«Si fregano le mani. L'operazione è stupenda, ma potrebbe diventare un doloroso boomerang»
Il pilota ticinese Alex Fontana: «Sul trono con la Rossa staccando Schumi? Story-line degna di Hollywood. Anche Liberty Media non può permettersi una Ferrari a secco per 20 anni. Sainz? Mi chiedo cos'altro potesse fare».
MARANELLO - Il pilota più vincente sulla macchina più titolata, iconica e (probabilmente) amata dagli appassionati. Insieme per riscrivere la storia e sfidare lo strapotere Red Bull. Visto così, il terremoto “Hamilton-Ferrari” si presta perfettamente a una sceneggiatura di Hollywood, di quelle tanto care al grande pubblico, proprio quello che Liberty Media ha più volte cercato di sedurre negli ultimi anni. Spesso con successo - oggi anche l’America “ama” la F1 e le gare negli USA sono addirittura tre - a volte facendo storcere il naso ai puristi tra bizzarrie e decisioni cervellotiche.
Sta di fatto che il matrimonio tra Lewis e la Rossa - annunciato la scorsa settimana e da consumarsi concretamente a partire dal 2025 - ha scosso il paddock e conquistato le prime pagine dei quotidiani sportivi.
«È stato uno shock e ha spiazzato un po’ tutti, è una notizia arrivata dal nulla - interviene il pilota ticinese Alex Fontana - Personalmente mi aspettavo una manovra del genere qualche anno fa, ma ora l’ipotesi sembrava tramontata. A 39 anni e con un contratto fino al 2024, si pensava che Hamilton rimanesse in Mercedes nella speranza di tornare super-competitivi insieme. Finire lì per diventarne poi il perfetto testimonial».
E invece c’è stato il “coup de théâtre”.
«Un colpaccio. Ha generato un boom mediatico enorme per la Formula 1, per lo stesso Hamilton e per la Ferrari».
Intanto i padroni americani di Liberty Media si fregano le mani.
«Altroché. Era appena arrivata la notizia del “no” al Team Andretti col disappunto di tanti tifosi, poi questo siluro che ha eclissato tutto. Già in passato, nei mesi invernali, l’attenzione era rimasta alta grazie a bombe di questo genere».
Interesse al massimo, ma servirà pazienza. Si parla di 2025, davanti abbiamo un intero Mondiale…
«Sarà un lungo cammino di avvicinamento. Qualcosa di difficile. Da una parte abbiamo Hamilton che non vorrà farsi battere da Russell o arrivare a Maranello con un biglietto da visita sbiadito, come potrebbe essere un quinto-sesto posto nel Mondiale, dall'altra c’è Sainz nel box Ferrari. Cercherà di confermarsi su alti livelli per firmare un buon contratto in un altro tram di spicco. O ancora meglio battere Leclerc per lanciare un segnale forte e chiaro».
Ci viene da dire “povero” Sainz. L’impressione è che, a prescindere dai risultati, il suo amore con la Rossa non sia mai stato del tutto reciproco e il suo destino fosse già segnato.
«Ha fatto 200 punti, solo 6 meno di Leclerc. Vincendo anche una gara, l’unica strappata alle Red Bull. Vista così è un po’ un “insulto”. Mi chiedo cos’altro potesse fare. Penso che in futuro si guarderanno indietro e ci sarà un po’ di rammarico. Sainz ha dimostrato il suo valore e sono convinto che troverà una sistemazione adeguata tra Red Bull, Mercedes o Sauber-Audi (in ottica 2026, ndr), dove il padre - eroe della Dakar e pilota ufficiale Audi per tanti anni - ha innumerevoli contatti. Poi chiaro, quella legata a Hamilton era un’occasione unica. Della serie ora o mai più».
Operazione affascinante, ma ad alto rischio.
«Sulla carta è stupenda e ultra-mediaticizzata, ma il flop è dietro l'angolo. E lì si rischia di farsi davvero male. Dovesse deludere e impantanarsi nelle retrovie, diventerebbe un boomerang clamoroso. Sia per Hamilton che per la Ferrari. Tanto più quando usciranno le cifre dell’accordo».
La competitività della Rossa sarà tutta da scoprire. Su Hamilton, invece, non dovrebbero esserci dubbi nonostante le 39 primavere…
«Questo fattore preoccupa meno. Lo abbiamo visto anche con Alonso. Mi aspetto un Hamilton ancora carico e affamatissimo. Non andrà lì per prendersi 1 milione in più, ma per lasciare il segno».
Un titolo per l’eternità. Dovesse prendersi l’ottavo Mondiale staccherebbe anche Schumi, leggenda della F1 e della Ferrari.
«Mettiamola così, anche per Liberty Media sarebbe un bel colpo. Immaginiamoci la Ferrari che torna a vincere un Mondiale dopo tantissimi anni di magra (l’ultimo con Raikkonen nel 2007, ndr). Immaginiamoci Hamilton all’ottavo titolo iridato, record assoluto, dopo i fatti e le polemiche di Abu Dhabi nel 2021. Con quel controverso finale. Per tanti, senza nulla togliere a Verstappen, la corona doveva essere sua. Insomma sarebbe il massimo. Anche Liberty Media non può “permettersi” una Ferrari a secco per 20 anni. Quinta nel campionato piloti e costruttori. Ora, con tutti questi fattori, potrebbero incastrarsi delle condizioni favorevoli. Sappiamo quanto negli States piacciano gli scenari cinematografici. Ecco, questa story-line sarebbe epica. Hamilton potrebbe poi ritrarsi come nuovo Re indiscusso della F1. Con Leclerc e Verstappen che avrebbero ancora tutto il futuro davanti».
Parlavamo dei rischi. Su tutti i costi e la convivenza con Leclerc. Non è detto che sia semplice.
«Affatto. Lo abbiamo visto anche con Sainz. All'inizio, da fuori, non si pensava che lo spagnolo potesse impensierire fino a quel punto. La Ferrari credeva di avere in casa un gregario. Ora, con Hamilton, starà al box del Cavallino saper gestire la situazione. Non credo potranno dire a Lewis di stare dietro… anzi».
Lo stesso Leclerc dovrà dimostrarsi forte mentalmente.
«Alla Red Bull sono sempre andati “all in” su Verstappen, anche quando nei primi anni sbagliava qualcosina. Ora in Ferrari sembrano dire: "Charles, sei il top, ma se inizi a pasticciare come in passato c’è anche Hamilton…”. Anche qui le dinamiche sono complesse. Poi Lewis è uno tosto. Sa gestire lo stress e i compagni di Scuderia. In Mercedes lo hanno sempre fatto. Di certo sa che Leclerc è velocissimo, ma anche piuttosto fragile mentalmente. Il britannico si giocherà la carta della concretezza».
Ultime battute sul posto che sarà “vacante” in Mercedes. I più romantici, dando seguito ai rumors, sognano Sebastian Vettel (ritiratosi nel 2022).
«Sarebbe un altro colpo di scena e da tifoso devo ammettere che mi piacerebbe. Però ci sono tanti piloti in “circolazione”. Giovani promettenti. La scelta è amplissima. Per quanto sarebbe bello vedere il come-back di Vettel, non avrebbe molto senso».