Magari il comunicato stampa non è uno dei servizi di comunicazione più attuali, eppure sopravvive. Ecco quando ancora vale la pena utilizzarlo
Parlare di comunicato stampa, a caldo, può sembrare un po’ anacronistico: nell’era dei siti di informazione online e del flusso di contenuti Social, viene molto difficile associare il successo di un prodotto ad una forma di comunicazione definita “classica”.
I vecchi uffici stampa, o le agenzie di “pierraggio”, hanno spesso dovuto lasciare spazio a Social Media Manager e responsabili marketing. A pesare i lunghi tempi di pubblicazione, la difficoltà a raggiungere le redazioni dei media e, in molti casi, lo “snobbismo” – se non il lassismo – di molti giornalisti che scoraggerebbe chiunque.
Tuttavia, il comunicato stampa non è morto, va ad inserirsi come servizio di nicchia che, per esempio, è ancora offerto dalla nostra agenzia di comunicazione, previa analisi della convenienza di questa azione rispetto ad altre.
E, proprio dalla nostra esperienza, ecco alcune pillole per capire se anche il vostro prodotto o servizio può essere adatto:
In sintesi, il comunicato stampa non è morto, ma il suo uso va dosato, per evitare inutili sprechi di tempo e risorse.
Articolo a cura di Clublab Sagl, siti web e grafica in Ticino