci si può sottoporre a qualsiasi trattamento manuale che possa sbloccare il tessuto muscolare come un massaggio connettivo o miofasciale, un decontratturante o uno sportivo.
Sarà il terapista a valutare le tecniche migliori da poter utilizzare caso per caso.
Come sempre per qualsiasi chiarimento e approfondimento restiamo a vostra disposizione, vi invitiamo ad approfittare dell’ingresso prova gratuito per venire a visitare il nostro CLUB e scoprire i nostri servizi (A-CLUB Fitness & Wellness – Via Campo Sportivo SAVOSA; e-mail (fitness@a-club.ch) oppure fissate un appuntamento presso il nostro Club (091 966 13 13).
A cura di Brian Belloni
Massoterapista. Personal trainer. Responsabile e istruttore fitness e corsi presso il Centro A-CLUB, Savosa