Il messicano trionfa in Azerbaijan. Verstappen, lanciato verso il successo, è stato tradito da una gomma (esplosa).
Secondo posto per un eccellente Sebastian Vettel (Aston Martin). Terzo Gasly, quarto Leclerc. Fuori dalla zona punti Hamilton (15esimo) e Bottas (12esimo).
BAKU - Epilogo imprevisto nel GP dell'Azerbaijan, dove Max Verstappen si è visto clamorosamente sfuggire di mano un successo che già pregustava. Il pilota della Red Bull, lanciato verso la terza vittoria stagionale grazie a una prova impeccabile, è finito a muro a cinque giri dal termine quando si trovava saldamente al comando. Il 23enne è stato tradito dalla gomma posteriore sinistra Pirelli (hard), esplosa in pieno rettilineo quando la sua monoposto viaggiava a oltre 300 km/h. Lo schianto ha portato alla bandiera rossa, con gara sospesa a lungo e piloti tornati in pit-lane.
Sorprese finite? Macché. Con i bolidi tornati in griglia per una vera e propria "gara sprint" - solo 2 giri da consumare -, è andato in scena l'harakiri di Lewis Hamilton. Secondo allo start alle spalle di Sergio Perez (Red Bull), il britannico ha sprecato un'occasione ghiottissima andando lungo alla prima curva. In seconda posizione, dietro al messicano, è così arrivato un brillantissimo Sebastian Vettel, capace di portare sul podio l'Aston Martin. Terzo con l'Alpha Tauri Pierre Gasly, che si è tenuto alle spalle il ferrarista Leclerc (scattato dalla pole). Quinta piazza per Lando Norris, seguito da un ottimo Fernando Alonso e Yuki Tsunoda. Ottavo Sainz con l’altra Rossa. Chiudono la top-10 Ricciardo e Raikkonen. 11esimo Giovinazzi con l’altra Alfa Romeo.
A proposito di problemi agli pneumatici da sottolineare anche l'incidente in pieno rettilineo di Lance Stroll, cui è toccata la stessa sorte di Verstappen. Per i vertici Pirelli si prevedono ore piuttosto intense.
Nella classifica del Mondiale resta in vetta Max Verstappen, che può vantare 4 punti di vantaggio su Hamilton (105 a 101).