Lacrime finite, Modric e compagni chiudono con una festa
Gvardiol e Orsic tesoro della Croazia, il Marocco si arrende
DOHA - Una rete di Gvardiol, probabilmente il miglior difensore visto in Qatar nell’ultimo mese, e un supergol di Orsic hanno permesso alla Croazia di piegare 2-1 il Marocco (di Dari il momentaneo pareggio) e, così, di chiudere al terzo posto i Mondiali.
Nella finalina giocata al Khalifa International Stadium di Doha, la selezione guidata da Zlatko Dalic ha prevalso sui rivali nordafricani grazie alla maggiore esperienza. Quell’esperienza che le ha permesso, dopo la cocente delusione patita in semifinale, di non arrivare “svuotata” a un appuntamento comunque importante. Di ritrovare energie e concentrazione e con esse portare a termine un match complicato.
Migliori in fase di possesso e palleggio e, come già dimostrato durante tutta la manifestazione, bravi a coprirsi a protezione dell’area presidiata da Livakovic, gli scaccati sono riusciti a scappare subito e, dopo il veloce pareggio marocchino, a rimettere nuovamente il naso avanti. Nella ripresa, poi, hanno dato il meglio di loro recitando a memoria il sempre nobile menù della casa: difesa, attenzione, sacrificio e sofferenza, senza in ogni caso rifugiarsi in un gioco passivo. Così sono stati in grado di spegnere le fiammate nate dalla (a volte fumosa) manovra dell’undici disegnato da Walid Regragui, di pungere dalle parti del sempre ottimo Bono, e di garantirsi la seconda presenza consecutiva sul podio mondiale. Conferma preziosa, nuova prova che nei Balcani lo sport “pesa” quanto la religione.