Da domani al via l'attesissima due giorni della conferenza Bitcoin regina d’Europa. Alla vigilia, abbiamo intervistato il sindaco che ha contribuito in modo determinante alla creazione di questo evento che attirerà, ancora una volta, migliaia di persone da tutto il mondo.
Una chiacchierata con il “padrone di casa”, alla vigilia della conferenza Bitcoin più importante in Europa. Abbiamo intervistato Michele Foletti, sindaco di Lugano, la città che tra 24 ore - e per due giorni - tornerà ad essere il centro di gravità globale nel mondo delle tecnologie e della finanza decentralizzata. Countdown quasi terminato, dunque: domani, venerdì 25 ottobre, si alzerà il sipario sulla terza edizione del Plan ₿ Forum, la conferenza di riferimento continentale per Bitcoin e tecnologie decentralizzate. Che verrà ospitata, anche quest’anno, nel complesso del Palazzo dei Congressi di Lugano - comprendente l'edificio centrale in Piazza Castello, Villa Ciani, Asilo Ciani e una tensostruttura nel Parco Ciani - dove verranno accolti oltre 100 speaker di fama internazionale, migliaia di appassionati e una serie di iniziative imperdibili per comprendere in profondità questi settori innovativi che stanno assumendo, e lo faranno in modo sempre più esponenziale nel prossimo futuro, un ruolo centrale sul piano finanziario, tecnologico e sociale. Tra i relatori più attesi, spiccano nomi del calibro di Adam Back, Nick Szabo, Paolo Ardoino e Stella Assange, moglie del fondatore di Wikileaks Julian Assange, che sarà accompagnata dal padre e dal fratello dell'attivista. Accanto ai keynote speech, ci saranno panel tematici, workshop interattivi e masterclass per approfondire gli aspetti tecnici, economici e sociali legati a Bitcoin.
Non mancheranno gli eventi collaterali, inoltre, come le iniziative gratuite di Spazio 21 - il ciclo di incontri e formazione aperto a tutti i cittadini - e la partita di Super League tra FC Lugano e Young Boys del 27 ottobre, alla quale i partecipanti al Forum potranno assistere pagando la cifra simbolica di 1 CHF.
L’ennesimo traguardo, insomma, che conferma la visione e l'impegno di un’amministrazione comunale che, soprattutto grazie al progetto Plan ₿, ha trasformato la città in riva al Ceresio in un hub internazionale per le tecnologie decentralizzate e la sperimentazione economica. Alla vigilia di questo appuntamento cruciale, abbiamo quindi raggiunto il sindaco di Lugano Michele Foletti, per dargli la possibilità di esprimere le sue aspettative, tracciare bilanci e delineare le prospettive future di un progetto, come il Plan ₿, che sta ridefinendo, in un’accezione futuristica e innovativa, il volto tecnologico e finanziario della città.
Sindaco Foletti, siamo alla vigilia della terza edizione del Plan ₿ Forum. Sensazioni?
«Sono molto entusiasta di accogliere la terza edizione del Plan ₿ Forum. È straordinario vedere come questa iniziativa sia cresciuta così rapidamente e come sia diventata un punto di riferimento per il mondo delle criptovalute in Europa e non solo. Il nostro impegno per rendere Lugano una capitale dell'innovazione tecnologica e finanziaria continua a dare risultati concreti: questo evento ne è una prova tangibile. Insomma, è un momento di grande orgoglio per la nostra città.»
Cosa c’è da aspettarsi, in particolare rispetto alle due precedenti puntate di quella che viene ormai considerata la Conferenza Bitcoin più importante in Europa?
«Quest'anno il Forum sarà ancora più ricco di contenuti e relatori di altissimo livello. Avremo esperti, innovatori e leader provenienti da tutto il mondo per discutere non solo di Bitcoin e blockchain, ma anche delle implicazioni sociali ed economiche di queste tecnologie. L’obiettivo è continuare a far crescere questo evento, rendendolo sempre più internazionale e strategico per chi opera nel settore. Saranno presentate nuove collaborazioni e si farà il punto sull’evoluzione del Plan ₿.»
