La ticinese ha “rivinto” dopo otto anni. Solo un’atleta ci era riuscita prima di lei
La 32enne è cresciuta con il passare degli anni.
SAALBACH - Come il buon vino, Lara Gut migliora con il tempo che passa. Anzi, più che il buon vino, che ha una “crescita” regolare, la 32enne sembra forse una fenice: riesce infatti sempre a “tornare” dopo i periodi meno luminosi.
È stata una giovane (grande) promessa, ha confermato tra i big le meraviglie fatte da Juniores, ha deluso, ha pianto, si è rialzata, ha vinto, poi è crollata, ha masticato amaro e si è nuovamente messa in piedi.
Le qualità tecniche della campionessa di Comano non sono mai state in dubbio. Neppure quelle mentali, a dire il vero. Nelle ultime stagioni, matura, tranquilla, ha però saputo andare oltre il suo già altissimo livello, trasformandosi così in una vera e propria macchina da punti. Sempre competitiva, Lara ha battagliato con questa o quella rivale, arrivando spesso ad avere la meglio. Prova di ciò, di questo scatto, la dà il numero di vittorie conquistate: ben 21 delle sue 45 in Coppa del mondo sono infatti arrivate negli ultimi quattro anni. Vivere al top le ha inoltre - fatto non secondario - permesso di essere ospite abituale dell’alta classifica e oggi, (quasi) al termine di una stagione lunga e complicata, di rendere più ricca la sua collezione di tesori. L’ufficialità, sottolineata dall’aritmetica, arrivata da Saalbach ha inoltre un peso specifico gigantesco nella definizione della Gut atleta. La fa entrare nel prestigioso club dei vincitori di coppe di specialità diverse e, di più, la fa diventare una delle due campionesse in grado di vincere nuovamente dopo tanto tempo. Solo Annemarie Moser-Pröll, fenomeno di un circo bianco che non c’è più, era stata in grado - prima della Gut - di conquistare due globi di cristallo a distanza di otto anni l'uno dall'altro. L’austriaca aveva però dominato, mettendo insieme sei corone tra il 1971 e il 1979. Misuratasi con avversarie diverse e, soprattutto, costretta a subire il ciclone Shiffrin, Lara è invece a lungo stata costretta a cedere la luce dei riflettori. Ma non ha mai mollato. Non si è mai arresa e, dopo aver fatto incetta di coppe di superG ed essersi levata belle soddisfazioni ai Mondiali e alle Olimpiadi, si è fatta trovare pronta all’appuntamento con la storia. Una storia per lei nuovamente dolcissima e che potrebbe non essere ancora arrivata alla fine: la rassegna iridata del prossimo anno, i Giochi del 2026… di obiettivi a medio termine ce ne sono infatti parecchi.