Uno sguardo alle riprese della serie web sul periodo della caccia alle streghe
MOGHEGNO - Nelle scorse settimane varie location ticinesi hanno ospitato le riprese di "Stryx", serie web in sei episodi sostenuta da una campagna di crowdfunding e ambientata in uno dei periodi più controversi della storia ticinese: quello della caccia alle streghe alla fine del 16esimo secolo.
Un racconto di donne e dell'Inquisizione che, con il suo passaggio, terrorizzò le valli ticinesi. «Perché non raccontare questa storia che nelle scuole non viene quasi mai presentata?» si è chiesta Camila Koller che, insieme a Thania Micheli, ha ideato il progetto. Sono loro le protagoniste e ad affiancarle c'è un ricco cast di attori locali: si va dalle nuove leve come Davide Romeo, Simone Ganser a professionisti pienamente affermati come Andrea Carpinteri e Flavio Sala - fino a una vera leggenda della scena ticinese come Yor Milano.
Un tema antico che si riverbera sul presente, come abbiamo già avuto modo di dire e come ribadisce Koller. «Della persecuzione della donna, nei vari secoli, non viene detto quasi niente». Si parte da elementi storici ma il racconto che è stato portato sullo schermo è molto romanzato.
L'intera macchina produttiva e realizzativa è ticinese e indipendente: non solo gli interpreti ma anche il regista Marco Bitonti e il direttore della fotografia Alessandro Zumstein, con la loro Over Film Productions che ha collaborato con Kaylah Films, che firma "Stryx". Le location? Sono decisamente suggestive e il più fedeli possibile a quelle del periodo narrato.
Non resta quindi che attendere la fine della produzione e la post-produzione, prevista per l'autunno. Il lancio ufficiale della serie avverrà successivamente, in una forma che non è stata ancora decisa al 100%. «Stiamo valutando diverse opzioni» spiega Koller. «Inizialmente pensavamo di metterla su YouTube, così che la vedessero tutti, ma stiamo pensando anche al circuito dei festival di serie web».