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Valute e FrontiereFrontalieri e auto aziendali con targa svizzera: le regole

02.09.24 - 08:30
CambiaValute.ch
Frontalieri e auto aziendali con targa svizzera: le regole

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Negli ultimi anni, la questione dell'uso delle auto aziendali con targa svizzera da parte dei frontalieri italiani è stata oggetto di accesi dibattiti e controversie. Tuttavia, recenti aggiornamenti normativi sembrano aver portato una svolta positiva per i lavoratori transfrontalieri che quotidianamente attraversano il confine per recarsi al lavoro in Svizzera. Le nuove regole, entrate in vigore a inizio 2023, hanno infatti chiarito alcune delle ambiguità che avevano creato non pochi problemi ai frontalieri.

Il precedente problema

Per anni, i frontalieri italiani che utilizzavano veicoli aziendali con targa elvetica si sono trovati in una zona grigia normativa. L'Italia, seguendo le sue leggi sul Codice della Strada, vietava infatti ai residenti italiani di utilizzare veicoli immatricolati all'estero per più di un anno. Questo ha comportato non solo il rischio di sanzioni pecuniarie elevate, ma anche il sequestro temporaneo del veicolo. Ma queste norme, pensate per contrastare l'uso improprio di auto con targa estera da parte di cittadini italiani, hanno finito per coinvolgere anche i frontalieri, nonostante questi veicoli fossero strumenti di lavoro forniti dalle loro aziende in Svizzera.

L’attuale normativa

A partire dal gennaio 2023, le autorità italiane hanno introdotto una importante modifica che riguarda proprio i frontalieri. Grazie a un nuovo accordo tra Italia e Svizzera, i lavoratori transfrontalieri residenti in Italia possono infatti ora utilizzare legalmente i veicoli aziendali con targa svizzera anche sul territorio italiano, senza il rischio di incorrere in sanzioni. Questa disposizione normativa è stata introdotta nell'ambito di un pacchetto di aggiornamenti per facilitare la vita dei frontalieri e adeguare la regolamentazione alle dinamiche di lavoro transfrontaliere, che impattano su decine di migliaia di persone ogni giorno.

Attenzione però: si può utilizzare l'auto aziendale in Italia solo se si è in possesso di due documenti:

    • la delega dell'azienda ad utilizzare il mezzo (documento è necessario anche per circolare in Svizzera);
    • il documento dell’agenzia delle dogane per il tragitto casa/lavoro e viceversa.

Non si può utilizzare l'auto invece per scopi privati.

Le regole nei dettagli

Le regole attuali, in particolare, prevedono che i frontalieri possano circolare con l'auto aziendale con targa elvetica in Italia a patto che l'uso del veicolo sia strettamente legato all'attività lavorativa svolta in Svizzera. In altre parole, il veicolo deve essere un mezzo fornito dall'azienda per motivi di lavoro, e non utilizzato principalmente per scopi personali. Inoltre, devono essere rispettati determinati criteri, tra cui l'obbligo di dimostrare che il veicolo è effettivamente di proprietà dell'azienda svizzera e fornito al lavoratore come benefit aziendale.


I benefici per i frontalieri

Questo aggiornamento normativo rappresenta un grande sollievo per i frontalieri, che quindi possono utilizzare senza preoccupazioni l'auto aziendale non solo per recarsi al lavoro in Svizzera, ma anche per gli spostamenti quotidiani sul territorio italiano, laddove strettamente collegati all’attività lavorativa. L'adeguamento delle normative risolve così una problematica che ha per anni creato difficoltà logistiche e legali a molti lavoratori.

Inoltre, l'accordo consente anche di risolvere un'altra questione importante: quella della conformità assicurativa. Fino a poco tempo fa, i frontalieri si trovavano di fronte a problemi legati alla copertura assicurativa transfrontaliera, con le compagnie assicurative italiane che spesso contestavano la validità delle polizze svizzere. Le nuove disposizioni chiariscono che l'assicurazione svizzera è valida anche in Italia per questi veicoli aziendali, purché siano rispettate le regole stabilite.

Le reazioni da parte dei frontalieri e delle aziende svizzere sono state per lo più positive. Molti lavoratori si sono detti sollevati dall'eliminazione di questo fardello burocratico che rendeva difficile la gestione della loro vita quotidiana. Anche le aziende svizzere che impiegano frontalieri italiani hanno accolto con favore le nuove regole, poiché consentono di mantenere la competitività dei pacchetti di benefit aziendali senza incorrere in problematiche legali.

Conclusioni

L'introduzione delle nuove regole sull'uso dei veicoli aziendali con targa svizzera da parte dei frontalieri rappresenta un passo avanti significativo nel miglioramento delle condizioni di lavoro di migliaia di persone. Con l'accordo raggiunto, si è posto fine a un'annosa controversia normativa, garantendo ai lavoratori maggiore serenità e riducendo le frizioni tra i due Paesi. Tuttavia, rimane importante che i frontalieri siano ben informati sui limiti e sulle condizioni dell'uso di questi veicoli per evitare nuove problematiche in futuro.

Questa svolta normativa dimostra come la cooperazione bilaterale tra Italia e Svizzera possa contribuire a risolvere problematiche complesse, offrendo soluzioni pratiche per chi vive e lavora a cavallo di due Paesi.

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