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04.07.23 - 15:00
Reportage alla scoperta della storica città abbaziale dei santi Gallo e Colombano (quarta parte)
La salsiccia nazionale (di CR)
La salsiccia nazionale
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Reportage alla scoperta della storica città abbaziale dei santi Gallo e Colombano (quarta parte)

SAN GALLO - Questa volta, nel corso del mio soggiorno nel capoluogo dell’omonimo cantone, vi parlo di una curiosità lunga 25 centimetri, di colore bianco leggermente abbronzata sui due lati e con un diametro di tre centimetri. Si tratta del famoso Bratwurst, chiamato così in tutte le lingue indistintamente. Nel 1438, questa salsiccia è stata menzionata per la prima volta negli statuti della corporazione dei macellai di San Gallo. In esso si legge che questa salsiccia viene preparata con carne di vitello, pancetta, spezie e latte fresco. Questo spiega il suo colore bianco. Da allora, la ricetta non è praticamente cambiata. Oggi il Bratwurst di San Gallo è spesso conosciuto come Olma-Bratwurst, creato per la tradizionale fiera autunnale di San Gallo. Tuttavia una differenza, a detta degli specialisti, c’è: l'Olma pesa 160 grammi, mentre la salsiccia tradizionale ne pesa solo 100 grammi.

Sempre più consumatori vogliono conoscere la storia e soprattutto la sua ricetta di questo bene culturale culinario svizzero. Ecco, la traduzione della ricetta del 1438: «I Bratwürst sono così buoni da essere cucinati con gli schwininenn arrostire e poi tagliare a pezzi guot kalbelen e buoi giovani con vitelli e che al minimo e che il minimo sia fissato a un centesimo secco, e cioè al di sotto di otto libbre di carne di maiale e una libbra di pancetta, e non meno meno. Dovranno tagliarvi reni, cuore o carne del collo. Non potranno aggiungervi carne, a meno che non sia stato fatto in precedenza a meno che non sia stato fatto prima. Ma se a volte non trovassero lino di vitello o di bue con decimi di vitello».

Ma come si frigge questo tipo di salsiccia? Per quanto tempo? Come?... Importante a detta degli specialisti: asciugare bene le salsicce prima di metterle in padella. Quando tutti i lati sono ben dorati, bisogna ridurre il fuoco a metà per poi lasciare che le salsicce finiscano di cuocere lentamente a fuoco basso. Per ottenere un risultato uniforme sarebbe utile lasciare un coperchio. Ah, ancora una consiglio: mettere i bratwurst nell’acqua prima di friggerli. Perché? In realtà, questo modo di preparare le salsicce non ha nulla a che fare con l'igiene. Al contrario, l'acqua porta la salsiccia, precedentemente conservata in frigorifero o in una borsa frigo, a una temperatura più elevata e quindi impedisce che la salsiccia scoppi. Ora non resta che gustarle con un panino, un “Bürli”, rigorosamente integrale. Senape? Un bratwurst di San Gallo è così buono che qualsiasi alterazione del sapore è inutile e interferisce con il vero piacere. In altre parti della Svizzera, al di fuori del luogo d’origine, l'astensione dalla senape non è così scontata: la senape divide la nazione!

Dove gustare il bratwurst? Se state passeggiando nel centro storico della ‘capitale’, allora vi consiglio una fermata al "Bratwurst & Bowls". Ovviamente vi sono tantissimi altri indirizzi che offrono la salsiccia nazionale! Buon appetito!

Il mio percorso nella città di San Gallo, alla ricerca delle varie attrazioni culturali e turistiche, non termina qui. La prossima volta vi parlerò di un centro culturale dall’architettura futurista e dalle collezioni davvero particolari. Si trova sulla riva del lago di Costanza. Seguitemi.

Testo a cura di Claudio Rossetti

 


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
COMMENTI
 

Kryo70 1 anno fa su tio
come avrai potuto notare i traduttori automatici fanno errori… “transistor” al posto di “translator” !!

Kryo70 1 anno fa su tio
Caro Claudio, la traduzione della ricetta con “Google transistor” la potevi evitare… è zeppa di errori! Sarebbe stata più comprensibile in Sanktgaller Dütsch!!
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