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Una mostra svizzeraPerché il bosco è così importante per il clima… e viceversa

26.04.24 - 11:00
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L‘esposizione interattiva «Dear2050: Entangled Forests» mostra come foreste e clima siano strettamente legati.
L‘esposizione interattiva «Dear2050: Entangled Forests» mostra come foreste e clima siano strettamente legati.
Perché il bosco è così importante per il clima… e viceversa
Cosa sapete su licheni, legno morto e sulla correlazione tra bosco e clima? La mostra «Dear2050: Entangled Forests» unisce arte e scienza per spiegare l’importanza delle foreste. Una visita.

In breve:

    • I boschi hanno un influsso importante sul clima. Al contempo, si trasformano in modo drastico a causa dei cambiamenti climatici.
    • Un‘esposizione svizzera unisce arte e scienza per mostrare tramite differenti opere come il bosco e il clima siano strettamente collegati.
    • La mostra si tiene attualmente a Uster (ZH) e si sposterà poi a Losanna e Langenthal (BE).

Un pezzo di cartone con la scritta «anche gli alberi sono esseri viventi». La calligrafia è infantile. Anche le verità più ovvie devono talvolta essere ribadite.

È la prima opera d’arte all’entrata della mostra «Dear2050: Entangled Forests» nel quartiere Zeughausareal di Uster (ZH). Nel catalogo della mostra non figura: è stato creato in una delle innumerevoli stazioni interattive. Ma se l’arte può essere definita tale quando fa nascere dei sentimenti nel cuore delle persone, allora questo pezzo di cartone adempie tutti i criteri.

E questo sarà il fil rouge di tutta la mostra incentrata sulle foreste. «Entangled Forests» espone opere ispirate dai boschi locali e internazionali. Ma non solo. La mostra ha una missione: creare un contesto. Per la precisione, quello dei cambiamenti climatici. E lo fa in modo talvolta scientifico ma comprensibile e spesso anche interattivo.

Tre opere sono rimaste impresse nella mia mente (oltre al cartone all’ingresso). Anche perché all’interno della mostra presentano un contesto della vita reale che ci spinge a riflettere sulle nostre conoscenze in materia di foreste e sul significato dei boschi. Ecco tre lavori (e tre esperienze) che restano impresse:

    1. Nel bosco tutto ha un suo posto e un suo compito
      «Paraiso» dell‘artista Eva Lippert misura solo un metro e mezzo per un metro e mezzo. È un variopinto collage di differenti tecniche e materiali, un fuoco d’artificio di piante, animali, persone, acquarelli, macchie e piccoli oggetti. Racconta la storia dell’ecosistema delle foreste, ne trasmette la complessità e illustra la correlazione tra tutti i suoi abitanti. Il collage mostra anche che l’ecosistema è minacciato: un anello di fuoco circonda la paradisiaca immagine del bosco. Nella descrizione dell’opera si legge: «gli alberi assorbono anidride carbonica e ne diminuiscono la concentrazione nell’atmosfera. Un imboschimento mirato a livello mondiale potrebbe assorbire fino a due terzi delle emissioni di CO₂ generate dall’uomo. Tuttavia, i disboscamenti causati da incendi e sradicamenti aumentano costantemente non solo a livello mondiale ma anche a livello europeo.»

    2. I licheni sono strabilianti abitanti del bosco assolutamente sottovalutati
      Un vecchio tavolo di legno. La superficie ricoperta di licheni. Licheni! Non mi ricordavo nemmeno più della loro esistenza! L’opera dal nome «As sentir da chasa» di Hannah Grüninger adempie il proprio scopo di ricordarci dei buoni, vecchi licheni e della loro importanza come «affascinanti esseri a metà tra alghe e funghi» che hanno bisogno di un organismo ospitante per sopravvivere. E nella descrizione viene presentata un’altra informazione indimenticabile: «Fanno parte degli esseri più longevi del pianeta e possono raggiungere un’età di diverse centinaia di anni, in alcuni casi arrivano anche a oltre quattrocento anni.» È splendido che l‘artista con il suo tavolo abbia scelto di portare dentro casa questi abitanti del bosco, almeno simbolicamente.

    3. Pochi sanno quanto sia importante il legno morto
      Chi è già stato in una foresta vergine sa bene quanto appaia caotica e disordinata: alberi caduti e rami morti accatastati uno sull’altro, sparsi ovunque sul terreno a decomporsi lentamente. Un’immagine quasi sconosciuta nei boschi svizzeri. Da noi, i boschi non vengono lasciati a loro stessi. Vengono curati. Per ora. Il legno morto è infatti una delle risorse più preziose per l’ecosistema delle foreste e proprio su questo tema è incentrata l’opera «Virtues of Wood» della coppia di artisti Bienvenue Studios. Le stampe in carta di riso su carta naturale mostrano sculture in legno morto della Nuova Zelanda. Sul muro di fronte si trovano numerosi fogli con un’intervista a un’esperta di legno morto. In uno di questi, racconta dell’importanza del legno morto: «è parte integrante del ciclo naturale del bosco e funge da spazio vitale per migliaia di specie di animali, piante, funghi, muschi e licheni. Più di un quarto di tutte le specie boschive in Svizzera necessitano di legno morto.»

      La mostra «Dear2050: Entangled Forest» si sposterà a Losanna (25 aprile – 10 maggio) e a Langenthal (BE) (18 maggio – 2 giugno). Al catalogo, al podcast.
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COMMENTI
 

Bad 7 mesi fa su tio
Perché allora ci “i prati secchi” al suo posto?