Joseph non si supera, Reichmuth eliminato, McLaughlin fa il record del mondo
Record sbriciolati e finali mancate. Il classico lieto fine come anche qualche boccone amarissimo. Agli atleti - ma pure agli appassionati - questi giorni giapponesi stanno facendo vivere tutta la “gamma” possibile delle emozioni. E il giro sulle montagne russe non è ancora terminato. Anche oggi, dodicesimo giorno di gare e medaglie, sono infatti attesi trionfi e tonfi. Dalla maratona del nuoto femminile in avanti, occasioni per annoiarsi ce ne saranno poche.
L'ultima medaglia d'oro della giornata odierna se l'è aggiudicata il canadese André De Grasse nei 200m maschili (19.62). Il nord americano ha preceduto al traguardo gli statunitensi Kenny Bednarek (19.68) e Noah Lyles (19.74).
Sollevamento pesi maschile (+109kg): l'oro è andato al georgiano Lasha Talakhadze, il quale ha prevalso all'ultimo atto sull'iraniano Ali Davoudi e sul siriano Man Asaad.
Nuoto artistico femminile (duo): la coppia russa (ROC) composta da Kolesnichenko e Romashina ha portato a casa un successo prezioso. Battute al fotofinish le cinesi Huang/Sun e le ucraine Fiedina/Savchuk.
Lotta libera femminile (-62kg): Yukako Kawai si è imposta all'ultimo atto sulla kazaka Aisuluu Tynybekova vincendo il metallo più prezioso. In terza posizione si sono invece piazzate la bulgara Taybe Yusein e l'ucraina Iryna Koliadenko.
Doppietta keniana negli 800m maschili. Emmanuel Korir ha infatti piegato la resistenza del connazionale Ferguson Rotich (argento) e il polacco Patrik Dobek (bronzo).
Nel lancio del martello maschile Wojciech Nowicki è salito sul gradino più alto del podio. Il polacco ha preceduto il norvegese Eivind Henriksen e il connazionale Pawel Fajdek.
Lotta greco-romana maschile (-87kg): l'ucraino Zhan Beleniuk ha messo al collo la medaglia d'oro, in virtù del successo in finale sull'ungherese Viktor Lorincz. Terzo posto per il serbo Zurabi Datunashvili e per il tedesco Denis Kudla.
Equitazione: il britannico Ben Maher ha primeggiato nel salto individuale. L'argento è invece andato allo svedese Peder Fredricson, il bronzo all'olandese Maikel Van der Vleuten.
L'iraniano Mohammadreza Geraei ha piegato in finale l'ukraino Parviz Nasibov vincendo l'oro nella lotta greco-romana (-67kg). Al terzo posto ex-aequo l'egiziano Mohamed Elsayed e il tedesco Frank Staebler.
I 3'000 siepi femminili sono stati vinti dall'ugandese Perut Chemutai. Dal canto suo la statunitense Courtney Frerichs ha conquistato la medaglia d'argento, mentre la keniana Hyvin Kiyeng quella di bronzo.
Equitazione: niente da fare per la Svizzera nel salto. Dopo l'eliminazione di Guerdat in semifinale di ieri, anche Fuchs e Mändli hanno salutato Tokyo senza salire sul podio.
Lotta libera maschile (-87kg): il rossocrociato Stefan Reichmuth è stato sconfitto nei quarti di finale dall'iraniano Hassan Yazdanicharati, ma è stato ripescato e potrà giocarsi la medaglia di bronzo. Per centrare questo risultato l'elvetico dovrà dapprima superare l'uzbeko JavrailShapiev, poi il russo Artur Naifonov.
Ciclismo su pista maschile: Medaglia d'oro e record del mondo (3'42''032) per l'Italia di Filippo Ganna nell'inseguimento a squadre. La medaglia d'argento è invece andata alla Danimarca, mentre quella di bronzo all'Australia. Gli elvetici Bissegger, Schir, Froidevaux e Thiébaud hanno invece chiuso la gara all'ottavo rango, perdendo la finalina per il settimo posto con la Gran Bretagna.
Battuto il britannico Benjamin Whittaker, il cubano Arlen Lopez ha vinto la medaglia d’oro dei mediomassimi. Il bronzo è finito al collo degli sconfitti in semifinale: l’azero Alfonso Dominguez e il russo Khataev.
Vela, 470: vittoriose nella Medal Race, Linda Fahrni e Maja Siegenthaler non sono comunque riuscite a issarsi sul podio olimpico. Le medaglie sono andate a Gran Bretagna, Polonia e Francia.
Dolore olimpico: il decatleta belga Van Der Plaetsen è stato costretto a lasciare lo stadio in sedia a rotelle dopo essersi infortunato durante il salto in lungo.
Mathew Belcher e Will Ryan sono i nuovi campioni olimpici di vela (classe 470). I due australiani hanno dominato la gara, lasciando solo le briciole ad avversari comunque agguerriti. Come gli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom (d’argento) e i neozelandesi Paul Snow-Hansen e Dan Willcox (di bronzo).
Cinque membri della squadra greca di nuoto artistico sono risultati positivi al test per il coronavirus. Finiti in isolamento insieme a tutto il team, questi atleti non potranno partecipare alla prova odierna e sono stati costretti a dichiarare forfait per l’intera manifestazione.
La ginevrina Albane Valenzuela ha chiuso il primo giro del torneo di golf con 71 colpi (in par), in 23esima posizione. È staccata di cinque colpi dalla leader, la svedese Madelene Sagstrom. Con tre colpi sopra il par, Kim Métraux occupa invece la 47esima posizione.
Nello skateboard femminile - nel park - ha festeggiato il Giappone, che ha piazzato due atlete sui due più alti gradini del podio. L’oro è andato a Sakura Yosozumi, l’argento a Kokona Hiraki. Bronzo alla britannica Sky Brown.
Lotta (86kg): battuto 6-2 l’algerino Fateh Benferdjallah, Stefan Reichmuth si è qualificato per i quarti di finale. Lì però non ha superato l'ostacolo Hassan Yazdanicharati, che superandolo 12-1 l'ha estromesso dal torneo olimpico (salvo ripescaggio).
Doppietta degli Stati Uniti nei 400m ostacoli femminili. Prima è arrivata Sydney McLaughlin, che con un gigantesco 51”46 - nuovo record del mondo - ha conquistato l’oro. Al secondo posto ha invece tagliato il traguardo Dalilah Muhammad (+0”12). Bronzo per l’olandese Femke Bol (52”03).
Quinto nella sua prova in 13”46, il rossocrociato Jason Joseph ha mancato la qualificazione alla finale dei 110m ostacoli.
Nella maratona femminile di nuoto, sulla distanza dei 10km, la nuova campionessa olimpica è Ana Marcela Cunha. La brasiliana si è presa la prima medaglia (d’oro) di giornata precedendo allo sprint l’olandese Sharon van Rouwendaal (+0”9) e l’australiana Kareena Lee (1”7).