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Verità immobiliariUniamoci per cambiare il cantone: anche il Ticino deve essere Svizzera vera!

08.08.23 - 15:33
La ribellione e l’unità sono la nostra arma segreta nonché l’unica salvezza
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Uniamoci per cambiare il cantone: anche il Ticino deve essere Svizzera vera!

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La ribellione e l’unità sono la nostra arma segreta nonché l’unica salvezza

Quando decidiamo di unirci, accade LA MAGIA. Le nostre voci diventano un urlo, la nostra determinazione un fuoco che non può essere domato. È il momento di abbracciare questa forza, di unirci come mai prima d'ora, e di ribellarci insieme per plasmare il futuro che desideriamo per noi e per il Nostro Cantone.

L’orgoglio svizzero, che ha sempre difeso l’indipendenza del paese dall’Europa circostante, ora sembra un’ombra del passato.
Ci chiediamo come sia possibile che la nazione che ha eretto la sua identità su tali valori ora sembri così poco liberale e decisamente meno aperta di un tempo.

Come mai il nostro amato Canton Ticino, che un tempo prosperava, è giunto a questo punto critico? Non dovremmo forse proteggere questa regione pittoresca, amata dal resto della Svizzera e dal mondo? È giusto che non si possa più intraprendere affari in una terra così fertile?

Sono queste le domande che ci attanagliano in questo anomalo e primaverile agosto.

A chi dobbiamo dire grazie?

Ci interroghiamo sulla ragione per cui stiamo permettendo che un esercito di controllori intrusivi rovini le vite e il benessere delle persone. Il Ticino deve riflettere l’essenza autentica della Svizzera, come tutti gli altri Cantoni del paese.

In passato, il Ticino era un luogo in cui prosperare attraverso le imprese e creare benessere per tutti era possibile. Chi ha avuto un’infanzia negli anni ‘70, ‘80, ‘90 lo sa perfettamente, erano tempi di sogni in grande e ogni bambino sapeva che finita la scuola avrebbe avuto un bel lavoro e una vita serena, eravamo forse illusi? No, era veramente possibile!

Ora, perché lasciamo che ogni iniziativa positiva incontri ostacoli insormontabili imposti dall’esercito dei controllori? 
È questa la visione di un paese lungimirante?

Ci domandiamo perché rispetto a nazioni giovani, appena nate, IN TICINO non sosteniamo la crescita aziendale, la tecnologia e lo sviluppo? Perché, in termini di progresso, ci facciamo superare anche da nazioni che esistono da appena 30 anni, come l’Estonia, dove la burocrazia si muove a velocità supersonica, e dove aprire un’azienda richiede pochi minuti?

Se ci riescono loro, più giovani e meno abbienti, con i miliardi spesi ogni anno dalla confederazione perché noi non riusciamo a progredire in tempi celeri?

Forse perché come cita l’articolo https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1687682/lavori-cavolo-dipendenti-lavoro-proprio- benefici-costi  apparso su Tio.ch poche ore fa si creano troppi lavori “del cavolo” per dipendenti pubblici e meno economia reale atta a rendere confortevole e competitivo il nostro territorio?

Quante postazioni sono state create in Cantone per lavori che si possono definire “lavori del cavolo”?


L'Esperienza che trasforma: il Movimento delle Fragole

Il Movimento delle Fragole è stata una scossa che ha risvegliato il nostro spirito. Da un semplice gruppo su whatsapp “Charity Activism” abbiamo potuto aiutare più di mille vite, mossi solo dalla volontà e dall’Unione tra le persone.

Ci ha insegnato che la forza d'animo è un potente alleato per cambiare il mondo, e che influire positivamente sulla vita anche di una sola persona, può essere un balsamo per l’anima di chiunque. Davanti a ingiustizie e soprusi, non dobbiamo dunque restare in silenzio e inermi: ogni parte della popolazione ha diritto di esprimersi e di combattere per la propria dignità!


Un appello ai coraggiosi

Le nostre caselle di posta sono traboccanti di messaggi da professionisti come te, che ci ringraziano per aver portato alla luce le ingiustizie e il mobbing psicologico che le loro aziende subiscono. Questi professionisti sono pronti a unirsi a noi, a discutere e a denunciare insieme il degrado che il nostro Cantone sta affrontando.

Eravamo perfettamente consci che sarebbe successo e sappiamo quanto possano far paura le istituzioni, ma stare zitti e sottomettersi ai soprusi non sarà mai la soluzione giusta.

Queste persone coraggiose ci stanno contattando per denunciare il mobbing psicologico che le loro aziende stanno subendo. Questa è la dimostrazione tangibile che il nostro messaggio sta raggiungendo le giuste orecchie e che il cambiamento è alla portata delle nostre mani.

La nostra Svizzera, con la sua indipendenza dall’Europa, una volta rappresentava la libertà e apertura.

Siamo arrivati al punto in cui dobbiamo chiederci se è giusto lasciare che un luogo così meraviglioso venga soffocato da regole e restrizioni che non hanno nulla a che fare con il progresso.

Lanciamo un appello forte: il Ticino deve tornare a essere la VERA Svizzera, un luogo in cui il valore dell’individualità e della libertà è rispettato.

