“Suisse Parc”: fermata nel piccolo villaggio per scoprire il “Parco dei ghiacciai”
CAVAGLIA - Prosegue il mio viaggio alla scoperta dell’Engadina. Dopo aver superato il passo del Bernina, scendo dal “trenino rosso” a Cavaglia. Qui, ai piedi del massiccio del Bernina e del Piz Palü, si trovano le marmitte dei giganti, un gioiello davvero peculiare della Valposchiavo. Le particolari formazioni del ghiacciaio sono il risultato di un fenomeno naturale: a seguito della potente e costante pressione dell’acqua del ghiacciaio, nel corso dei millenni la sabbia le pietre rotanti hanno formato nelle rocce delle enormi buche glaciali. Il Giardino dei Ghiacciai si trova a 500 m a sud della stazione ferroviaria di Cavaglia e può essere raggiunto seguendo un sentiero ben contrassegnato. Durante questa visita sono accompagnato da Romeo Lardi, Presidente dell’Associazione Giardino dei ghiacciai.
Cavaglia è stato originariamente un villaggio di lavoratori attivi alla locale centrale elettrica. Oggi è oggi una località di vacanze, un borgo divenuto famoso per lo straordinario “Giardino dei ghiacciai” con le enormi marmitte glaciali scavate nella roccia.
Cavaglia sorge su un altopiano formato dal ghiacciaio a 1703 metri sopra il mare, fra due gradoni di roccia nella parte superiore della Val Poschiavo. Boschi antichissimi costeggiano i pascoli e la piana tagliata in due dal letto roccioso del torrente Cavagliasco. Del borgo originario fanno parte, oltre a una manciata di abitazioni, una locanda, una centrale elettrica e una stazione ferroviaria. Da qui, i treni transitano ogni ora attraverso il Passo del Bernina verso St. Moritz o in direzione di Tirano nella Valtellina. Oltre alla linea ferroviaria esiste una seconda variante, dal fascino spettacolare, per arrivare a Cavaglia: si tratta del Sentiero della corrente ecologica, che dalla stazione dell’Ospizio Bernina scende a Cavaglia attraverso la gola di Palü e fornisce interessanti informazioni sulla produzione ecologica di energia dall’acqua e sulla linea del Bernina, la cui costruzione è strettamente legata all’elettrificazione della vallata.
A cinque minuti a piedi dalla stazione di Cavaglia si trova lo straordinario “Giardino dei ghiacciai”, chiamato anche “Marmitte dei giganti”, con le sue enormi marmitte glaciali: l'impetuosità delle correnti e dei vortici delle acque dei ghiacciai preistorici hanno provocato il rotolamento delle rocce e, nel corso dei secoli, hanno scavato buchi nella roccia profondi fino a 10 metri.
«Non è noto chi sia stato il primo ad osservare le particolari forme erose nelle rocce delle Moti da Cavagliola. Dopo il ritiro dei ghiacciai, avvenuto circa 10'000 anni fa, la vegetazione prese di nuovo il possesso delle elevate regioni delle nostre montagne -, spiega la nostra guida. Il primo documento scritto lo dobbiamo al pastore riformato di Brusio, G. Leonhardi. Nel suo libro apparso a Leipzig nel 1859, dal titolo "Das Poschiavino Tal", annovera da acuto osservatore, le cavità rotonde scavate nella roccia».
Qui, a quasi 1’700 metri di altitudine, troviamo una trentina di enormi e affascinanti buche nella roccia, scavate e levigate dalle acque dei ghiacci scioltisi al termine delle ultime glaciazioni, nell’epoca quaternaria.
L’acqua di fusione, vorticando ad alta pressione insieme a sabbia, detriti e ghiaia - ha infatti causato questo insolito fenomeno geologico, con risultati dalle forme bizzarre e imprevedibili. «Guardare dentro le marmitte è un po’ come frugare nel passato della Terra…», si racconta a queste parti. Lungo il percorso vi sono numerosi pannelli esplicativi ma, regolarmente vi è la possibilità di partecipare ad una visita guidata. L’accesso al giardino è gratuito, al termine della visita è possibile lasciare un’offerta, in una delle due cassette situate alle due entrate, per la manutenzione e la cura del parco. L’Associazione di volontari si impegna ancora oggi annualmente a mantenere il Giardino pulito ed efficiente, asportando l’acqua dalle marmitte e facendo lavori di miglioria.
«Oggi le marmitte e il rispettivo percorso si presentano al visitatore in modo ottimale: una bellezza artistica creata da un’evoluzione naturale di carattere quasi mitologico, afferma orgoglioso il Presidente. Un luogo straordinario senza paragoni, dove la Natura si è divertita nell’offrirci splendide sculture!».
In estate, Cavaglia è inoltre un punto di partenza ideale per escursioni e tour in bicicletta nella Val Poschiavo e in Engadina. Nelle vicinanze, inoltre, si trova anche un parco per l’arrampicata. In inverno, gli amanti del relax attivo possono scegliere fra tour sugli sci, escursioni con racchette da neve e tratti di arrampicata nel ghiaccio. Vi è pure un progetto di una pista di sci di fondo. I progetti di sviluppo anche presso il “Giardino dei ghiacciai” non mancano: in autunno sarà pronto l’accesso all’orrido con un percorso davvero da brivido e diversi punti di osservazione.
“Suisse Parc” è un’iniziativa del mio blog volta a promuovere le attrazioni svizzere vicine e lontane. Una bussola turistica che nel corso dei prossimi mesi vi accompagnerà attraverso valli, cantoni, villaggi e sulla vetta di montagne, nonché all’interno di musei ed esposizioni. Non esitate a contattarmi per sottopormi le vostre idee, gli itinerari che vi sono particolarmente piaciuti oppure i luoghi che ritenete paradisiaci. Unica condizione: devono trovarsi all’interno della Svizzera, dello “Suisse Parc” appunto.
Il mio giro nei Grigioni non finisce qui: ora scendo, sempre a bordo della ferrovia retica, la città di Poschiavo. Seguitemi!
(Le prime due parti di questo reportage sono state pubblicate il 10 e 15 luglio 2020)
Testo a cura di Claudio Rossetti
Contatto: newsblog@viaggirossetti.ch
Link utile: www.viaggirossetti.ch