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CANTONEMariam: «Quanto è difficile crescere in una società che ti butta sempre giù»

18.08.20 - 06:30
“Non mi fido più” è un ritorno, in italiano e davvero maturo, per la cantante 19enne di Coldrerio
Mariam
Mariam: «Quanto è difficile crescere in una società che ti butta sempre giù»
“Non mi fido più” è un ritorno, in italiano e davvero maturo, per la cantante 19enne di Coldrerio

COLDRERIO - 19 anni, liceale, e da sempre con il pallino della musica. Questa è Mariam Soliman, in arte Mariam: «Il colpo di fulmine l'ho avuto da bambina con “Io Canto” di Gerry Scotti in televisione poi sono passata ad Adele e non è più finita... Per me mettere le cuffiette è sempre stato come entrare in un altro mondo», ci confida.

Dopo l'esordio con “Deserve”, attualmente disponibile su tutte le piattaforme streaming, proprio questo martedì 18 agosto pubblicherà il suo secondo singolo “Non mi fido più” una messa in musica della difficoltà di crescere in una società come la nostra: «È tutta stereotipi, è come se si nutrisse della nostra insicurezza».

Ciao Mariam, come hai iniziato a scrivere canzoni?

La musica per me è sempre stata una valvola di sfogo. Sin da quando ero piccola, quando tornavo a casa da scuola, passavo il mio tempo libero cantando: mettevo la base su YouTube e continuavo per ore e ore fino a quando i miei genitori non venivano a fermarmi!

Poi dall’età di 12 anni ho cominciato a scrivere i miei testi. Mettendo su carta le mie emozioni ho capito che il mio scopo non era soltanto scrivere per me stessa, ma poter condividere con gli altri, soprattutto i miei coetanei, quello che provavo.


Di che parla “Non mi fido più”? 

“Non mi fido più” è nata di getto: una sera mi sono seduta sul letto, ho preso in mano la chitarra, ho suonato 4 accordi e le parole sono nate da sole, senza riflettere. 

Non tratta di un tema specifico, ma di diversi aspetti della vita di un adolescente fra i problemi e le delusioni del vivere in una società che fa tutto il possibile per buttarti giù. Anche quando ci si sente bene con sé stessi ci sarà qualcuno che ti giudicherà e che vorrà farti male

Ma sta a noi decidere come affrontare la situazione e, in questo caso, bisogna passarci sopra e andare avanti (come canto nel ritornello: «ma a me non frega più niente, se non piaccio a tutta 'sta gente»).

Ad ascoltarla mi sembra molto diversa dal tuo brano precedente “Deserve”, che tra l'altro era in inglese...

Diciamo che “Deserve” è stato una specie di esperimento ed è completamente diversa da quello che faccio ora, sia dal punto di vista della lingua che dal punto di vista del genere e dei suoni.

All'inizio scrivevo tutti i miei brani in inglese, ma ora ho scoperto che mi piace moltissimo scrivere in italiano ed è anche più facile per gli altri capirne il significato!

“Non mi fido più” non può essere classificato sotto un genere specifico: il testo segue la linea dell'indie, mentre la base è un miscuglio di molti generi, che spaziano dal pop, al rap ad alcune sonorità degli '80.

Come è stato realizzato/composto il brano? Hai fatto da sola o hai collaborato con qualcuno?

Dal punto di vista compositivo, il testo e la melodia sono state ideate da me, mentre la base è stata realizzata da Jacopo Majerna, in arte “Sick Budd”, persona che ammiro e stimo moltissimo. Inoltre uscirà a breve anche il video (un po' di foto le vedete in gallery, ndr.) realizzato da Samuel Mersi, anche lui un ragazzo molto in gamba!

Il pezzo esce durante tutto questo casino del Covid, come l'hai vissuto? Hai creato musica?

Questo periodo mi ha permesso di conoscere meglio me stessa. Ho avuto molto tempo per riflettere sul mio futuro e sulla persona che voglio diventare. Ho avuto modo di capire quali persone meritano davvero la mia amicizia e quali invece hanno sempre finto di starmi vicino. Questo mi ha ispirata moltissimo, infatti ho scritto alcuni brani e spero di poterli condividere a breve!

Ovviamente, nonostante questo, è stato un periodo molto difficile per tutti ed è normale essere preoccupati, perché nessuno purtroppo può prevedere ciò che accadrà in futuro. L’unica soluzione è affrontare le cose a testa alta e non lasciarsi abbattere, mai.

Che ti aspetti per il futuro?

Non mi piace avere troppe aspettative, ma spero che la vita possa regalarmi il piacere di poter continuare a condividere i miei brani con il maggior numero di persone e, chi lo sa, magari di riuscire a realizzare il mio sogno: un primo disco e il mio primo tour.

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