Katiusha non riusciva ad elaborare una storia ormai finita da anni, e tra i sintomi presentava anche reazioni allergiche e pruriti
Katiusha ha 30 anni. È nata e cresciuta in Svizzera, ma ha vissuto una situazione familiare complessa: «Ho vissuto per anni con un uomo che viveva con mia madre, e io pensavo fosse il mio padre biologico. Invece era il mio padre adottivo, ma l'ho scoperto solo dopo molti anni. Mia mamma è così, prende un uomo e poi scappa».
Katiusha è stata abbandonata dalla madre quando aveva 5 anni. Si è trovata poi a migrare fra il Ticino e la Svizzera francese, per poi decidere di rientrare nel nostro Cantone per portare a termine una formazione.
Il circuito dei legami affettivi è rimasto molto fragile in lei, e ciò la porta a vivere un forte senso di abbandono e reagendo impulsivamente nei confronti delle relazioni.
È arrivata in terapia per cercare di affrontare le problematiche della sua vita, anche in relazione ad una storia amorosa che aveva vissuto anni prima. Katiusha era rimasta all’interno della sua dimensione affettiva, e percepiva la relazione come una storia incompiuta, con il desiderio di riviverla.
Attraverso una psicoterapia introspettiva e di conoscenza delle sue dinamiche di gestione delle relazioni e di se stessa, Katiusha è riuscita a rivedere l'ex ragazzo e ad avere finalmente un’osservazione realistica. È riuscita a dare un significato evolutivo e maturativo alla storia, perdendo l’aspetto ideologico e idealistico che si era creata dentro di sé.
Prima di riuscire ad elaborare la relazione con i propri fantasmi, Katiusha aveva delle reazioni cutanee significative, sotto forma di allergia, papule e continuo stato di prurito. Una volta elaborato e sgretolato il mito che si era creato dentro di lei, Katiusha finalmente si è riappropriata della propria persona nella sua interezza, non avendo più nessun tipo di reazione eritematosica, allergica o dermatologica di altro tipo.
Michele Mattia, FMH in psichiatria e psicoterapia