Simbolo della difesa della democrazia in Africa, la 33enne sarà speaker del Plan B Forum il 20-21 Ottobre 2023
La difesa della democrazia è l’obiettivo della sua vita. Una scintilla esplosa a causa delle vicende che hanno coinvolto il padre, Bemba Nabourema, che negli anni è stato arrestato e gravemente torturato. Farida Bemba Nabourema, attivista per i diritti umani e scrittrice togolese, è una delle figure più rappresentative dell’intero continente africano nella lotta contro gli autoritarismi, in particolare contro quello della dinastia Gnassingbé: una delle dittature più brutali e longeve al mondo, con oltre 50 anni di potere sanguinario.
La 33enne fondatrice del movimento “Faure Must Go” sarà tra i relatori protagonisti della seconda edizione del Plan ₿ Forum, l’evento che tra venerdì 20 e sabato 21 ottobre prossimi attirerà a Lugano - tra Palazzo dei Congressi, Villa Ciani ed ex Asilo Ciani - i massimi esponenti a livello globale degli universi Bitcoin, Blockchain, tecnologie Peer to Peer e della loro applicazione per la libertà finanziaria e di parola.
Conosciuta per la sua irriducibile resistenza al potere costituito sin dai tempi della sua adolescenza - in continuità anche con la storia del nonno - Nabourema si è fatta strada nel mondo del giornalismo e dell'attivismo per i diritti umani, ritagliandosi un ruolo centrale nella lotta per la democrazia in Africa. Ad appena 20 anni, dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, ha fondato il sopraccitato movimento per la resistenza civile, punto nevralgico di un percorso tenace che, in seguito, è sfociato nella pubblicazione - era il 2014 - del suo libro “La pression de l’Oppression” e in centinaia di articoli di denuncia.
Il ritorno di Farida Nabourema al Plan ₿ Forum, dopo lo scorso anno, è, quindi, un appuntamento da non perdere per chi desidera comprendere il vero significato di concetti quali libertà, resistenza e speranza, e l’effettiva rilevanza per la loro concreta realizzazione delle nuove tecnologie. Il suo viaggio, dai primi giorni di protesta fino alla sua emersione come leader internazionale per i diritti umani, è una testimonianza vivente del potere dell'individuo nell'affrontare e superare le sfide più ardue. Ma c’è di più, perché infatti Nabourema è pure convinta sostenitrice di Bitcoin come mezzo in grado di garantire democrazia, libertà finanziaria e alfabetizzazione di donne e giovani: uno strumento, pertanto, perfettamente compatibile con la storia, le idee e le battaglie che porta avanti da sempre.
In un’intervista recentissima rilasciata alla scrittrice e bitcoiner, Becca Bratcher – pubblicata su bitcoinmagazine.com – Nabourema ha snocciolato in svariati punti gli step del suo graduale avvicinamento all’universo Bitcoin: «Come attivista, stavo lavorando con molte altri per agire contro il regime. Quando il governo ha iniziato ad arrestare le persone che donavano denaro al movimento, è diventato evidente che avevamo bisogno di un modo sicuro per inviare e ricevere fondi per le attività di resistenza». E ancora: «Abbiamo lanciato il programma Bitcoin For Youngsters nelle scuole secondarie e finora abbiamo formato più di 3.000 studenti. Lo abbiamo fatto perché sappiamo che Bitcoin non è incluso nei nostri programmi scolastici e che giocherà un ruolo importante nel loro futuro, aprendo la loro prospettiva a possibili carriere e all'imprenditorialità».
Il Plan ₿ Forum, iniziativa realizzata e sostenuta sinergicamente dalla Città di Lugano e dall’azienda Tether, riunisce ogni anno esperti globali per discutere di temi connessi a Bitcoin, Blockchain, tecnologie P2P e quindi finanza decentralizzata e libertà di espressione.
Farida Nabourema, tra gli altri speaker che sarà possibile incontrare - come Stella Assange, Adam Back, Nick Szabo, Peter McCormack, Samson Mow, Max Keiser - incarna appieno l'ideale di questo forum: la sua storia è il manifesto di come la determinazione di una persona possa sfidare i poteri consolidati e regalare speranza e progresso a intere comunità.