Il trapper risponde così all'esclusione dal Concertone di Capodanno al Circo Massimo organizzato dal Comune
ROMA - Non lo vogliono al Circo Massimo al Concertone di Capodanno ma Tony Effe a Roma quella sera canterà lo stesso: non ovviamente nell'antica arena romana ma all'Eur, al palasport. E per rincarare lo spessore di una decisione che sa tanto di smacco nei confronti dell'amministrazione capitolina, ha deciso di fare pagare l'ingresso con un prezzo simbolico del biglietto fissato a 10 euro
Mossa a sorpresa dunque del trapper che, dopo la sua esclusione dalla festa oraganizzata dal Comune di Roma per la Notte di San Silvestro, ha fatto scoppiare un vero e proprio polverone: il caso è finito anche sui banchi del parlamento, oltre che suscitare un vespaio di reazioni che hanno investito il primo cittadino della capitale Roberto Gualtieri e la sua Giunta di centro-sinistra.
L'esclusione del discusso idolo di tanti giovani dalla manifestazione ha provocato un effetto domino fra alcuni degli artisti che avrebbero dovuto salire sul palco insieme a lui e che per solidarietà hanno deciso di non partecipare più all'evento.
La conseguenza di queste defezioni è che il Comune di Roma rischia adesso di restare senza nomi di grido all'interno del cartellone e addirittura di dovere annullare l'evento. Da quello che sta emergendo è che gli organizzatori sono alla ricerca affannosa di "sostituti" di un certo peso sotto il profilo della popolarità per rimpiazzare il trapper "licenziato".