Filipovic e compagni hanno piegato la Grecia all'ultimo atto.
Il rettilineo finale è arrivato e, oggi, con uno sprint degno del miglior Marcel Jacobs, le Olimpiadi arriveranno al traguardo. Che Giochi sono stati? Chi ha sorpreso e chi, invece, deluso? La Svizzera può essere soddisfatta di quanto raccolto? Domande e bilanci è meglio lasciarli a domani; ora è giusto godere delle ultime prelibatezze servite in Giappone.
Superando la Grecia in finale - con il punteggio di 13-10 - la Serbia ha nuovamente vinto la medaglia d'oro nella pallanuoto maschile. Il bronzo se l'è invece messo al collo l'Ungheria.
Nuovo oro per la Francia, che in extremis ha scalato il medagliere grazie al successo nella pallamano femminile. Le “bleus” si sono regalate il titolo olimpico piegando 30-25 in finale la Russia.
Piegando ai punti lo statunitense Richard Torrez, l’uzbeko Bakhodir Jalolov ha conquistato l’ultimo titolo olimpico in palio relativo alla boxe, quello dei supermassimi. Bronzo al kazako Kunkabayev e al britannico Clarke.
Tre round tutti vinti. Così - convincendo pienamente i giudici - la britannica Lauren Price ha piegato la cinese Qian Li e si è assicurata l’oro nei pesi medi. Bronzo per l’olandese Fontijn e per la russa Magomedalieva.
In attesa della finalissima tra Serbia e Grecia, nella pallanuoto maschile è stata l’Ungheria a festeggiare. Sconfitta 9-5 la Spagna, i magiari si sono assicurati il bronzo olimpico.
Al termine di una finale dominata in lungo e in largo, gli Stati Uniti hanno conquistato l’oro olimpico nella pallavolo femminile. Il team a stelle e strisce non ha lasciato scampo al Brasile, travolto 25-21, 25-20, 25-14.
Boxe: il titolo olimpico per i pesi medi lo ha conquistato il cubano Andy Cruz, padrone in finale sullo statunitense Keyshawn Davis. Sorriso di bronzo per l’armeno Bachkov e l’australiano Garside.
Boxe: l’irlandese Kellie Anne Arrington ha vinto l’oro nei pesi leggeri. In finale battuta - nettamente - ai punti la brasiliana Beatriz Ferreira. Il bronzo è andato alla thailandese Seesondee e alla finlandese Potkonen.
Boxe: l’irlandese Kellie Anne Arrington ha vinto l’oro nei pesi leggeri. In finale battuta - nettamente - ai punti la brasiliana Beatriz Ferreira. Il bronzo è andato alla thailandese Seesondee e alla finlandese Potkonen.
Ciclismo su pista: la statunitense Jennifer Valente ha vinto l’Omnium femminile. In una prova condizionata anche da una caduta di gruppo, la nordamericana ha preceduto la giapponese Yumi Kajihara e l’olandese Kirsten Wild.
Nella finale a squadre di ginnastica ritmica il successo è andato alle bulgare, autrici di una prova meravigliosa. Argento per la Russia, bronzo per l’Italia.
Nella finale a squadre di ginnastica ritmica il successo è andato alle bulgare, autrici di una prova meravigliosa. Argento per la Russia, bronzo per l’Italia.
Niente da fare per il Giappone: il titolo olimpico nel basket femminile è degli Stati Uniti. Al termine di una finale per nulla equilibrata, le campionesse USA si sono imposte 90-75.
Ciclismo su pista: la nuova campionessa olimpica nella velocità è la canadese Kelsey Mitchell, impostasi di un soffio (0”061) in finale contro l’ucraina Olena Starikova. Bronzo all’atleta di Hong Kong Sze Wai Lee, che ha bruciato la tedesca Emma Hinze.
Il bronzo, nella pallamano femminile, è andato alla Norvegia. Nettamente battuta, nella finalina, la Svezia: il 36-19 finale non dà adito ad alcun dubbio.
Nuova (settima) medaglia olimpica per Jason Kenny, numero uno del Keirin. Sulla pista giapponese il britannico ha preceduto il malese Mohd Azizulhasni Awang e l’olandese Harrie Lavreysen.
Strapazzata 3-0 la Corea del Sud, la Serbia ha conquistato la medaglia di bronzo nel torneo femminile di pallavolo. Tijana Boskovic e compagne si sono imposte 25-18, 25-15, 25-15.
Nessuna sorpresa nella maratona maschile. Controllati gli avversari e poi piazzato l’allungo decisivo, all’oro è arrivato il keniano Eliud Kipchoge (2h08’38”), primo davanti all’olandese Abdi Nageye (+1’20”) e al belga Bashir Abdi (1’22”). Quarto l’altro keniano Lawrence Cherono (1’24”). Niente da fare per Tadesse Abraham, ovvero l’ultimo svizzero in “gioco” a Tokyo: il (quasi) 39enne si è ritirato a metà gara.