La federazione serba di tennis: «La farsa è finita. Questa volta la politica ha sconfitto lo sport».
Nel frattempo Nole e il suo entourage hanno lasciato l'Australia.
MELBOURNE - È arrivata, puntuale, la reazione di Srdjan Djokovic a poche ore dalla decisione dell'Australia di espellere il figlio dal Paese. Le parole usate dall'uomo non sono state certo tenere. «L'attentato al miglior sportivo del mondo è finito, sono stati inferti 50 proiettili al petto di Novak», ha postato sui social il padre.
Anche la federazione serba di tennis è estremamente delusa: «La farsa è finita. Questa volta la politica ha sconfitto lo sport. Crediamo e speriamo che dopo questa ingiustizia commessa non solo nei confronti di un giocatore storicamente di successo, ma anche di una persona straordinaria, Novak uscirà migliore e più forte. Come al solito d'altronde...».