Un’oppressione che lascia ferite profonde

L’oppressione non è solo una questione di restrizioni e regole, ma un peso che può generare danni psicologici profondi. Coloro che subiscono questa oppressione, che lottano contro muri invisibili di burocrazia, sono afflitti da stress, ansia e perfino depressione.

Il costo umano di queste battaglie è incalcolabile, eppure è un aspetto spesso trascurato nelle discussioni sulla situazione attuale.


Il Crepitio dell’Anima: Il Burnout dei Coraggiosi

Molti imprenditori e lavoratori stanno affrontando un nemico silenzioso: il burnout. Le tensioni costanti, la lotta per sopravvivere in un ambiente ostile e l’assenza di supporto possono spezzare anche le anime più forti.
Il loro fuoco interiore, che una volta alimentava l’innovazione e la creatività, ora rischia di spegnersi.


L’Invisibile Nemico: Quando la Mente Cede

Il Ticino è diventato un campo di battaglia per molte anime coraggiose. Il deterioramento della qualità della vita e la mancanza di spazi di crescita stanno minando la determinazione di coloro che un tempo lottavano con passione. Le ferite invisibili, lasciate da questa oppressione, sono profonde e possono danneggiare la fiamma che brucia nell’animo di chiunque.

Queste persone non vanno lasciate sole! E noi CI SIAMO per dimostrarlo. Abbiamo sempre dimostrato che i fatti per noi non sono solo parole.

 

L’emergenza silenziosa: riprendiamoci la nostra salute

È giunto il momento di porre fine a questa emergenza silenziosa. L’unità e la ribellione non riguardano solo le regole e le restrizioni, ma la rinascita di menti e cuori.

 

Dal passato al futuro: restituire al Ticino la sua grandezza

La Svizzera, con la sua indipendenza decisa, è sempre stata un faro di luce nella notte. Ma oggi, il nostro amato Canton Ticino è minacciato dall'oppressione e dalle restrizioni. Non possiamo permettere che questa terra, con il suo CLIMA PERFETTO e le sue ECCELLENZE LOCALI, venga strozzata da una burocrazia opprimente che ci impedisce di prosperare.

Un Cantone, una Voce: rialziamoci e lottiamo

Lasciamo da parte le divisioni e i sospetti. Abbiamo il potere di trasformare il nostro Cantone in qualcosa di straordinario.

Non siamo politici, e non abbiamo bisogno di esserlo. Non dobbiamo aspettare di essere eletti per fare la differenza. È giunto il momento di alzarci, di opporci a ciò che è sbagliato e di denunciare pubblicamente le oppressioni che stanno minando il nostro territorio.

Possiamo essere forti e fieri delle nostre posizioni, senza lasciarci manipolare.

Il Tavolo rotondo dei principi svizzeri: riscopriamo la nostra identità

Il Ticino non sarà mai solo un collegamento tra la "Svizzera Vera" e le vacanze mediterranee. Siamo più di un'autostrada, siamo una comunità con una storia, una cultura e un'identità uniche. Vogliamo rifiorire, per noi e per le future generazioni. Vogliamo tornare ad abbracciare i principi fondamentali svizzeri: la libertà, l'orgoglio e l'indipendenza.

Vogliamo lasciare un territorio ai nostri figli da cui non sia più necessario fuggire per trovare fortuna.

Sollevare la voce contro le ingiustizie: il potere dei media

È tempo di affrontare la realtà con occhi aperti: denunciare le ingiustizie attraverso i media è il nostro strumento di cambiamento. Inizialmente, potremmo aver pensato che questa pratica fosse efficace solo in altri paesi, come in Italia con programmi come "Le Iene" e altri. Ma la verità è che funziona altrettanto bene qui da noi.


Un faro di speranza: quando la verità diventa pubblica

Quando una notizia viene portata alla luce, quando la verità diventa pubblica, il cambiamento inizia a muoversi. Abbiamo il potere di far risuonare la nostra voce attraverso i media e far emergere le questioni che meritano attenzione.

Social Network come Strumento di Forza

I social network non devono essere solo un luogo di sfoghi e polemiche. Possiamo utilizzarli come una potente arma per creare forza e cambiamento. Condividere la nostra lotta, diffondere il nostro messaggio, far sentire la nostra voce: tutto questo può accendere la scintilla di un movimento che cambierà il corso delle cose.


L'appello alla solidarietà: agisci, non lamentarti

Non possiamo accontentarci di lamentarci tra le mura di un bar. È giunto il momento di agire. Ogni condivisione, ogni messaggio, ogni voce che si unisce alla nostra sta costruendo un'ondata di cambiamento. Possiamo far risuonare il nostro bisogno di rimettere il nostro Cantone al centro, di riportare la giustizia e l'opportunità nelle nostre vite.


L'appello definitivo: uniamoci per il cambiamento

Ti invitiamo a unirti a noi in questo cammino. Scrivici a info@swissrealtypartners.ch e sediamoci al tavolo rotondo. Insieme, possiamo dare nuova vita ai principi che ci hanno resi grandi. Non c'è bisogno di aspettare, non c'è bisogno di sottostare. La nostra unità è la forza di cui il nostro Cantone ha assolutamente bisogno.

Non rimandare, il momento di agire è ora.


Questo articolo è stato realizzato da Swiss Realty Partners Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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