Il primo ministro Scott Morrison: «Insieme abbiamo raggiunto uno dei tassi di mortalità più bassi»
Nole potrebbe di nuovo essere trasferito in una struttura prima dell'eventuale nuovo giudizio.
MELBOURNE - Cosa succederà ora? Novak Djokovic lascerà il Paese oppure farà di tutto per restare in Australia? Da ciò che trapela dall'altra parte del mondo, gli avvocati del tennista serbo sono già al lavoro per capovolgere la decisione del ministro dell'immigrazione Alex Hawke. I vari uffici sono bollenti...
Alcune fonti del quotidiano "The Age" hanno confermato che Nole potrebbe essere trasferito nuovamente al Park Hotel di Carlton, struttura nella quale era rimasto asserragliato quando le autorità - almeno in un primo momento - gli avevano negato l'accesso. Attualmente infatti il 34enne non ha un visto valido e le uniche soluzioni in suo possesso sono restare chiuso in attesa oppure salire su un aereo e tornare a casa.
Sulla questione ha preso la parola anche il primo ministro Scott Morrison: «Prendo atto della decisione del ministro dell'Immigrazione in relazione al visto del signor Novak Djokovic. Questa pandemia è stata incredibilmente difficile per ogni nostro cittadino, ma siamo rimasti uniti e abbiamo salvato vite umane e. Insieme abbiamo raggiunto uno dei tassi di mortalità più bassi, le economie più forti e i tassi di vaccinazione più alti al mondo. Gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto. A causa dei previsti procedimenti legali in corso, non fornirò ulteriori commenti».