Il britannico conduce nuovamente la classifica generale di F1 con 195 punti, otto lunghezze in più dell'olandese (187).
La Formula 1 ha cambiato padrone dopo l’ultima gara prima della pausa estiva. Max Verstappen, che sognava di fare le vacanze davanti a tutti, si è ritrovato a inseguire Lewis Hamilton come non gli capitava dal Gran premio di Montecarlo.
È un po’ come il ragazzino che arriva al luna park con il suo bello (e buono) zucchero filato e se lo ritrova spiaccicato in faccia. Max ha rischiato molto di più soprattutto a Silverstone. E sta di fatto che nelle ultime due gare ha incassato un solo punto (forse due se verrà confermata la squalifica di Vettel). Lo hanno sbattuto fuori due volte, lo hanno colpito e affondato due Mercedes. Lui è già stato bravo ad arrivare al traguardo in Ungheria con una Red Bull che era stata ridotta a mezzo rottame dopo il crash alla prima curva. Oggi lui è il Paperino dei fumetti, mentre Hamilton è il Gastone. La sfortuna di Max diventa fortuna per Lewis che esce sempre indenne da ogni crash (anche a Imola quando aveva rischiato di compromettere tutto con un suo errore la Safety Car lo aveva rimesso in gioco).
Ridurre tutto a fortuna e sfortuna potrebbe essere riduttivo. Ma in un mondiale così tirato ed equilibrato anche la buona stella può giocare un ruolo importante. Possiamo dire che Max a Silverstone non aveva fatto nulla per evitare l’incidente (potrebbe riguardare come Alonso per 10 giri di fila con un’auto decisamente inferiore sia riuscito a tenere dietro Hamilton), ma a Budapest davvero non poteva farci nulla quando Bottas gli ha spinto contro una McLaren e in un colpo è riuscito a eliminare due Red Bull (anche Perez è finito al tappeto). Per evitare il caos della prima curva, Verstappen avrebbe avuto una sola possibilità: partire in pole. Dopo sei gare però davanti a tutti scattava Hamilton che anche a Silverstone (prima della Sprint Qualifying) era stato il più veloce. E qui possiamo trovare ciò che offuscherà i pensieri di Max nelle prossime settimane: la Mercedes è tornata davanti?
L’impressione è che la Red Bull non abbia più il vantaggio di inizio stagione e che ora la lotta si giocherà davvero sui particolari. Con la fortuna che potrà metterci lo zampino. Prendete anche l’ultima gara: Max si prepara ad attaccare al via montando gomme più tenere e che cosa succede: comincia a piovere… Un altro segno da interpretare. Gli gioca quasi tutto contro. Ma stanno per arrivare tre gare di fila in cui Max farà il pieno di affetto e di tifo. Il Belgio, la sua Olanda e poi Monza. Il trittico di fine agosto ci racconterà qualcosa di interessante sul futuro del mondiale più combattuto degli ultimi anni.