Francesco Bagnaia si è espresso in merito al giapponese: «Così non va bene, ci vorrebbe un po' più di buon senso».
La classifica di MotoGP vede Fabio Quartararo in vetta (147 punti), davanti ad Aleix Espargaro (125) ed Enea Bastianini (94).
BARCELLONA - L'incidente provocato da Takaaki Nakagami - in occasione della prima curva del GP della Catalogna di MotoGP - avrebbe potuto portare a delle conseguenze molto gravi. Il pilota giapponese si è infatti reso protagonista di una manovra pericolosa in cui ha perso l'anteriore ed è caduto, trascinando sull'asfalto anche Alex Rins - che si è fratturato un polso - e Francesco Bagnaia. «Ero davanti e non so cosa sia successo esattamente», sono state le parole di Bagnaia riportate da "Moto.it". «Innanzitutto sono contento che Nakagami non si sia fatto male seriamente e questo è l’aspetto più importante considerando l’entità dell’incidente, anche perché ha dato una bella botta con il casco contro la mia moto e mi ha fatto cadere. Detto questo, non può pensare di superare dodici moto con una frenata. Era partito bene, ma non ho capito quali fossero le sue intenzioni».
In seguito a questa circostanza la direzione di gara ha sorprendentemente deciso di non prendere provvedimenti contro Nakagami... «Ci vorrebbe un po’ più di buon senso e ci si aspetta che in un campionato del mondo ci sia più competenza. Non c’è bisogno di vedere i dati della caduta di Nakagami per capire che ha frenato in un momento sbagliato. Non può rimanere ancora con il gas aperto quando tutti gli altri piloti hanno già staccato, così come non può tagliare la strada a tutte quelle moto e nemmeno arrivare in quelle condizioni alla prima curva. Sono tanti anni che corriamo in MotoGP e lui è in questa categoria da più tempo di me, ci si aspetta quindi che abbia la capacità di non buttare nessuno per terra alla staccata del primo giro. Se guardiamo la sua storia, tutte le volte che era davanti non ha mai finito la gara. È giunto il momento di prendere provvedimenti nei suoi confronti per fargli capire, se capisce, che così non va bene. Il suo è stato un errore gravissimo».