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Valute e FrontiereLe reazioni del Franco Svizzero al taglio dei tassi della Bce e della Fed e della BNS

30.09.24 - 08:00
CambiaValute.ch
Le reazioni del Franco Svizzero al taglio dei tassi della Bce e della Fed e della BNS

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Di recente tre degli eventi economici più attesi tra gli economisti e gli investitori a livello globale hanno generato oscillazioni sui mercati valutari: il taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea (Bce) del 12 settembre, la decisione della Federal Reserve statunitense (Fed) del 18 settembre di seguire la stessa strada e il taglio del 26 settembre della Banca Nazionale Svizzera (BNS). E in questo contesto, il Franco Svizzero ha assunto un ruolo di primo piano nel panorama valutario, registrando significative fluttuazioni nel cambio contro Euro (EUR/CHF) e Dollaro Usa (CHF/USD).

La decisione della BCE e l’impatto sul cambio EUR/CHF

Per contrastare il rallentamento economico dell’Eurozona e stimolare la crescita, la Bce ha deciso di ridurre il tasso d’interesse principale di 25 punti base portandolo dal 3,75% al 3,5 per cento. Questa mossa ha confermato le previsioni degli analisti, i quali avevano già anticipato che la politica monetaria europea si sarebbe orientata verso una maggiore espansione.

Immediate ripercussioni si sono viste sul cambio EUR/CHF, che dopo essere stato respinto da una importante resistenza tecnica, è sceso il 13 settembre fino a 0,937, salvo poi nelle sedute successive tornare a rinvigorsi e testare nuovamente quota 0,950. Il altri termini, il Franco si è apprezzato sulla Moneta unica il giorno successivo al taglio per poi tornare, anche se di poco, a perdere terreno e in seguito a oscillare lateralmente.

Il taglio dei tassi della Fed e la risposta del franco contro il dollaro

Pochi giorni dopo la decisione della BCE, il 18 settembre, la Fed ha deciso di abbassare il tasso d’interesse di 50 punti base, a sorpresa per molti analisti, portando così i tassi sui Fed funds a scendere in un range compreso tra il 4,75% e il 5%. Questo taglio è stato una risposta al calo delle pressioni inflazionistiche negli Usa e per ridare un po' fiato all'economia a stelle e strisce.

L’impatto della mossa della Fed sul cambio USD/CHF è stato che il Franco Svizzero si è indebolito toccando il 19 settembre quota 0,8514. E nei giorni seguenti il cross ha continuato a seguire un movimento tendenzialmente laterale intorno a quota 0,850.

Anche la BNS ha tagliato i tassi

La BNS ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base dall’1,25 all’1% come previsto dalla maggior parte degli analisti. L’istituto centrale elvetico ha osservato che le pressioni sull’inflazione si sono ulteriormente ridotte, anche in ragione dell’appezzamento della valuta, e ha inoltre ribadito la propria disponibilità ad "agire all’occorrenza sul mercato dei cambi".
La mossa della BNS è la terza consecutiva dell’anno e fa seguito alle decisioni, anch’esse espansive prese in marzo e in giugno.

Sostanzialmente stabile in 0,945 il cambio tra Euro e Franco Svizzero (EUR/CHF) mentre il cross con il Dollaro Usa (USD/CHF) si è allontanato di poco dalla resistenza tecnica a quota 0,850.

Le prospettive future del Franco Svizzero

La decisione di taglio dei tassi da parte di tre delle più grandi banche centrali del mondo ha indebolito, seppur di poco, il Franco Svizzero contro Euro, mentre contro Dollaro la divisa elvetica continua a seguire un trend laterale, ma le prospettive future dipendono da diversi fattori. A cominciare dal fatto che, se le economie di Eurozona e Stati Uniti continuassero a mostrare segni di debolezza, il Franco potrebbe recuperare terreno visto il suo status di valuta rifugio.

D'altra parte, la Banca Nazionale Svizzera (BNS) potrebbe intervenire ulteriormente, anche al fine di tenere sotto controllo il Franco, una cui eccessiva valutazione rischierebbe di danneggiare le esportazioni svizzere, cruciali per l'economia del Paese. E storicamente infatti la BNS ha dimostrato una certa prontezza nell’intervenire sul mercato valutario per prevenire una crescita troppo marcata del Franco.

Conclusione

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