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TICINORobiei ai piedi del ghiacciaio del Basodino

03.09.20 - 15:57
“Suisse Parc”: alla scoperta di una vera mecca dell’escursionismo
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Un panorama mozzafiato
Un panorama mozzafiato
Robiei ai piedi del ghiacciaio del Basodino

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“Suisse Parc”: alla scoperta di una vera mecca dell’escursionismo

SAN CARLO - Prosegue il mio viaggio alla ricerca delle perle svizzere, questa volta mi trovo nella regione dell’Alta Vallemaggia, alla scoperta dell’ultimo ghiacciaio in terra ticinese. Una meta ideale per trascorrere una giornata in un paradiso naturale. La teleferica rimane in funzione fino al 4 ottobre.

«Il Basodino è il più esteso, il più studiato e il più accessibile tra i ghiacciai del Ticino e rappresenta una testimonianza preziosa dell’evoluzione naturale di un ghiacciaio a sud delle Alpi. Il sentiero glaciologico (un percorso che richiede un buon allenamento) offre lo spunto per conoscere questa stupenda regione d’alta montagna, un ambiente esclusivo con fauna e flora molto ricche», ci svela il glaciologo e meteorologo Giovanni Kappenberger.

L’Alpe di Robiei racconta la storia remota e recente delle genti della Valle Bavona con la bellissima regione che si percorre fino a San Carlo, stazione di partenza della funivia che sale a Robiei. La teleferica che porta a Robiei è stata realizzata dalle Officine idroelettriche della Maggia (Ofima). Questa società, oltre mezzo secolo fa, ha costruito le dighe che accumulano l’acqua necessaria alle centrali idroelettriche della regione.

Il periodo ideale per apprezzare la ricca flora della zona sono i mesi di luglio e agosto, ma anche l’autunno ha i suo fascino. La teleferica che sale a Robiei è in funzione da metà giugno all'inizio di ottobre. La regione è popolata da numerosi animali: stambecchi, camosci, marmotte, lepri, ermellini (rari), topi campagnoli e numerosi uccelli, tra cui la maestosa aquila reale. Alcune baite, cascine e "sprügh" (spazi ricavati sotto grandi massi) ricordano la vitale importanza dell’alpeggio su queste montagne. Vi consiglio una fermata all’albergo-ristorante, situato in una torre dall’architettura davvero particolare, per una pausa o un pranzo in terrazza. Il menu del giorno è davvero buono.

I ghiacciai da secoli esercitano il loro fascino e già alla fine dell’Ottocento Federico Balli fece edificare nel villaggio di Bignasco, all'imboccatura della valle, l’Hôtel du Glacier, per i turisti attratti dal mondo delle Alpi e delle nevi perenni del Basodino. Il "sentiero glaciologico" si snoda in un ambiente alpino fino alla quota di 2430 metri, con partenza e arrivo a Robiei (1890 m). Il percorso inizia alla diga del lago di Zött, raggiungibile in una quindicina di minuti a piedi dalla stazione della teleferica, su strada asfaltata attraversando due brevi gallerie illuminate. Dalla diga il sentiero porta alla sommità della morena orografica destra del ghiacciaio del Basodino (punto più alto), attraversa poi quasi orizzontalmente la grande placconata rocciosa sotto il fronte del ghiacciaio fino alla morena opposta (orografica sinistra) e scende verso Robiei dopo aver superato il corte di Randinascia. Il percorso non presenta difficoltà tecniche particolari, ma alcuni tratti richiedono prudenza, soprattutto nel passaggio di nevai e corsi d'acqua, e rispetto delle indicazioni riportate nella guida. Quale sentiero alpino, con marcatura bianca e rossa, richiede un equipaggiamento adeguato al terreno e alle condizioni meteorologiche dell’alta montagna.

“Suisse Parc” è un’iniziativa del mio blog volta a promuovere le attrazioni svizzere vicine e lontane. Una bussola turistica che nel corso dei prossimi mesi vi accompagnerà attraverso valli, cantoni, villaggi e sulla vetta di montagne, nonché all’interno di musei ed esposizioni. Non esitate a contattarmi per sottopormi le vostre idee, gli itinerari che vi sono particolarmente piaciuti oppure i luoghi che ritenete paradisiaci. Unica condizione: devono trovarsi all’interno della Svizzera, dello “Suisse Parc” appunto.

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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