Un tuffo nella psichedelia segna il ritorno dei Freaky Farm, con l'omaggio allo scopritore dell'LSD
LUGANO - Albert Hofmann è, probabilmente, lo scienziato svizzero più famoso al mondo. È suo il merito di aver sintetizzato l'LSD e isolato la psilocina e la psilocibina, gli alcaloidi dei funghi psichedelici. Il racconto della prima interazione casuale con la sostanza è celebre, ma quello dell'ingestione volontaria e della successiva corsa in bicicletta a Basilea (successe esattamente 80 anni fa, giorno più giorno meno) è conosciuto praticamente da tutti.
Un viaggio in un universo lisergico come quello compiuto dai Freaky Farm non poteva non essere dedicato al chimico nato nel Canton Argovia: "Albert Hofmann" è infatti il titolo del singolo pubblicato nelle scorse settimane dalla formazione ticinese. È il primo brano che Marco Kohler e Christian Micael Schwarz danno alle stampe dal precedente "Coupled Spins" - che risale al 2021 - e segna il rientro del duo «da una galassia lontana», al termine di una «sosta meditativa e rigenerante».
Che Freaky Farm sono, quelli che si ripropongono in "Albert Hofmann"? Lisergici, ovviamente - e per quei pochi che non avessero ben presente le implicazioni legate al personaggio del titolo i funghetti della copertina potrebbero far accendere qualche lampadina. Veste psichedelica e influenze fatte risalire a una scena musicale ricca, eterogenea (e fondamentale) come quella di Manchester: sono le caratteristiche di un brano che non punta a rincorrere le mode, il sound più "cool" del momento. La regola? Non averne. La libertà di esprimersi? Massima. Spontaneità? Al comando.
D'altronde i Freaky Farm hanno le idee chiare: «“Albert Hofmann” riflette l’intenzione di avventurarsi in mondi lisergici, dove ci si possa immergere, dissetandosi, nella pozione magica del druido gallico, senza fretta, con quella lentezza necessaria per addentrarsi consapevolmente nelle profondità dell’esistenza».