Due energici brani per i Falesya, band metal-hardcore ticinese
BELLINZONA - I Falesya, realtà consolidata del metal-hardcore ticinesi, sono tornati con "Time Traveller", Ep pubblicato lo scorso 6 gennaio e che raccoglie la traccia omonima ed "Ember Falls".
È la stessa band a introdurre i fan a questo lavoro: «Gli ultimi due anni sono stati anomali per ognuno di noi», ma «tutta l'incertezza creata da questo periodo non ci ha fermato, non ha fermato la passione» e ha portato alla pubblicazione di "Time Traveller”. Non è stato facile realizzare questi due brani, spiegano i Falesya su Facebook, «ma mai nella nostra mente c'è stato un singolo pensiero di sconfitta o volontà di arrendersi. Questo segna un inizio importante e una direzione chiara da parte della band», formata da Nick e Ale (chitarra), Sindhu (basso), Stefano (batteria) e Phil (voce). Proprio con quest'ultimo abbiamo approfondito un po' questo lavoro.
La lavorazione in tempi di Covid è stata particolarmente complicata?
«Abbiamo registrato tutti in luoghi separati e per noi è stata una sfida. Per la prima volta abbiamo avuto un produttore esterno che ha mixato le tracce, ma sempre a distanza - senza quella prossimità che hai quando lavori in studio, insieme».
È stata l'unica difficoltà che avete dovuto affrontare?
«Produrre musica oggi, per una band locale, è una vera sfida. Già in tempo normali è difficile, ora che non sai se potrai suonare i brani dal vivo è ancora più difficile. L'abbiamo fatto più che altro per noi: non potendo fare concerti, abbiamo deciso d'incidere queste canzoni...».
Quali argomenti avete scelto di trattare in questi due brani?
«Ho avuto la sensazione, rimanendo chiuso a casa nei vari lockdown e quarantene, di essere bloccato nel tempo. Non succede niente, tutti i giorni sono uguali: “Time Traveller” parla di come, pur essendo nella tua camera, con la fantasia si possa esplorare e viaggiare nel tempo. Credo che queste sensazioni le abbiamo capite un po' tutti, nel corso della pandemia».
Come s'inseriscono nel vostro percorso musicale?
«Sono stati un vero e proprio punto di svolta. Ci siamo impegnati di più nella produzione e, seppur non essendo dei professionisti, pensiamo di non essere nemmeno alle prime armi. Rispetto alle due precedenti è stato un passo avanti e siamo contenti del risultato. Il nostro obiettivo era di migliorarci, pensiamo di esserci riusciti pienamente».
Cosa vi attendete dal 2022?
«Non pensiamo di far uscire altri brani ma ci stiamo organizzando per un ritorno alla dimensione live: abbiamo qualche contatto fuori Cantone. Quando e come sarà possibile, chiaramente...».