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La classifica dell’orrido10 motivi per cui stiamo perdendo tutto

29.08.24 - 16:42
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10 motivi per cui stiamo perdendo tutto

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E ora che ho la vostra attenzione…

Mi avete scritto in tantissimi, e vi ringrazio, ma è il momento di andare avanti. Questa è una buona occasione per toglierci ogni sassolino dalle scarpe, perché siamo in tanti a concordare sul fatto che ci sia qualcosa di serio che “non va”, che non funziona più nel nostro Cantone e se non ve la sentite di parlare pubblicamente, non preoccupatevi, sono lieta di farlo io per voi…

Cari Ticinesi, abitanti del giardino privato degli svizzeri tedeschi (sia chiaro, loro non ne hanno alcuna colpa, almeno quando vengono a trovarci ci portano un po’ di introito… se lo possono anche permettere, beati loro che vivono nella prosperità…).

In queste notti di fine estate, ci troviamo in una sorta di limbo nelle nostre lande desolate, tra “scandali a corte” nella magistratura ticinese (che imbarazzo…) e “ferite da leccarci” come quelle della Valle Maggia, dove sembra così difficile trovare qualcuno disposto a “porgerci un cerotto in tempi brevi”, purtroppo si sa, qui le cose vanno a rilento anche di fronte alle vere emergenze!

Con l’arrivo di settembre, e le vacanze alle spalle (Ma in vacanza da cosa? Come diceva il vecchio caro Marchionne…) è ora di rimettere in moto i pensieri in modo lucido e proficuo, pronti a fare analisi ed autoanalisi, per migliorare sempre la direzione in cui desideriamo andare.

Queste terre, che tanto amiamo, ci richiedono continuamente di affrontare una grande scomoda verità:

SIAMO GLI ULTIMI IN CLASSIFICA, in troppe classifiche!

E non è forse giunto il momento, semplicemente di dire BASTA?

Preparati a leggere la:

CLASSIFICA DELL’ORRIDO
Tutta d’un fiato - anche se fa male - anche se stiamo parlando di noi stessi, ma non mettere “la testa sotto alla sabbia” è l’unico modo che abbiamo, di goderci il nostro Cantone per quello che è: Un Paradiso di villeggiatura, in un inferno economico!

Ma i nostri laghi e i nostri fiumi che ci scorrono nelle vene, i nostri ricordi sparsi come grani in ogni angolo delle città, i nostri progetti, possono ancora sopravvivere se siamo noi in primis a ribellarci a questo scempio.

Abbiamo avuto un’economia splendida per decenni, è ora di riprendercela, ma come?

Vai avanti a leggere e te lo spiego passo per passo.

Viviamo per natura il misfatto di essere da sempre “troppo italiani per gli svizzeri e troppo svizzeri per gli italiani” siamo abituati a combattere e come diceva quel saggio, se “i tempi difficili, creano uomini forti e gli uomini forti creano tempi facili” almeno un vantaggio lo abbiamo intrinseco in noi!

CARI TICINESI, ma non ci siamo un po’ stufati TUTTI?
Stufati di essere lo zimbello del Paese, e di continuare a cadere sempre più giù, alla velocità della luce “dalla padella alla brace” come barzelletta della nostra nazione, solo per colpa di taluni?

Ora abbi un briciolo di fede e goditi la classifica dell’orrido, perché quando avrai finito di leggere la cruda realtà, sono certa, che avrai un motivo in più - per ricordarti- che hai qualche motivo anche tu per opporti alle troppe ingiustizie che subiamo da troppo tempo e che potremmo smettere di tollerare sin da subito!

