Max Verstappen potrebbe conquistare il secondo Mondiale della sua carriera in Giappone.
Il pilota olandese conduce la classifica generale (335 punti), davanti a Leclerc (219) e Perez (210).
MONZA - La Formula 1 a motori spenti, impacchettata in una pausa estiva fuori stagione (colpa del GP di Russia giustamente cancellato), si interroga sul futuro. Ha cambiato le regole per rendere più combattute gare e campionato e, a sei corse dalla fine, il mondiale è già quasi aritmeticamente assegnato. L’anno scorso tutto si è risolto all’ultimo giro dell’ultimo gran premio. Quest’anno Max potrebbe festeggiare in Giappone a casa della Honda che si è ritirata… «Il vero effetto dei cambiamenti lo vedremo dall’anno prossimo quando entreranno in gioco i limiti di ore di sviluppo per i team a seconda della classifica di quest’anno. Allora chi insegue avrà più ore per lo sviluppo delle auto e le differenze diminuiranno», ha spiegato Stefano Domenicali convinto che nei prossimi anni vedremo campionati più combattuti con più team in lotta per la vittoria.
L’obbiettivo è quello, avere due tre team in lotta per il campionato. Avere Red Bull, Ferrari e Mercedes che si contendono è il sogno del colossal che gli americani vorrebbero mandare in onda. Nella storia della F1 raramente ci sono stati più di due team in lotta. Purtroppo chi prende un vantaggio tecnico, poi se lo gode per un pezzo. Vedremo se le nuove regole consentiranno a Ferrari e Mercedes di avvicinarsi a Red Bull e a tutto il gruppo degli inseguitori di compattarsi. Quest’anno hanno vinto solo Red Bull e Ferrari, dall’estate in poi la Red Bull ha addirittura dominato.
Prima di pensare al futuro bisognerà comunque dare un’occhiata al presente ed evitare che altre gare finiscano dietro la Safety Car come a Monza. Si fa presto a perdere l’attenzione faticosamente guadagnata in queste ultime stagioni. In vista della prossima gara di Singapore, circuito cittadino ad alto rischio interruzioni, è necessario pensare a dei correttivi o almeno consigliare il direttore di corsa a prendere decisioni differenti per il bene dello spettacolo, stando attento a non infrangere comunque le regole. Certo ci vorrebbero dei direttori di corsa di grande esperienza. Cosa che oggi non esiste. Ma d’altra parte la federazione internazionale presieduta dallo sceicco Mohammed Bin Sulayem ha appena scelto come Ceo Natalie Robyn, amministratrice delegata della Volvo in Svizzera dopo un passato in altre case automobilistiche. L’esperienza magari c’è anche, ma con lo sport c’entra poco. Vedremo. Con tutto il bene che possiamo volere a Volvo Car Switzerland.