La Formula 1 ha un cuore, oltre al portafoglio
Si riparte da Monte Carlo, poche incognite, qualche speranza.
FAENZA - Il vincitore del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy, mai disputato per il cataclisma che ha travolto la regione, è stato Yuki Tsunoda. Il pilota-fantino giapponese dell’Alpha Tauri, 23enne da pochi giorni, non si è nascosto all’asciutto ma, indossati gli stivaloni e preso in mano un badile più alto di lui, si è messo spalare fango nelle vie di Faenza, la città della sua squadra che poi era la vecchia Minardi. Yuki non ha postato nessuna foto. Non ha faticato per mettersi in mostra, ma per aiutare davvero. Quando lo hanno riconosciuto però, quegli scatti hanno fatto il giro del mondo e Yuki ha vinto il GP della solidarietà.
La Ferrari ha donato un milione di euro, la Formula 1 ha fatto altrettanto, Yuki ci ha messo le mani ed è sceso in strada. Bravo. Bravissimo. Bravi anche quelli del circus, che per una volta si sono fatti guidare dal cuore e dalla coscienza e hanno annullato la gara, perché non avrebbe avuto senso organizzare una festa con tutto quello che stava accadendo là fuori.
I motori si riaccenderanno ora a Monte Carlo dove, per la prima volta, si seguirà il programma classico. Non più prove al giovedì come in passato, ma calendario tradizionale venerdì, sabato e domenica. Anche il Principato si adegua cancellando una tradizione che da quelle parti durava da sempre, con il venerdì dedicato allo champagne. In origine il GP di Monaco si svolgeva nel weekend dell’Ascensione e il venerdì era il giorno riservato alla processione, per cui i motori restavano fermi. La tradizione è proseguita fino allo scorso anno anche se ormai la processione non c’era più. Da questa stagione si cambia. Saltata Imola, Monte Carlo diventa la prima tappa europea della stagione, ma viste le caratteristiche del tracciato, non vedremo le novità aerodinamiche preparate dalla Ferrari. Le evoluzioni sono rimandate alla settimana successiva a Barcellona. Al contrario la Mercedes proporrà invece la sua versione B, mentre radio mercato dall’Inghilterra segnala un interessamento della Rossa per Hamilton. Tutti smentiscono. Ma non meravigliamoci, è sempre così. L’idea è che Lewis non voglia perdere i suoi privilegi in Mercedes (scadenza a fine anno) e si sia messo a giocare un po’.
Monaco è particolare. Chi parte davanti, a meno di suicidi come quelli recenti della Ferrari, molto spesso chiude davanti. Le qualifiche hanno più importanza lì che da ogni altra parte anche se negli ultimi 10 anni solo 5 volte ha vinto l’uomo in pole. Per Leclerc, poleman delle ultime due stagioni, ma mai vincitore sulla pista di casa, è la grande occasione. È uno dei pochi colpi a disposizione della Rossa quest’anno. Solo che questa volta il suo show deve continuare anche la domenica.