Ecco 10 punti gravissimi per cui il Ticino è ultimo in classifica
Una vera e propria discesa agli inferi dell’economia e del buon senso:

    1. Salari: Il primo posto… dal basso
      Posizione: 26° su 26 cantoni

      In Ticino, i salari sono i più bassi di tutta la Svizzera, con un divario del 27% rispetto a Zurigo. Una triste medaglia d'oro per la parsimonia… imposta ai lavoratori.
    2. PIL pro capite: Un PIL da PIL Lite
      Posizione: 21° su 26 cantoni

      Mentre Basilea-Città si pavoneggia con un PIL pro capite di 169.000 CHF, il Ticino si accontenta di uno dei peggiori risultati, lontano anni luce dai grandi numeri, attestandosi appena attorno agli 80.000 CHF.
    3. Competitività economica: Corriamo… ma verso il fondo
      Posizione: 18° su 26 cantoni

      Zug e Zurigo dominano la scena, mentre il Ticino sembra partecipare solo per non restare completamente al palo.
    4. Investimenti esteri: Ultimi arrivati, e spesso ignorati
      Posizione: 22° su 26 cantoni

      Solo il 3% degli investimenti diretti esteri arriva in Ticino. Quando si tratta di attrarre capitali, siamo davvero i cugini poveri della Svizzera e questo è gravissimo, anche noi abbiamo il diritto di tornare ad essere attrattivi!
    5. Crescita economica: Cresciamo in una sola cosa: “La nostalgia dei tempi che furono”
      Posizione: 19° su 26 cantoni

      Mentre Zurigo e Ginevra vedono crescite del 2-3% annuo, il Ticino si aggira su un misero 0,5%, se va bene. C’è poco da festeggiare.
    6. Innovazione: Il futuro? Preferiamo il passato
      Posizione: 20° su 26 cantoni

      Nei cantoni leader, l’innovazione è all’ordine del giorno. Qui, invece, siamo bloccati in un’era dove il cambiamento è visto come una minaccia, non un’opportunità. Evviva gli anni ’90….
    7. Diversificazione economica: Chi ha paura del cambiamento? Il Ticino
      Posizione: 23° su 26 cantoni

      Rimanere fedeli alle vecchie industrie potrebbe sembrare romantico, ma in un’economia globale, è un passo verso l’oblio. E noi stiamo già camminando sul filo.
    8. Formazione: I nostri giovani? Li prepariamo… a emigrare
      Posizione: 24° su 26 cantoni

      Con una qualità formativa inferiore, molti giovani scelgono di andarsene per trovare opportunità migliori altrove. In pratica, prepariamo il futuro… per gli altri cantoni o le altre nazioni…
    9. Mercato del lavoro: Un sistema che non solo non funziona, ma boicotta
      Posizione: 25° su 26 cantoni
      Non è solo la disoccupazione elevata, ma un’intera struttura che sembra progettata per scoraggiare gli imprenditori. Le uniche aziende che funzionano sono le fabbriche al confine, create non per i lavoratori locali, ma per sfruttare la vicinanza all’Italia e la fiscalità svizzera. E no, non c’è nulla di sbagliato nell’assumere persone anche dall’estero, se sono le migliori soprattutto e non solo perché sono le più economiche: quando l’intera economia si basa su questo, abbiamo un problema serio.
    10. Ambiente fiscale: Attraente? Solo per chi ama le sfide impossibili
      Posizione: 21° su 26 cantoni

      Con un ambiente fiscale meno competitivo rispetto a Zug o Basilea, il Ticino non è certo il luogo che attira folle di imprenditori. Anzi, è più un campo minato per chi vuole fare impresa.


L’unica via d’uscita? Lavoriamo con l’estero o con gli altri cantoni più evoluti del nostro!

- Forse- quando avremo pagato tutte le nostre tasse aziendali altrove, il Cantone finirà i soldi per pagare enti completamente inutili e lesivi per l’economia locale…
Mi dispiace dover affermare così potentemente questi pensieri, ma siccome siamo in molti sulla stessa “barca” è giunta l’ora che qualcuno se ne faccia portavoce.

Certo, qualcosina si può ancora fare qui, perché non siamo del tutto pronti a spegnere quell’ultima fiammella di speranza, per un possibile futuro migliore, ma immaginate le vostre, le nostre stesse energie, lo stesso impegno che mettiamo ogni giorno qui… applicato nei cantoni vicini o all’estero? Cosa ne ricaveremmo?

Non per colpa nostra, non per colpa dei più, ma per colpa di quella manciata di persone che ci tengono a tenere il Ticino “sotto scacco” ne paghiamo tutti o quasi le conseguenze…!

