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"Stryx" ha riportato l'Inquisizione in Ticino

CANTONE"Stryx" ha riportato l'Inquisizione in Ticino

30.06.22 - 11:30
Uno sguardo alle riprese della serie web sul periodo della caccia alle streghe
STRYX
Il backstage del set di "Stryx".
Il backstage del set di "Stryx".
"Stryx" ha riportato l'Inquisizione in Ticino
Uno sguardo alle riprese della serie web sul periodo della caccia alle streghe

MOGHEGNO - Nelle scorse settimane varie location ticinesi hanno ospitato le riprese di "Stryx", serie web in sei episodi sostenuta da una campagna di crowdfunding e ambientata in uno dei periodi più controversi della storia ticinese: quello della caccia alle streghe alla fine del 16esimo secolo.

Un racconto di donne e dell'Inquisizione che, con il suo passaggio, terrorizzò le valli ticinesi. «Perché non raccontare questa storia che nelle scuole non viene quasi mai presentata?» si è chiesta Camila Koller che, insieme a Thania Micheli, ha ideato il progetto. Sono loro le protagoniste e ad affiancarle c'è un ricco cast di attori locali: si va dalle nuove leve come Davide Romeo, Simone Ganser a professionisti pienamente affermati come Andrea Carpinteri e Flavio Sala - fino a una vera leggenda della scena ticinese come Yor Milano.

Un tema antico che si riverbera sul presente, come abbiamo già avuto modo di dire e come ribadisce Koller. «Della persecuzione della donna, nei vari secoli, non viene detto quasi niente». Si parte da elementi storici ma il racconto che è stato portato sullo schermo è molto romanzato. 

L'intera macchina produttiva e realizzativa è ticinese e indipendente: non solo gli interpreti ma anche il regista Marco Bitonti e il direttore della fotografia Alessandro Zumstein, con la loro Over Film Productions che ha collaborato con Kaylah Films, che firma "Stryx". Le location? Sono decisamente suggestive e il più fedeli possibile a quelle del periodo narrato.

Non resta quindi che attendere la fine della produzione e la post-produzione, prevista per l'autunno. Il lancio ufficiale della serie avverrà successivamente, in una forma che non è stata ancora decisa al 100%. «Stiamo valutando diverse opzioni» spiega Koller. «Inizialmente pensavamo di metterla su YouTube, così che la vedessero tutti, ma stiamo pensando anche al circuito dei festival di serie web».

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