Flexitariani, vegani o carnivori: non c’è nulla da fare, i piatti vegani sono fondamentalmente più sostenibili. Non è però necessario buttare tutte le proprie abitudini alimentari dalla finestra.
In breve:
La nostra alimentazione è responsabile del 21-37 per cento delle emissioni totali di gas serra.
Grazie a un’alimentazione sostenibile sarebbe possibile eliminare il 50 per cento degli effetti negativi sul clima dovuti all’alimentazione. Secondo la Confederazione, ciò significa consumare più cereali, patate, legumi, oli vegetali e noci.
Passare a un’alimentazione vegetale non significa cambiare completamente abitudini. Molti piatti sono vegani da sempre o possono facilmente essere «veganizzati».
Il numero di persone che adotta un’alimentazione vegetariana o vegana in Svizzera è in lenta ma continua crescita. Nel 2022, il 5,3 per cento della popolazione svizzera era vegetariana e lo 0,7 seguiva un’alimentazione puramente vegetale, quindi vegana. Al contempo crescono anche i cosiddetti flexitariani, ossia coloro che spesso ma non sempre rinunciano alla carne e ai prodotti animali per contribuire alla protezione dell’ambiente.
E poi ci sono anche quelli che non vogliono saperne di cambiare le loro abitudini alimentari. Forse perché la parola vegano suscita irritazione? Forse perché i «prodotti sostitutivi» non sembrano per niente appetitosi? Sia come sia, ecco una buona notizia: molti piatti famosi della cucina svizzera e internazionale sono da sempre vegani. Ne abbiamo elencati alcuni alla fine di questo articolo.
Alimentazione vegetale a favore dell’ambiente
È un dato di fatto: quello che mangiamo ha un effetto importante sul clima. È stato stimato che l’industria alimentare è responsabile del 21-37 per cento delle nostre emissioni di gas serra: agricoltura, sfruttamento dei terreni, immagazzinamento, trasporti, imballaggi, lavorazione, rivendita e consumo. Il rapporto dell’IPCC da cui derivano queste cifre non presenta però solo cattive notizie: «il consumo di alimenti più sani e sostenibili offre grandi opportunità per ridurre le emissioni di gas serra che derivano dal sistema alimentare e per migliorare lo stato di salute generale.» In pratica significa che chi consuma alimenti più sostenibili, si nutre automaticamente in modo più salutare. Vengono raccomandati cereali, legumi, frutta e verdura, noci e semi nonché una quantità minore di alimenti di origine animale. Anche l‘Ufficio federale dell'ambiente descrive gli importanti effetti dell’alimentazione sull‘ambiente: « Un grande potenziale risiede nella produzione di derrate alimentari più rispettosa delle risorse e nella scelta di prodotti più sostenibili e a base vegetale.»
Ma basta con le parole. Passiamo alla degustazione. Passiamo ai piatti che convinceranno anche i più critici e scettici della bontà dell’alimentazione vegetale. I piatti che sono vegani da sempre, da ben prima che la parola vegano fosse di moda. E per concludere anche un paio di piatti che possono essere facilmente «veganizzati» tralasciando senza conseguenze uno o due ingredienti o sostituendoli con qualcosa di diverso. Assolutamente senza prodotti sostitutivi. (Tra l‘altro: l’autrice Katharina Seiser ha scritto un intero libro di cucina pieno di ricette da tutto il mondo che da sempre sono assolutamente vegane).
Piatti che da sempre sono vegani:
Pasta al pomodoro – Il grande classico che fa parte del repertorio di base della cucina di tutte le famiglie. (Molte varietà di pasta, tra cui anche gli spaghetti, sono vegane. Se la pasta è all’uovo, viene generalmente segnalato sulla confezione.)
Pasta aglio, olio e peperoncino – Aglio, olio, peperoncino: così semplice e così vegana.
Pasta alla norma – La melanzana fa da primadonna.
Rösti – Il classico svizzero insieme ai piatti a base di formaggio. Potrebbe essere un falso amico poiché in tanti li cuociono nel burro. Ma i rösti sono buonissimi sia saltati nell’olio che saltati nel burro.
Patatine fritte – Chi si lamenta che i piatti vegani sono noiosi e sciapi ha dimenticato che uno dei piatti migliori della scorsa torrida estate era proprio una bella porzione di patatine fritte.
Falafel – Sì, i falafel sono da sempre vegani. Proprio come l’hummus!
Pizza marinara – Ridotta al minimo, o quasi. Chi ha già assaggiato una buona pizza marinara sa bene che si può facilmente rinunciare alla mozzarella. (La pasta della pizza è vegana.)
Bruschetta – Proprio come per la marinara, anche nelle bruschette pomodoro e aglio la fanno da padrone. Cosa si può volere di più? (Attenzione: alcuni tipi di pane non sono vegani ma la maggior parte lo è.)
Taboulé – Questa insalata con couscous esiste in infinite varianti e tutte sono vegane.
Curry – Qui potremmo includere qualsiasi tipo di curry, da quello tailandese a quello indiano. E proprio quello indiano è di solito completamente vegano.
Ratatouille – Proprio quella tanto amata dal topolino della Disney.
Guacamole con nachos – È solo uno spuntino ma è decisamente delizioso!
Piatti che possono facilmente essere «veganizzati»:
Purè di patate – Per la versione vegana di questo piatto tanto amato è sufficiente utilizzare burro e latte vegani e voilà: finito. Si tratta di un trucchetto interessante anche per chi ha amici allergici al lattosio.
Risotto – Se il brodo è di verdura, siete già praticamente a posto. E siamo onesti: per un buon risotto, formaggio e burro non sono necessari.
Pasta al pesto – Un altro classico della cucina italiana (che di natura è spesso molto vegi-friendly). Se preparate da soli il pesto, basta tralasciare il formaggio ed è fatta. Buono proprio come con il formaggio.
Risi e bisi – Generalmente preparato con pezzetti di speck o di prosciutto che per stavolta invece eviteremo. Comunque buonissimo, davvero.
Zuppa di zucca – Proprio come tutte le zuppe di verdura, davvero semplicissima da «veganizzare». Sostituite la panna con il latte di cocco o eliminatela.
Cosa mangiate quando decidete di preparare un piatto senza ingredienti di origine animale? Condividetelo con noi nei commenti!