«Ho fatto i complimenti al gruppo».
A Cornaredo arriva un Sion disperato. Ma il Lugano non farà sconti.
LUGANO - Chiamato a interrompere una striscia negativa che sta assumendo contorni estremamente scomodi, sabato contro il Sion il Lugano dovrà cercare di alzare il livello del proprio gioco. Dovrà lasciare da parte le disattenzioni e riscoprirsi concreto. Cinico. Non sarà facile, perché di fronte si troverà un rivale disperato e perché nella sfida di Cornaredo non potrà contare sugli infortunati Daprelà, Kecskes, Maric e Abubakar. Nella speranza di stoppare i vallesani, mister Jacobacci schiererà una difesa a quattro, “coperta” da un centrocampo a rombo nel quale troverà spazio Covilo. Ci sarà poi Bottani, fuori con il Vaduz e riuscito a giocare appena 24’ con il Basilea. Non è infatti questo il momento per gli esperimenti in casa bianconera…
«C’è piena fiducia nel gruppo - ha raccontato proprio Jacobacci - giocheremo con chi è a disposizione senza complicarci la vita. Inutile cambiare: faremo le cose semplici, che possano dare serenità a tutti. D’altronde il sistema è una cosa e l’atteggiamento un’altra: con la convinzione giusta può segnare anche un centrocampista o un difensore. Non segnamo da quattro partite ma non ho voluto dare troppo peso a questa cosa. Sbloccarsi? Importante è che i ragazzi ci credano. E ci provino. Dobbiamo tirare dalla distanza - abbiamo ottimi tiratori - e farci trovare pronti nell’area».
Contro una squadra motivata sarà dura.
«A Basilea abbiamo fatto bene. Nel primo tempo siamo stati un po’ timidi - volevamo fare un altro tipo di gara - ma nel secondo tempo siamo cresciuti. I ragazzi mi sono piaciuti per la qualità messa in campo e per la pressione portata. Abbiamo dimostrato di non essere allo sbando e spero che contro il Sion si possa ripartire da lì, fin dall’inizio però. Ci attende una partita dura, fisica, contro un rivale che ha bisogno di punti, che giocherà provando a sfruttare le caratteristiche di Hoarau. Hanno centimetri e quindi dovremo essere bravi a non concedere cross dalle fasce. Hanno buoni tiratori e quindi non dovremo concedere punizioni dal limite. Dovremo però soprattutto essere bravi sulle seconde palle e a ripartire cercando gli spazi dove siamo in superiorità numerica. Mi auguro alla fine si possa gioire per una vittoria».
Per chiudere al meglio a Cornaredo?
«Per l’Europa non è ancora finita. C’è una piccola speranza, dobbiamo crederci. L’obiettivo dichiarato era la salvezza, ora che è stato raggiunto si può essere contenti. Certo, siamo dispiaciuti per gli ultimi risultati ma io, come ritengo giusto, ho fatto i complimenti al gruppo. Ma non per questo voglio fermarmi: dobbiamo credere di poter fare i tre punti con il Sion per poi, se ce ne sarà ancora la possibilità, andare a Lucerna a giocarci le nostre chance».