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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNOThe last dance

12.06.24 - 07:00
Qualità e dubbi, la Svizzera all’Europeo per dimostrare di essere grande
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The last dance
Qualità e dubbi, la Svizzera all’Europeo per dimostrare di essere grande
Arno Rossini: «Pensare, fare, ragionare, muoversi da gruppo: il singolo non può esistere»
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STOCCARDA - Selezione, test, convocazioni e amichevoli: tutto è stato fatto. A questo punto, con la squadra già in Germania, non resta che mantenere alta la concentrazione e poi… cominciare a divertirsi. L’EuroSvizzera di Murat Yakin ha davanti a sé un’avventura insieme elettrizzante e complicatissima. Sa che può vivere settimane da sogno ma pure che corre un rischio grandissimo. Quello di sprecare la sua ultima occasione. 

«Partiamo dall’aspetto positivo: in questo gruppo vedo tanta maturità e consapevolezza - è intervenuto Arno Rossini - in rosa ci sono elementi che giocano campionati importanti e, soprattutto, che con la Nazionale hanno già affrontato tanti tornei internazionali, Mondiali ed Europei. Sanno cosa li attende in Germania, sanno cosa c’è da fare». 

Cosa dovranno fare?
«Pensare, fare, ragionare, muoversi da gruppo. Tutti insieme. Perché alla fine questo è l’aspetto più importante: il singolo non può esistere, se non nella sua accezione positiva, da trascinatore. Per il resto conta la squadra. Se i ragazzi sapranno compattarsi, essere uniti e lottare per un obiettivo comune, allora i risultati non mancheranno». 

L’errore da non commettere?
«Proprio quello: giocare per conto proprio. Negli anni passati qualcuno si è mosso da “singolo” e per questo è stato protagonista in negativo e ha condizionato le prestazioni della squadra. Capisco che dirlo è una cosa e farlo un’altra, ma il segreto, se così si può chiamare, è tutto qui. L’unità di intenti può davvero portare la Nazionale a raggiungere ottimi risultati. Se invece dovesse esserci egoismo, allora non avremmo scampo: andremmo incontro a una débâcle». 

Come si fa a rimanere uniti?
«La Svizzera è uscita rafforzata dalla crisi di ottobre-novembre. Il gruppo ne è uscito più compatto. Gli stimoli sono alti e poi c’è la questione-Yakin, che sarà all’Europeo con il contratto in scadenza. Se tutto ciò si unisce in un concetto di ultimo ballo, perché questo è - molti sanno che non avranno altre occasioni per provare a lasciare il segno in rossocrociato - allora la motivazione potrebbe diventare fortissima».

Proviamoci per un’ultima volta?
«Dare tutto in una “last dance”. Shaqiri, Sommer, forse Murat… la Germania sarà per molti l’ultimo capitolo con la Svizzera».

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