Il Forum, peraltro, rappresenta sempre un importante snodo per tracciare un bilancio annuale sull’evoluzione del progetto Plan ₿: vuole anticipare qualcosa in tal senso?
«Posso dire che il bilancio è molto positivo. Plan ₿ ha fatto grandi progressi sia a livello locale che internazionale. Abbiamo visto un aumento significativo nell'adozione delle criptovalute a Lugano, con più di 400 negozi che ora accettano Bitcoin, Tether e LVGA come forme di pagamento. Anche il nostro impegno nel formare giovani e aziende del territorio sulle tecnologie blockchain sta dando frutti importanti. Durante il Forum, presenteremo i dettagli su nuovi progetti e partnership che consolideranno ulteriormente il ruolo di Lugano come hub di innovazione finanziaria.»
Questo ambizioso progetto, nato a Lugano, sta pian piano espandendosi in tutto il mondo. A gennaio il Plan ₿ Forum sbarcherà a El Salvador: saranno presenti rappresentanti della Città di Lugano?
«Assolutamente sì. Saremo presenti con una delegazione ufficiale per rafforzare i legami con El Salvador, il primo Paese ad adottare Bitcoin come moneta legale. Questa collaborazione rappresenta un’opportunità di scambio unica per entrambe le realtà. El Salvador ha aperto la strada, e Lugano, con Plan ₿, intende continuare su questo percorso, promuovendo l’adozione globale di valute digitali e tecnologie decentralizzate.»
In senso più ampio, come valuta l'evoluzione del progetto Plan ₿ a quasi tre anni dal suo lancio?
«L'evoluzione del progetto è stata straordinaria. In meno di tre anni, abbiamo visto crescere l'interesse e la partecipazione di attori internazionali, e abbiamo contribuito a posizionare Lugano come un punto di riferimento nel panorama bitcoin e in generale nell'innovazione digitale. Siamo riusciti a costruire un ecosistema che non solo promuove l'innovazione, ma che offre anche un'opportunità reale per il futuro economico della nostra città. E non ci fermiamo qui: i prossimi anni saranno cruciali per affermarsi ulteriormente come città innovativa e all'avanguardia.»
Recentemente, ha anche provocatoriamente invitato gli italiani a Lugano in risposta alla possibile stretta fiscale sui bitcoin nel “Bel Paese”. Può approfondire la sua posizione?
«Il mio invito è stato in parte ironico, ma con un fondo di verità. La Svizzera ha sempre avuto una tradizione di apertura verso l’innovazione e il rispetto per la libertà economica. Lugano, in particolare, offre un ambiente favorevole all'adozione delle criptovalute e delle tecnologie decentralizzate. Se in Italia la regolamentazione dovesse diventare eccessivamente restrittiva, molti innovatori e imprenditori potrebbero trovare a Lugano un contesto più flessibile e adatto per sviluppare le loro idee. La storia potrebbe, come spesso accade, ripetersi… e Lugano potrebbe nuovamente giocare un ruolo significativo per l’Italia come fu - con le dovute proporzioni - per il movimento risorgimentale.»
Come si spiega che Paesi così vicini (Svizzera e Italia, appunto), esprimano, in tema di finanza e tecnologie decentralizzate, due posizioni sostanzialmente agli antipodi?
«La Svizzera ha sempre avuto un approccio pragmatico e lungimirante verso la finanza e l'innovazione. Lugano, con Plan ₿, incarna questo spirito, promuovendo un ecosistema favorevole allo sviluppo delle tecnologie decentralizzate. L’Italia, d'altra parte, ha una lunga storia di complessità burocratica e fiscale. La differenza sta proprio nell'approccio: in Svizzera, guardiamo al futuro con un atteggiamento aperto e innovativo, mentre in altri Paesi prevalgono spesso politiche più conservative e cautelative. È la differenza fra innovare, fare e poi cercare di adattare un quadro normativo ragionevole, piuttosto che normare e vincolare a priori, frenando così l’innovazione e l'economia.»
Come risponde a chi teme che Lugano possa diventare un "paradiso fiscale" per le criptovalute?
