Tra volti nuovi e ambizione, i bianconeri hanno ricominciato ad allenarsi.
Rosa da sfoltire, mercato da sfruttare, traguardi da raggiungere. A casa Renzetti non manca nulla.
LUGANO - L’atmosfera da primo giorno di scuola ha accompagnato l’inizio ufficiale della stagione 2020/21 del Lugano. Un percorso che si preannuncia difficile - tenendo soprattutto conto della situazione legata alla pandemia - ma che in casa bianconera affronteranno con coraggio. E ambizione. Giustificata dall’ottimo finale di campionato e coltivata con una campagna acquisti partita con l’ingaggio di… Gianni Lovato, chiamato come responsabile dell’area tecnica.
Scelto da Angelo Renzetti, il dirigente italiano è «Una figura competente che conosce gli anfratti del calcio italiano e generale - ha raccontato proprio il "pres" - con lui vogliamo ampliare a tutti i livelli il nostro raggio d’azione, rinforzando prima di tutto l’apparato societario». Il 58enne potrebbe poi fare da trait d'union con Francesco Bellini, patron dell’Ascoli a più riprese accostato al Lugano. «Non conosco l’imprenditore - ha specificato ancora il massimo dirigente bianconero - quella che possa darci una mano è solo un’opzione. Al momento ci sono delle offerte concrete per la cessione della società ma con Bellini non c’è nulla di concreto, nessun discorso con lui è ancora cominciato».
Incassata la voglia di Lovato, che si è detto pronto a «Portare qualcosa all’interno di una società che funziona e, grazie alla possibilità di contare su cinque extracomunitari, di abbinare il virtuosismo tecnico a quello economico», il Lugano è ripartito mostrando un volto simile a quello che tutti conosciamo.
Gli ultimi, buonissimi, risultati ottenuti hanno infatti spinto la società a confermare mister Jacobacci, che in queste ore dovrebbe vedere il suo contratto passare da indeterminato ad annuale, e in gran parte la rosa. Mantenendo lo zoccolo duro - ma sapendo di dover sfoltire molto, arrivando a un massimo di 20-22 elementi attivi - in casa bianconera sperano di poter continuare a proporre un calcio qualitativo e concreto. Di poter continuare a correre più degli altri (Sabbatini si è allenato a parte ma i test atletici generali non hanno mai dato risultati tanto positivi) e, così, di sfruttare al meglio un’andata corta e “anomala”.
Il nuovo Lugano ripartirà dallo spagnolo Adrian Guerrero, da Joaquín Ardaiz («caldeggiato dalla squadra») e probabilmente dal nigeriano Lucky Opara. Il nuovo Lugano ripartirà dai test negativi al coronavirus. Il nuovo Lugano ripartirà con grande fiducia. Per il momento è già moltissimo così.