«Prestiti e contributi a fondo perso ci permetteranno di superare questa stagione difficilissima».
«Norme che mi trovano consenziente».
AMBRÌ - Soddisfazione sì, ma la preoccupazione non è evaporata del tutto.
I contributi a fondo perso che riceveranno dalla Confederazione sono, per le società sportive, ossigeno puro. Questi però risolveranno solo in parte i mali di un movimento messo in ginocchio dalla pandemia. L’aiuto economico permetterà infatti ai club di “salvare” questa stagione ma li costringerà anche a disegnare un futuro estremamente meno oneroso. E questo, con molti contratti già firmati, non sarà per nulla semplice.
«Non l’abbiamo presa molto bene due settimane fa quando era stata modificata l’ordinanza sui prestiti; io avevo sottolineato che quello non sarebbe bastato - ha spiegato Filippo Lombardi, presidente HCAP, intervenendo su Radio Ticino - Ci volevano anche dei contributi a fondo perso. La formula che ne esce questa volta è un misto. Ci sarà una parte di contributi a fondo perso, per due terzi delle entrate mancanti sul fronte dei biglietti, e sul resto si dovrà comunque lavorare con i prestiti per le mancate entrate da sponsoring, donazioni, catering e merchandising. Le due formule insieme ci permetteranno di superare questa stagione difficilissima e di guardare avanti sapendo di avere delle condizioni da rispettare nelle annate future».
Il nodo cruciale è il monte ingaggi. Da abbassare per poter, in futuro, continuare a presentare dei bilanci "sostenibili". «Tutti i giocatori ma anche dirigenti, e allenatori… hanno accettato firmando una modifica del loro contratto - ha specificato ancora Lombardi - ma lo hanno accettato per un anno. Adesso il problema sarà: cosa facciamo negli anni successivi? Anche questo andrà discusso con l’Ufficio federale dello sport e con la Lega Nazionale per capire come interpretare esattamente queste norme abbastanza restrittive ma che sul fondo mi trovano consenziente».