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IL SORPASSO... A DUE RUOTEMarquez non cambierà mai

01.08.24 - 08:00
Anche nella Race of Champions della WDW, la festa biennale della Ducati, lo spagnolo ci ha dato dentro
Imago
Marquez non cambierà mai
Anche nella Race of Champions della WDW, la festa biennale della Ducati, lo spagnolo ci ha dato dentro
Marquez non si smentisce mai
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BOLOGNA - «Non posso farci nulla. È nella mia natura». La favola della rana e dello scorpione, che convince la prima a dargli un passaggio per attraversare un fiume, ma poi a metà tragitto la punge, condannando entrambi, affonda le sue origini nell’India del terzo secolo avanti Cristo, ma la sua morale è quanto mai attuale. Perché quello che siamo e abbiamo dentro, bello o brutto che sia, inevitabilmente finiamo per mostrarlo al mondo.

Vale anche per Marc Marquez, uno nato per vincere che – ma il discorso si applica a lui come molti altri sportivi di altissimo di livello – non concepisce la parola perdere. Lo si è visto molto bene soprattutto in questi ultimi anni, quando risorto dopo il tremendo infortunio al braccio destro, ha prima saputo ricostruire il fisico, e poi la propria carriera sportiva. È anche per questo, oltre che per il lignaggio d’oro testimoniato dai suoi 8 Mondiali e 85 vittorie, che la Ducati lo ha preferito a Jorge Martin nella contesa per la moto ufficiale del 2025, pur conscia che gestire un personaggio come lui, abituato a dettare legge nel box e a fare tutto, ma proprio tutto, per primeggiare, sarà tutt’altro che facile.

La Race of Champions che ha sigillato il WDW (World Ducati Week), la festa biennale della Ducati, in questo senso ha rappresentato l’esempio perfetto di chi è Marquez e di quello che la Ducati, Francesco Bagnaia e i tifosi sono destinati ad aspettarsi nella prossima stagione. Non valeva nulla, la gara show che ha visto ai nastri di partenza 15 piloti della rossa in sella alla nuova Panigale V4, se non un po’ di sfottò nei confronti degli altri, e per quello Marquez avrebbe anche potuto fare a meno di quell’entrata dell’ultimo giro alla Misano2, l’ultima curva del circuito intitolato a Marco Simoncelli, ai danni di Nicolò Bulega. Anche perché, quella toccata leggera ma comunque destabilizzante che lo ha mandato nella ghiaia della via di fuga, Bulega – che in questi mesi si sta giocando il Mondiale Superbike – avrebbe potuto pagarla cara. Gli è andata bene, con una brutta botta alla spalla sinistra, ma i silenzi e gli sguardi di Claudio Domenicali, l’a.d. della Ducati, e di Gigi Dall’Igna, il numero uno del reparto corse, subito dopo il contatto raccontavano molto di quelli che fossero i loro pensieri.

Così come hanno detto ancora di più le parole successive di Marquez, tra un «voglio dargli il mio casco e lo faccio salire sul podio con me» ponzio pilatesco a quel, molto più grave perché è un po’ prendere in giro tutti, «non mi sono accorto di averlo toccato» pronunciate con uno sguardo quasi stupito, nonostante le immagini poi circolate sul web raccontino una storia molto diversa. Gira e rigira, lo scorpione rimane scorpione. E se gli capiti a tiro ti pungerà. Fregandosene di qualsiasi tipo di conseguenza.

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COMMENTI
 

cle72 3 mesi fa su tio
Se si parla di grandi piloti, uno su in grande Senna, poi Lauda Piloti con la P maiuscola, piloti che sapevano guidare monoposto senza tecnologie varie. Poi ovviamente tutti i piloti prima dell'avvento della tecnologia e aiuti vari. Oggi sia la F1 che la moto GP sono esasperate da questa, un peccato per lo spettacolo. In F1 si vince ai box a gara, con strategie e nulla più. Per la moto GP solo e unico Valentino ad oggi sempre il n.1 al mondo. Campione del mondo 125,250,500 e moto GP

F/A-19 3 mesi fa su tio
Uno sport competitivo è spettacolare come il motorsport vive di emozioni ed un pilota come Marquez è quanto di meglio si voglia vedere infatti vince, perde, combatte, cade, duella, insomma, sempre di lui si parla. Gli altri sono comparse, fanno il loro dovere ma non lasciano il segno, nessuno si ricorderà di loro e chi vuole emozioni e spettacolo cerca proprio piloti come lo Spagnolo.

Stilton 3 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
Va a gusti, personalmente preferisco piloti come Lauda, Alonso, Hamilton, Rossi, Pecco. Meno spettacolari e meno pericolosi per se stessi e gli altri, ma comunque campioni.

F/A-19 3 mesi fa su tio
Risposta a Stilton
Hai dei gusti un poco monotoni ma rispetto la tua monotonia.

Stilton 3 mesi fa su tio
Risposta a F/A-19
F1 e moto GP oramai sono tecnologia pura, poi attorno ruota tutto un mondo di altre formule che sono molto più spettacolari e più divertenti.

F/A-19 3 mesi fa su tio
Un vero campione che ha nella vittoria l’unico obiettivo possibile ed ad ogni costo, lo stesso discorso valeva per schumacher, Senna, Prost, Piquet ma anche per il campionissimo dei nostri tempi Max Verstappen.

comp61 3 mesi fa su tio
uno spagnolo tra spagnoli. Salodosss

Giovi60 3 mesi fa su tio
sarà anche un “campione” ma sarà sempre un povero diavolo….

cle72 3 mesi fa su tio
La Ducati ha sbagliato a prendere Marquez. Per I suoi obbiettivi, non guarda in faccia a nessuno. Dalla sua dichiarazione 'non mi sono reso conto d'averlo toccato' si capisce tutto, del pericolo che è in pista. Dopo aver visto il video trovo Marquez imbarazzante e disonesto. D'altronde è sempre stato così.

Yoebar 3 mesi fa su tio
Risposta a cle72
Condivido pienamente, purtroppo, non so chi glielo permetta, ma può fare quello che vuole, a scapito della salute degli altri piloti. Si dice che dagli errori si impara, lui invece sempre peggio.

marameomarameo 3 mesi fa su tio
Grandissimo stronz o
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