I granata, intenzionati a voltare pagina dopo l'era McSorley, hanno scelto Gautschi nel ruolo di ds.
L'ex difensore ha le idee chiare: «La "Fondazione 1890" vuole puntare sui giovani e ha tracciato la linea da seguire. Si è iniziato un bel percorso che cercherò di portare avanti. È il futuro».
GINEVRA - Una prima parentesi da giocatore (2011-2013), poi quella della scorsa annata come assistant coach della U17 e membro della commissione sportiva, ora una nuova sfida nel ruolo di direttore sportivo. Nel passato e nel presente di Marc Gautschi c'è il Ginevra, club sempre più strutturato e che sta voltando pagina dopo l'era McSorley.
«È un onore essere stato promosso ds del Ginevra, in una città così importate a livello europeo e in un team di tradizione», interviene Marc Gautschi, entusiasta per il nuovo incarico.
Le Aquile stanno lavorando bene. Nello scorso campionato, stroncato sul più bello dal Covid, i granata di Emond e Cadieux avevano sorpreso in positivo chiudendo al quarto posto la regular season.
«Ci sono stati dei risultati al di sopra delle aspettative, ma la strategia di fondo è ottima. La Fondazione 1890 vuole puntare sui giovani e ha tracciato la linea da seguire. Si è iniziato un bel percorso che cercherò di portare avanti. È il futuro. Bisogna dare fiducia a ragazzi di qualità per contenere il budget e valorizzare i talenti che ci sono in Svizzera. Muovendosi bene e in anticipo si possono anche limitare i costi».
Negli ultimi 19 anni Chris McSorley ha segnato profondamente l'hockey svizzero, portando il Ginevra dalla B ad un passo dal titolo. Non sarà facile raccogliere la sua eredità.
«Senza dubbio. È stato co-proprietario, allenatore, ds: ha fatto la storia dell'hockey svizzero ed è stato un faro. Lo scorso anno ho potuto lavorare con lui. Ha fatto un ottimo lavoro e Ginevra se ne ricorderà per sempre. Se ci sarà ancora una collaborazione? In questo momento non lo so, sarà la proprietà a decidere. Lo scorso anno ho avuto il vantaggio di confrontarmi spesso con lui e ci siamo sempre trovati bene. Anche per questo non parto da zero in questo ruolo».
Per il campionato 2020/21 il roster è quasi al completo: il lavoro di Gautschi - a livello di mercato - sarà soprattutto in prospettiva 21/22.
«Sicuramente, ma se possibile uno-due cambiamenti li vorrei ancora fare: dipende però da tante cose. Dalla disponibilità e dall'inizio della stagione, nel senso che rimaniamo in attesa degli sviluppi legati all'emergenza sanitaria».
Al momento ci sono novità?
«Già da marzo si sono presi in considerazione vari scenari, ma la situazione resta imprevedibile. Lo sport dipende dalle decisioni del Consiglio federale anche per quel che riguarda il numero di spettatori. Al momento il focus rimane sul 18 settembre, ma le decisioni definitive dovrebbero arrivare a metà agosto».