Siccome se sei arrivato fin qua ne sono felice, ci tengo comunque a lasciarti andare via, arrabbiato nei confronti delle ingiustizie che ci impongono, ma comunque ottimista per quel che si può, leggiti dunque ancora delle possibili soluzioni concrete:

10 motivi per cui lavorare nei cantoni vicini o all’estero:

    1. Salari: più alti e con prospettive migliori
      I cantoni come Zurigo e Basilea offrono stipendi nettamente superiori, con un divario che può arrivare fino al 27% rispetto al Ticino. E non parliamo solo di numeri: più soldi significa anche una migliore qualità di vita.
    2. PIL pro capite: opportunità a portata di mano
      In cantoni come Basilea-Città, il PIL pro capite è tra i più alti in Europa. Qui, ogni impresa ha il potenziale per crescere e prosperare in un ambiente economicamente robusto.
    3. Competitività economica: Un ecosistema che funziona
      Zug e Zurigo non sono solo nomi altisonanti: sono i leader in Svizzera per competitività, con un mercato dinamico e in continua espansione che favorisce le nuove iniziative imprenditoriali.
    4. Investimenti esteri: il mondo vuole entrare
      Nei cantoni più forti, gli investimenti esteri non sono una rarità, ma la norma. Le aziende internazionali scelgono queste regioni per la loro stabilità e le condizioni favorevoli, creando un ambiente ideale per chi cerca opportunità globali.
    5. Crescita economica: non solo numeri, ma realtà tangibili
      Mentre il Ticino arranca, cantoni come Vaud e Ginevra crescono del 2-3% annuo, grazie a politiche economiche intelligenti e all’innovazione continua. Qui si guarda al futuro, non si rimpiange il passato.
    6. Innovazione: Il futuro è già qui
      PNei cantoni più innovativi, le start-up trovano terreno fertile e il supporto necessario per svilupparsi. Dall’intelligenza artificiale alle biotecnologie, queste aree sono all’avanguardia, con una mentalità aperta al cambiamento.
    7. Diversificazione economica: un mondo di opportunità
      La diversificazione è la chiave del successo nei cantoni leader. Qui, non ci si affida a un solo settore, ma si investe in una miriade di industrie, dall’energia verde alla finanza, garantendo stabilità e crescita.
    8. Formazione: educazione di eccellenza per un futuro migliore
      I poli universitari di Zurigo, Losanna e Ginevra sono tra i migliori in Europa. La qualità dell’istruzione superiore garantisce una formazione di alto livello, preparando i giovani alle sfide del futuro.
    9. Mercato del lavoro: un sistema che premia il merito
      Nei cantoni più sviluppati, il mercato del lavoro da ottime opportunità anche per chi lavora da remoto.

Se non puoi o non vuoi trasferirti, applicati per apprendere un mestiere digitale, non sei costretto nel 2024 a lasciare la tua casa e con la tecnologia odierna, puoi anche non conoscere le lingue nazionali e straniere, ma se ti applichi, nel settore digitale, ci sono miriadi di opportunità redittizie che puoi fare dal salotto di casa tua.

No, non è impossibile e no, in questo momento, non sto cercando di venderti nulla, nessun corso, nulla di nulla, nessuna candidatura politica. Ti parlo da essere umano che condivide il tuo stesso bisogno di libertà, crescita, prospettive e desiderio di serenità.

Se hai dedicato il tuo tempo a leggere sino a qui, te ne sono grata, ma sappi che lo hai fatto per te stesso/a.

Sappi che io ti ho dedicato lo stesso tempo, a mettere nero su bianco, questi pensieri di rivalsa, perché forse semplicemente non ne parla mai nessuno, ma è arrivato l’ora di farlo per davvero.

Via quelle “fettine di salame” dagli occhi e su con la testa, non facciamoci abbattere, non siamo le vittime di nessuno.

Il tempo su questa terra non è infinito, sfruttiamolo al meglio per vivere la miglior vita, che si possa vivere.

XOXO
Yohanna Chiri Leimgruber
Qualcuno che come te, non si arrenderà mai.


Questo articolo è stato realizzato da Swiss Realty Partners Sagl, non fa parte del contenuto redazionale.
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