Continua a far discutere quanto accaduto domenica scorsa fra Bagnaia ed Alex Marquez
MotoGP senza tregua, si torna in pista già nel weekend alle porte.
MISANO ADRIATICO - Ha collezionato due zeri in gara Francesco Bagnaia in questa stagione. Il primo nell’appuntamento di Portimao, quando nel finale di gara – in difficoltà con la gomma posteriore – provò a rintuzzare un attacco in curva, con la traiettoria sua e dell’altro che collisero, mettendo entrambi fuori gioco. Il secondo ko è invece di domenica, in una carambola che francamente avrebbe potuto essere evitata. Anche in questo caso le due moto coinvolte sono state due Ducati degli stessi team: quella color rosso fuoco di Pecco e quella color azzurro cielo di Gresini. Il comun denominatore, in questo caso, è il cognome dell’avversario, Marquez, il nome di battesimo, però, no. Marc nel contatto portoghese, Alex in quello aragonese. Così che – in modo assolutamente ironico, eh – viene quasi da chiedersi: Bagnaia, hai un problema con i Marquez? Tornando seri, se il contatto di Portimao era stato facilmente classificabile come un classico incidente di gara, in un incrocio come se ne vedono tanti e dove entrambi i piloti avrebbero dovuto prestare più attenzione. Più perplessi lascia quello di Aragon, con Marquez jr che sbaglia due volte, e però pretende di avere ragione.
Va leggermente lungo alla curva12, Alex, e su questo davvero nessuno può eccepire nulla, ma l’errore vero, e grave, è il modo in cui, nel riprendere la propria linea, si disinteressi completamente dell’arrivo di Bagnaia. Che, è vero, avrebbe anche potuto stare forse un po’ più a sinistra (ma poi, dovendo impostare la curva successiva tanto più a sinistra non è che potesse andare), ma non ha fatto assolutamente nulla di diverso dai giri precedenti e, comunque, sfruttando la maggior velocità aveva scavalcato nettamente la GP23 dello spagnolo. Il quale, uno, non poteva non sapere di avere un pilota che lo tallonava sempre più vicino e, due, proprio per questo, anche se con le ruote non era passato sul verde, avrebbe dovuto immaginarsi che l'avversario gli sarebbe piombato addosso. Quindi, avrebbe dovuto guardare a sinistra, per evitare un possibile scontro. Che, infatti, c’è stato.
Non è nuovo a comportamenti borderline, Marquez junior, spesso additato dagli altri piloti per entrate non certo ortodosse (un altro come lui è Brad Binder), e però è anche sempre pronto a lamentarsi, come fece al Mugello proprio pregiudicando la qualifica di Bagnaia, retrocesso degli Stewards per ostruzione.
Al di là dei discorsi di classifica – che alla vigilia di Misano vedono Bagnaia precipitato in un piccolo buco a -23 lunghezze da Jorge Martin, e senza volere neppure lontanamente pensare a un dolo, nonostante le accuse taglienti di Pecco – Marquez junior avrebbe potuto chiuderla lì. Invece, incolpando platealmente Bagnaia, il pilota di Gresini fa sorgere un piccolo dubbio: è un bravo attore che recita una parte o, semplicemente, non conosce le regole di ingaggio? Considerando i rischi dello sport che praticano, viene quasi da sperare che la risposta sia la prima.