«La Svizzera, in generale, è una nazione attrattiva dal punto di vista fiscale e favorevole all’innovazione, alla ricerca e allo sviluppo e all’imprenditorialità. Come ben sapete, all’interno della Svizzera vi sono poi situazioni diverse, a dipendenza del Cantone di riferimento o, a livello comunale, del rispettivo moltiplicatore. Seppur la Svizzera sia un paese attrattivo da questo punto di vista, sicuramente il Ticino (e quindi Lugano) non sono al primo posto della graduatoria delle destinazioni fiscalmente più vantaggiose a livello elvetico. Chi considera unicamente questo aspetto, verosimilmente non guarderà alla nostra città e a noi va bene così. Questo perché sin dal primo giorno abbiamo sempre detto che vogliamo aziende e individui presenti e attivi sul nostro territorio per creare un vero e proprio ecosistema vivo e pulsante. Sappiamo benissimo quanto invece chi punta unicamente ad un'attrattività fiscale si troverà pieno di bucalettere e società fantasma.»
Quali sono le sfide principali che avete incontrato nell'implementazione del Plan ₿?
«Sono quelle legate alla regolamentazione, alla formazione e alla divulgazione. Parliamo di una tecnologia e un settore ancora relativamente nuovi, e c’è una naturale diffidenza iniziale verso queste tecnologie, come in generale verso il nuovo e il cambiamento in senso lato. Abbiamo lavorato molto per informare e formare i cittadini e le imprese, creando eventi, workshop e programmi educativi e divulgativi. Inoltre, stiamo costantemente dialogando con le autorità per garantire che le normative siano chiare e favorevoli all’innovazione, senza compromettere la sicurezza e la trasparenza. Dal punto di vista operativo, attivare una relazione bancaria, fondamentale per costituire e gestire un'azienda, può rappresentare in taluni casi un'importante sfida. Stiamo lavorando per sensibilizzare il settore bancario, perché è importante che non si penalizzino a priori iniziative imprenditoriali, senza prima valutarne il merito e il valore aggiunto, le potenzialità e l’impatto che potrebbero generare a favore del territorio.»
Ci sono piani per espandere ulteriormente l'uso delle valute digitali nei servizi pubblici?
«Sì, stiamo esplorando la possibilità di ampliare l'uso delle valute digitali nei servizi pubblici, rendendole sempre più accessibili ai cittadini. L’obiettivo è facilitare pagamenti digitali sicuri e veloci, riducendo al contempo i costi di transazione e semplificando l'accesso ai servizi comunali. È una delle aree di sviluppo su cui stiamo lavorando per rendere Lugano una città all'avanguardia.»
Quali sono le prospettive future per il Plan ₿? Avete obiettivi specifici per i prossimi anni?
«Il nostro obiettivo principale è continuare a far crescere l'adozione delle criptovalute a Lugano e rafforzare la nostra posizione come hub globale per l'innovazione finanziaria. Nei prossimi anni, vogliamo attirare sempre più aziende del settore, creare nuove partnership internazionali e rendere Plan ₿ un modello di successo replicabile anche in altre città del mondo. Vogliamo che Lugano sia il cuore pulsante di questa rivoluzione digitale.»
Cosa direbbe a chi è ancora scettico sulle valute digitali e sul loro ruolo nel futuro dell'economia?
«Capisco che il cambiamento possa spaventare, ma invito gli scettici a guardare con mente aperta le opportunità offerte dalle valute digitali. Sono una parte sempre più importante del futuro economico globale, e Lugano sta mostrando come possano essere integrate con successo nella vita quotidiana. Le criptovalute offrono maggiore trasparenza, efficienza e inclusione finanziaria. Credo fermamente che siano qui per restare.»
Qual è stato l'acquisto più costoso che ha fatto personalmente utilizzando una delle tre valute digitali accettate in oltre 400 negozi di Lugano?
«Personalmente, preferisco utilizzare le valute digitali per dimostrare la loro utilità pratica nella vita quotidiana piuttosto che concentrarmi in un unico grande acquisto. Un utilizzo costante pari a quello che viene fatto col contante è un modo per sostenere i commercianti locali e allo stesso tempo dimostrare che queste tecnologie possono essere utilizzate facilmente da tutti.»
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