Il 39enne brasiliano, accusato di violenza sessuale, è stato scaricato dai Pumas (contratto rescisso).
Il club messicano ha indetto una conferenza stampa per annunciare l’annullamento del contratto col terzino verdeoro.
BARCELLONA - Dani Alves, accusato di violenza sessuale da una ragazza di 23 anni, ha passato le sue prime due notti in carcere a Barcellona. Il terzino brasiliano, che con i suoi 44 trofei è il giocatore più titolato della storia del calcio, rischia fino a 12 anni di carcere stando al codice penale spagnolo.
I fatti risalirebbero al 30 dicembre scorso, con l’aggressione che si sarebbe consumata nel noto night club Sutton di Barcellona (dove il 39enne si trovava in permesso per stare vicino alla suocera, malata).
Nel frattempo, dal Messico, il presidente dei Pumas - dove militava Alves - ha indetto una conferenza per annunciare l’annullamento del contratto col giocatore verdeoro. «Con questa decisione il club riafferma la posizione di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi atto compiuto da un membro della nostra istituzione teso a violare lo spirito e i valori della società», ha detto il patron Leopoldo Silva.