A Davos i leventinesi hanno completato l'opera imponendosi nella finale contro lo Sparta Praga 3-2 ai rigori
Doppietta di Formenton e rigori decisivi trasformati da Bürgler e Pestoni: la festa dell'Ambrì può iniziare.
DAVOS - L’Ambrì ce l’ha fatta e ha messo le mani sulla Coppa Spengler! Grazie a un percorso perfetto i leventinesi sono tornati a vincere un trofeo a oltre 20 anni di distanza dall’ultimo, facendo esplodere di gioia tutto il popolo biancoblù. In una sfida vibrante e spettacolare, la squadra di Luca Cereda ha sconfitto lo Sparta Praga dopo i rigori con il punteggio di 3-2.
Era la finale fra le due squadre che a Davos non avevano perso il benché minimo match, inanellando tre successi in altrettante partite. La quarta l'hanno dunque ingranata Pestoni e compagni, i quali hanno gestito al meglio il doppio impegno in pochissime ore.
A livello di formazione Il coach soprecenrino ha deciso di confermare Juvonen fra i pali (finito nell'All-Star team del torneo insieme a Spacek e al bianconero Connolly), mentre ha fatto il suo rientro Virtanen.
I biancoblù sono passati a condurre al 5'42'' in situazione di 5c4 con Formenton, abile a deviare in porta un assist al bacio di Chlapik. Il vantaggio ha però avuto vita breve (appena 50 secondi per l'esattezza), giusto il tempo che ha impiegato Tomasek per imbastire un'azione spettacolare conclusa con un tiro imprendibile.
Nuovamente lo scatenato Formenton in apertura di periodo centrale ha riportato in avanti i suoi, grazie a un'accelerazione fulminea in situazione di inferiorità. Festeggiato il gol, nei minuti seguenti è stato Juvonen a dover fare gli straordinari, con alcuni interventi davvero prodigiosi che hanno mantenuto a -1 i cechi.
Nell'ultimo terzo l'Ambrì era chiamato a resistere e lo ha fatto con grande ordine. Quasi mai lo Sparta Praga è riuscito a mettere sotto pressione il complesso ticinese. Fino al 53'53'', quando Horak - servito da Thorell - ha depositato il secondo disco alle spalle del portiere dell'HCAP. Al 58' Virtanen ha poi avuto sul bastone una ghiottissima occasione per ridare il vantaggio ai suoi, ma il punteggio non è più cambiato.
Nel corso dell'overtime l'Ambrì si è creato due occasioni colossali con Formenton e Spacek, senza tuttavia che il disco varcasse la linea di porta. La decisione è dunque stata rinviata ai rigori, nei quali hanno avuto ragione i ticinesi con le trasformazioni di Bürgler e Pestoni.
L’ultima squadra elvetica a portare a casa la vittoria della sempre affascinante kermesse grigionese era stato il Ginevra nel 2014. Nei due anni seguenti il Lugano aveva invece perso due finali consecutive.
Quello ottenuto oggi nei Grigioni è il successo di tutto il popolo leventinese, che per sei giorni ha letteralmente invaso Davos colorando la città, le strade e soprattutto la pista di biancoblù. Una vittoria speciale per un club che vive di emozioni, come quelle (indimenticabili) vissute in questa fine di 2022.
AMBRÌ - SPARTA PRAGA 3-2 d.r. (1-1, 1-0, 0-1, 0-0)
Reti: 5'45'' Formenton (Chlapik, Spacek 5c4); 1-0; 6'35'' Tomasek 1-1; 23'51'' Formenton (Heed, 4c5); 53'53'' Horak (Thorell) 2-2.
Ambrì: Juvonen; Burren, Heed; Saarijärvi, Virtanen; Z.Dotti, Fohrler; Fischer, I.Dotti; Spacek, Eggenberger, Chlapik; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Zwerger, Jooris, Pestoni; Formenton, Grassi, McMillan.