Tra divulgazione, giochi e premi hi-tech, ecco il resoconto di un’esperienza originale per avvicinare le persone a Bitcoin, nel cuore dei mercatini di Natale di Piazza Riforma e Piazza Manzoni.
Come vi abbiamo raccontato qualche settimana fa, anche quest'anno il Natale di Lugano sa un po’ di valute digitali. Oltre a “La Città dei Regali”, i cui premi, sostenuti
quest’anno dalla Fondazione Plan ₿, sono già andati completamente a ruba, c’è un’iniziativa più analogica, speciale, che porta la conoscenza della tecnologia
e della finanza a grandi e piccini, direttamente durante lo shopping e le passeggiate del periodo più dell’anno. Tra le oltre 60 casette in legno che animano le vie del centro, infatti, ce n'è una gestita, per conto del progetto sinergico tra il Municipio e partner privati, attivo dal 2022, da ragazzi e ragazze di Plan ₿ Network, una community di esperti e appassionati che promuove l'educazione in ambito Bitcoin, in collaborazione con alcuni iscritti a SOTELL.
Un'iniziativa, questa, che coniuga l'atmosfera magica delle feste con la voglia di innovazione e di futuro, aiutando - ad esempio - in modo semplice e divertente a cittadini come aprire e rendere sicuro il proprio wallet, e come effettuare transazioni con esso per partecipare all'economia decentralizzata che sta radicandosi sul
territorio. Per saperne di più, abbiamo intervistato Luca Agliati, tra gli animatori dell’iniziativa, il cui contenuto divulgativo è stato sapientemente realizzato da S₿AM, uno dei responsabili di Plan ₿ Network, nonché organizzatore di "Spazio 21", la rassegna gratuita, in lingua italiana, che ha affiancato l'ultima edizione del Plan ₿ Forum.
Quali sono le attività principali che svolgete nella vostra casetta ai mercatini di Natale? Come si integrano con lo spirito del progetto Plan ₿?
«Le attività principali sono quattro: informare i luganesi (e non) sulle iniziative legate a Bitcoin presenti sul territorio, come il Plan ₿, il Plan ₿ Forum, il Plan ₿
Network e il Satoshi Spritz locale; "orangepillare" le persone grazie a un quiz in stile "Chi vuol essere milionario?", grazie al quale si possono vincere premi a tema Bitcoin; aiutare a installare wallet Lightning Network, usabili per pagare in BTC in tutto il circuito luganese; permettere anche ai più piccoli di divertirsi con Bitcoin, grazie al videogioco, in stile Super Mario, "Hero of Bitcoin".»
Uno dei vostri compiti è aiutare le persone ad aprire un wallet per iniziare a fare acquisti nei negozi del circuito. Qual è in genere la reazione delle persone a questa proposta? Incontrate diffidenza, curiosità, entusiasmo?
«La reazione delle persone varia: c'è chi mostra curiosità e un certo entusiasmo per l'innovazione, mentre altri manifestano diffidenza, spesso dovuta a una scarsa
conoscenza di Bitcoin. Tuttavia, l'approccio amichevole e didattico tende a trasformare la diffidenza in interesse.»
Quando spiegate a qualcuno come aprire e utilizzare un wallet per la prima volta, quali sono le domande o le perplessità più comuni che vi vengono
poste?
«Le domande o perplessità che emergono riguardano per esempio la difficoltà nella gestione del wallet o il tempo necessario per l'apertura. Nonostante ciò, i wallet
Lightning Network che consigliamo sono davvero alla portata di tutti e pronti all'uso, permettendo un facile onboarding per chiunque sia interessato ad avvicinarsi in modo pratico a questo mondo.»
Oltre all'aspetto pratico, vi occupate anche di divulgare la filosofia e i principi alla base di Bitcoin e delle tecnologie peer-to-peer. Come affrontate questo tema con i visitatori? Avete delle strategie per rendere questi concetti accessibili a tutti?
«Solitamente ci limitiamo a indicare le criticità del sistema finanziario tradizionale: questo, spesso, basta a invogliare le persone a informarsi su un protocollo informatico e crittografico nato per risolverle.»
I quiz e i giochi a tema che proponete sembrano un modo divertente per avvicinare le persone a questo mondo. Quali sono quelli che riscuotono più
successo o generano più coinvolgimento?
«L'attività principale che abbiamo ideato è proprio il quiz rinominato per l'occasione "Chi vuol essere Satoshilionario?" (in riferimento al Satoshi, o SAT, l'unità più
piccola di Bitcoin legata al nome del suo creatore). Si tratta di domande a risposta multipla su quattro livelli di difficoltà, che permettono a chi indovina di vincere premi dal valore crescente.»
Tra i premi in palio ci sono esperienze molto interessanti, come l'accesso gratuito al nuovo co-working PoW.Space o i biglietti per il Plan ₿ Forum 2025. Come reagiscono le persone quando scoprono cosa possono vincere? C'è qualche premio che suscita particolare curiosità o desiderio?
«Le reazioni sono sicuramente positive. Molti mostrano entusiasmo e sono disposti ad avanzare di livello nel quiz per aggiudicarsi i premi più importanti, come l'accesso gratuito al PoW.Space, lo sconto del 50% sulla Business School di Plan ₿ Network o il biglietto omaggio per la prossima edizione del Plan ₿ Forum. Per
esempio, le persone residenti a Lugano che vincono l'accesso giornaliero al PoW.Space, lo accettano volentieri e si mostrano curiose. Tanti tentano la fortuna fino all'ultimo livello, con lo scopo di vincere l'ambitissimo biglietto per il forum 2025.»
Lavorare in questa casetta durante il periodo natalizio vi sta fornendo informazioni e feedback su come le persone percepiscono o si approcciano al
mondo delle valute digitali e della finanza decentralizzata? C'è qualcosa che vi ha colpito o fatto riflettere?
«Sì, per esempio ci sono molte persone che hanno già una discreta base di conoscenze e hanno voglia di apprendere di più. Queste, in particolare, si chiedono soprattutto dove possano trovare materiale valido e gratuito. In questi casi, le invitiamo a unirsi ai meetup settimanali gratuiti che stiamo tenendo nel mese di dicembre, come l'Accademia S₿AM, presso il PoW.Space, il Satoshi Spritz itinerante tra i locali della Città, e a visitare il sito di Plan ₿ Network.»
Quale pensate sia il valore aggiunto di un'iniziativa come questa, che unisce la divulgazione di temi complessi come Bitcoin all'atmosfera spensierata
e giocosa del Natale? Secondo voi può avere un impatto nel medio-lungo termine sulla diffusione e l'accettazione di queste tecnologie?
«Assolutamente sì. Pensiamo che il valore aggiunto sia proprio quello di poter apprendere divertendosi in un contesto spensierato. E, perché no, portarsi a casa un bel
premio che ricordi loro questa esperienza.»
Per chiudere con una nota personale: questa esperienza sta cambiando il vostro modo di vedere le valute digitali e il loro potenziale? Vi sentite parte
di qualcosa di importante per il futuro della città?
«Questa esperienza sta confermando a me, a S₿AM e a tutto il resto del team (Mariluz Barba, Marco Giorgetti, Mattia Carparelli), nonché ai ragazzi coinvolti mediante SOTELL (Valentina Lokumcu, Asia Capaldi) come la giusta divulgazione sia di fondamentale importanza per comunicare temi complessi come Bitcoin, che spesso
presentano una barriera psicologica da abbattere, per cogliere senza pregiudizi il valore che possono portare nella vita di chiunque.»